Dodici anni. Una vita nel mondo dei videogames e del computer in generale. Nel
1990 la geniale mente di Ron
Gilbert ideava The
Secret of Monkey Island, una pietra miliare del genere delle avventure
grafiche che costituisce risposta implicita alla domanda se il processo
creativo di un videogioco possa essere considerato artistico.
Provate a digitare "monkey island" in un qualsiasi motore di
ricerca. Cosa ha reso un semplice gioco tanto famoso? La risposta è semplice
e complessa allo stesso tempo.
Sarà stata la trama a determinare questo successo?
Impersonerete Guybrush Threepwood, un simpatico ragazzo che sogna più di ogni
altra cosa di diventare un temibile pirata la cui fama corra per tutti i
Caraibi. Il suo desiderio vi porterà ad incontrare Elaine Marley, la
governatrice di Melée Island, dove tutto ha inizio. Sboccierà l'amore; cosa
potrebbe accadere a un ragazzo sì tanto fortunato, giovane di belle speranze
e innamorato?
Incontrare il pirata fantasma LeChuck, anch'egli invaghito della bella
governatrice (ma guarda te!) e desideroso di recarla all'altare. Il giovane
Guybrush l'inseguirà con una nave sgangherata (vendutagli dal personaggio
forse più amato della serie, Stan) insieme ad una "ciurma" (se così
si può chiamare) alla volta di Monkey Island, arrivando a carpirne il segreto
(come da titolo), con l'aiuto di Voodoo Lady.
Ma quanti giochi hanno bella trama, ma scarso seguito?
Potrebbe darsi allora che il tutto sia dovuto all'eccezionale vena umoristica
(che in italiano non rende perfettamente), ovvero alla eccellente
caratterizzazione dei personaggi, forse l'aspetto meglio riuscito: niente è
lasciato al caso, ogni personaggio ha una sua personalità, vizi, desideri e
virtù; dal venditore di navi Stan, all'eremita Herman Tootroth, passando per
lo stesso LeChuck. Come dimenticare poi i pirati di bassa morale?
O forse è stata la realizzazione tecnica di Monkey Island a rendere possibile
tanta celebrità.
Il perfezionamento del sistema punta-e-clicca (noto come SCUMM),
introdotto la prima volta con Maniac
Mansion, unito al nuovo sistema sonoro, che adegua le musiche secondo le
situazioni, l'iMuse.
Per non parlare della veste grafica, non eccezionale per carità (erano i
tempi dell'EGA), ma curata e ben rifinita, e della storica colonna sonora.
Sarebbe giusto dire che fu la combinazione di tutti questi elementi a
determinarne il grande successo, insieme, perché no, ad un pizzico di buona
sorte (che premia chi ha ben seminato).
In conlusione, The Secret of Monkey Island merita a mio avviso
l'appellativo di arte ludica ed entra di diritto nelle pagine più importanti
della storia dei videogames. La perfezione non esiste, ma in questo caso è
stata sfiorata.
Se pensate che le moderne avventure arcade siano il massimo, dategli
un'occhiata: vi rapirà in cinque minuti. E anche se non siete estimatori
dell'ultima generazione dei videogames, non può mancare alla vostra
collezione.
Un capolavoro assoluto.
Giudizio complessivo: 98%
Download non disponibile (versione VGA floppy 3,13 MB; versione CD
254,19 MB). La LucasArts
(ex-LucasFilm Games) non lo ha ancora rilasciato come Freeware.
Al momento attuale il gioco è acquistabile unitamente agli altri capitoli
dell'intera saga. Maggiori informazioni qui.
Compatibilità:
DOS, Windows, Linux, PalmOS, PocketPC, ecc.
(ScummVM).
Sito ufficiale:
LucasArts
Extras:
Lucasdelirium
The Economics of a 2D
Adventure in Today's Market, di Ron Gilbert
The World of Monkey Island
The Monkey Island SCUMM Bar
The Legend of Monkey Island
Mightypirate's Excellent
Web Page
A Very
Special Episode of Monkey Island
ScummVM