Cari ascoltatori videoludici è tempo di scongelarsi ed uscire dalla vostra capsula criogenica, afferrare il primo Pip-boy dallo scheletro di un tecnico a caso e buttarvi nella zona contaminata di Boston.
In un puntata ciclopica che faticherete a concludere senza usare Mentats a volontà, tratteremo di cani, compagni muli, genitori debosciati, minori che chiamano il telefono azzurro perché trascurati, imprese di costruzioni del cazzo (nel vero senso della parola) e decanteremo il nostro amore sconsiderato per la Bethesda che ci regala attimi di gaudio coi suoi bug (fosse stata Ubisoft sarebbero volati i Santi).
Tra passato presente e futuro, i nostri dubbi, le certezze, e le speranze, ci siamo lanciati in una discussione senza fine sul gioco del momento, Fallout 4 e, per l a prima volta, schifosamente ordinata.
Buon ascolto e non rompete, che una mini Nuka nel sedere non ve la leva nessuno!
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