L'intervista che qui riproponiamo è frutto di una chiacchierata di ormai tre anni fa; nel frattempo è passata parecchia acqua sotto i ponti, un periodo che per il mondo dei videogiochi può quasi essere paragonato ad un era geologica.
Nonostante ciò l'attualità di queste parole permane in tutta la sua forza, tanto da avvalorare se possibile ancora di più la valenza e la lungimiranza dell'interlocutore; considerando poi il recente accordo tra GIT e OGI questa è anche occasione di rendere merito ad una persona per la quale personalmente ho davvero molta stima.
Buona lettura quindi e se volete commentare usate pure i nostri soliti canali!
Il mondo delle traduzioni, soprattutto quando parliamo della sua frangia "amatoriale", è raramente sotto i riflettori al centro del palcoscenico. Avendo in "casa" nientemeno che uno dei gruppi più importanti in Italia (per i più distratti sto parlando di IAGTG) non potevamo sottrarci ad un approfondimento sull'argomento, nel tentativo di dare il giusto spazio ad un fenomeno che troppo spesso viene snobbato.
Il sito di OldGamesItalia è attualmente "in letargo". Nuovi contenuti saranno aggiunti con minore regolarità e con possibili lunghe pause tra un articolo e l'altro.
Il forum rimane attivo, ma meno legato al sito, e gli aggiornamenti riguarderanno principalmente le sezioni di IF Italia e della versione italiana del Digital Antiquarian e del CRPG Addict.
Grazie a chi ci è stato vicino nei vent'anni di attività "regolare" di OldGamesItalia, a chi ha collaborato o a chi ci ha soltanto consultati per scoprire il mondo del retrogaming. Speriamo di avere presto nuove energie per riprendere un discorso che non vogliamo davvero interrompere.
Grazie, OGI. Arrivederci!
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Quanti ricordi in questa intervista. Me la sono riletta tutta d'un fiato e per un attimo ero ancora quel ventenne che riusciva a dedicarsi alle traduzioni senza incontrare gli ostacoli di oggi.
Un ringraziamento a OGI (a Tsam in particolare) per averla ripubblicata.