Siamo una ragazza in una scuola di magia, e stiamo fallendo miseramente in tutte le materie. Il preside ci convoca nel suo ufficio: siamo un pericolo pubblico – l'unica cosa di cui siamo capaci è produrre esplosioni involontarie – e se non riusciremo a passare i prossimi esami verremo buttate fuori a calci dalla scuola. Ma il preside ha una soluzione: Zuppa di Pomodoro.
Tomatosoup – Zuppa di Pomodoro – è in realtà una persona. Uno studente della scuola, per la precisione, e un demone schifato un po' da tutti perché non parla e ha una cattiva reputazione. Anche la nostra eroina non è entusiasta di dover aver a che fare con lui, ma di fronte alla possibilità di essere cacciata di casa, accetta l'ingiunzione del preside. I due hanno circa un mese di tempo (25 giorni) per prepararsi per l'esame, e ovviamente toccherà a noi gestire l'educazione della ragazza.
Tomato Soup for the Heart è una classica visual novel “manageriale”: avremo 4 barre di abilità (Abilità Fisiche, “Robustezza” Mentale, Conoscenza della Magia e Controllo della Magia) da alzare per la fine del mese, e una barra di stress che si riempie ogni volta che studiamo qualcosa. All'inizio della settimana potremo scegliere su cosa concentrarci fra 5 attività – banalmente, una per ogni abilità, più una per riposare e abbassare lo stress – mentre il week-end sarà dedicato ad eventi speciali.
Ben presto ci si rende conto di trovarsi davanti più a una “demo” che a un prodotto veramente finito, o almeno questa è l'impressione. Il gameplay funziona, ed è possibile, mischiando abilità e scelte di dialogo, arrivare a uno fra ben 9 finali differenti. Ma allo stesso tempo è tutto abbastanza lineare e non troppo approfondito. Our Personal Space adottava un sistema simile, ma riusciva a rendere meglio l'impatto delle abilità sulla storia (che qui è invece quasi nullo, finale a parte) e a rendere più vivo il mondo di gioco. In Tomato Soup è tutto più superficiale.
Neanche la storia brilla veramente. Non che mi aspettassi chissà che cosa: gli eventi speciali sono tutti incentrati sul rapporto fra la nostra protagonista e Tomato Soup, e ovviamente a seconda di cosa faremo potremo o meno conquistarlo. Ma, per esempio, mi aspettavo che visto il nome del demone e la cover del gioco, ci fosse una vena demenzial-umoristica che invece non c'è. Ci sono momenti simpatici ma il tono resta abbastanza serio, e francamente di storielle d'amore semi-serie fra i banchi di scuola ce ne abbiamo viste a pacchi, e quella di Tomato Soup non brilla particolarmente. La vena umoristica che auspicavo avrebbe portato una ventata di aria fresca in una struttura vista e rivista (come accade per dire in Signed X o in Love Sniper).
Dal punto di vista tecnico, Tomato Soup for the Heart è un po' scarno. Solo lo sprite di Tomato Soup è visibile a schermo e ogni tanto compariranno delle simpatiche illustrazioni in stile deformed per sottolineare i progressi fatti dalla nostra protagonista nelle varie discipline. I disegni sono graziosissimi e dalla buona colorazione.
Quello di cui si sente veramente la mancanza è una qualsivoglia musica o effetto sonoro che creino un po' di atmosfera o riempiano il silenzio.
Nel complesso, Tomato Soup for the Heart somiglia a un prototipo, o a una demo. Anche nel panorama delle visual novel amatoriali, e anche nel genere romantico, c'è di meglio se si vogliono passare una manciata di minuti di divertimento.
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