Sèèèè 9... con tutto il rispetto, ma mi pare ampiamente esagerato! E non certo per il sistema di aiuto in linea, che anzi considero una buona aggiunta piuttosto originale che permette al giocatore di affrontare l'avventura a un livello di difficoltà personalizzato (durante i puzzle vengono offerti 3 hint, in ordine di importanza, e non subito la soluzione).
I problemi di Keepsake sorgono altrove: chi ha letto "why adventure games suck" troverà che il giochillo in questione viola più di un punto di quella santa pergamena. Gli obiettivi non sempre sono chiari, anzi, non ne è chiara la gerarchia di importanza nè l'ordine cronologico in cui sia più opportuno tentare di perseguirli; ci si ritrova con diversi scopi in parallelo apparentemente scollegati l'uno dall'altro, e quel che è peggio è che sarà possibile provare a perseguirli ma non riuscirci! A volte senza alcun motivo logico, ma solo per esigenze di sceneggiatura!
Nel complesso è disorientante.
Un altro problema è che alcuni enigmi richiedono di spostarsi per chilometri e chilometri di schermate per essere risolti; tipo "vammi a prendere l'oggetto X" che è dall'altra parte di questo immenso edificio. In questo modo il tempo di gioco si allunga ma il rapporto tra tempo utile e tempo speso inutilmente (negli spostamenti) diventa drasticamente basso.
Non l'ho ancora finito, ma ci sto giocando da diverse ore, e anche se nel complesso è più che sufficiente senza dubbio, è anche ben lontana dall'essere un capolavoro. Il suo problema sta appunto in questa struttura ingenua e disorientante. L'avventura sarebbe dovuta essere suddivisa più marcatamente in sottoluoghi e sottoobiettivi, come avviene in genere nei giochi di questo tipo (facevo in questi giorni un'analogia con Syberia, in cui le diverse località in cui fermava il treno "resettavano" gli enigmi).
Di certo dal punto di vista dell'esperienza è la miglior avventura dai tempi dei due Syberia: ambientazioni fantastiche, che effettivamente fanno pesare meno del normale il doverle esplorare per ore e ore solo negli spostamenti, e musiche perfettamente d'atmosfera. I luoghi sono stati ricreati in modo divino, disegni, strutture, colori, tutti è eccelso. Anche i filmati intergioco - non le visioni di Lydia, ma ad esempio la crescita di un albero o di un ponte - sono spettacolari. Si viene coinvolti in questo mondo di pace e natura incontrastata, inevitabilmente.
L'idea di affiancare Zak a Lydia è ottima per smorzare la tensione e annullare o quasi il senso di solitudine - non dimentichiamoci che siamo in un'accademia abbandonata e non nei paesini abitatissimi di altri giochi simili.
L'adattamento italiano è molto buono, ma potevano evitare di piazzarmi Moneta su almeno tre personaggi...
Insomma nel complesso lo sto trovando un ottimo erede di Syberia come avventura dalle grandi atmosfera (certo la trama non è paragonabile, qui si parla di tutt'altro e il gioco sembra diretta sin da subito a un pubblico piuttosto giovane), ma ha dei difetti evidenti nel design che ne minano un po' l'esperienza.
Ne consiglio l'acquisto un po' a tutti i fan del genere, soprattutto ai fan di Syberia e affini, ma non lo considero una pietra miliare e dubito che potrò cambiare idea una volta terminatolo
Ciau