Indietro Tutta vi presenta un'intervista realizzata ai ragazzi di FreankExpo, una piattaforma italiana che è diventata un vero e proprio punto di incontro sia per game designer indipendenti che per giocatori. I primi possono caricare liberamente sul server di questo sito i propri giochi e gli utenti possono scaricarli in modo gratuito,cercare informazioni,notizie,consultare classifiche e statistiche. Ringraziamo dunque Marius, Federico e gli altri componenti dello staff di FreankExpo per questa piacevole chiacchierata.
Ragazzi potete spiegare agli utenti di Old Games Italia di cosa vi occupate?
Il nostro sito è un contenitore che raccoglie le creazioni di chiunque abbia voglia di realizzare e condividere un gioco. Ma anche un contenitore che favorisca il confronto, una fucina di idee che offra dei servizi gratuiti e dia la possibilità ai giovani creativi di avere lo spazio che meritano.
Come è nato questo progetto?
Il progetto è nato nel primo marzo del 2011. Il fondatore è stato Francesco che ha realizzato il sito con l'aiuto del nostro primo programmatore, Simone. Poi ci sono stati volontari, tra cui io (Marius), che hanno iniziato a dare una mano e un po' alla volta abbiamo messo insieme un vero e proprio staff. Sia Francesco che Simone, che quasi tutti i componenti dello staff (e i volontari) erano, o sono ancora, sviluppatori di videogiochi. Questo ha creato un interesse condiviso e soprattutto la necessità di un posto che potesse racchiudere progetti e lavori di ogni livello, permettere un confronto tra giochi creati con lo stesso programma, in nazioni diverse, un modo di comparare criticamente come diversi autori e diverse community avessero usato un determinato tool di sviluppo.
Cosa ne pensate del fenomeno indie?
Spesso si parla di questo fenomeno come qualcosa di recente. L'indie c'è sempre stato. Ora senza dubbio il fenomeno ha acquisito più rilevanza e visibilità. Penso che i fattori siano principalmente due. Il primo è la diffusione di programmi che permettono di creare più facilmente giochi abbastanza complessi, pur non avendo approfondite conoscenze informatiche, grazie anche al grande numero di risorse ora reperibili online. Secondo fattore penso sia la diffusione degli smartphone , dei tablet. I possessori di quelli che ormai sono delle piccole piattaforme mobili, cercavano giochi semplici da poter provare nei ritagli di tempo. Giochi che richiedessero bassa concentrazione, gratuiti, senza particolari pretese grafiche, facili ed intuitivi. Una certa tipologia di giochi indie rispondevano facilmente a tale richiesta.
Questo è interessante. Di solito nelle nostre recensioni su Indietro Tutta siamo abituati a parlare dei prodotti Indie che si distinguono perchè riescono a soddisfare l'utente più esigente, persino il palato dell'old gamer, a volte anche più dei giochi mainstream. Però ci sono anche molti indie "casual", simpatici riempitivi per il giocatore più generico.
Si c'è un'offerta molto vasta, ci sono videogiochi flash o in formato tablet/smartphone che rispondono a quest'ultima descrizione, ma i giochi che ospitiamo non sono tutti così. FreankExpo offre tante tipologie di giochi, dalle avventure grafiche agli sparatutto, passando per gli shoot em up, i puzzle o per i platform game, picchiaduro, sportivi, gli RPG. Poi sono dell'idea che anche i videogiochi meno cervellotici abbiano motivo di esistere, sono utili per riempire i tempi morti, magari mentre si aspetta il bus o il treno, servano esattamente quanto quelli più complessi. Ovvio che un gioco così non possa soddisfare il palato dei videogiocatori più esperti ed esigenti, abituati a titoli dall' altro contenuto tecnologico, ma c'è posto per tutti . Poter scegliere è sempre una cosa buona, senza contare che questa tipologia di videogiochi, di solito, è quella su cui gli indie developer si fanno le ossa.
Cosa ne pensate di kickstarter?
Penso che offra numerosi vantaggi ma anche qualche svantaggio. Certo, quello che appare subito evidente è che anche se non hai disponibilità economica, puoi presentare un'idea e, se questa piace, puoi ricevere finanziamenti adeguati per sviluppare un tuo progetto che prima non avrebbe mai visto la luce. Questo è, secondo me, il principale e più significativo vantaggio. Lo svantaggio è che spesso la gente non sa quello che vuole realmente, almeno finchè non la prova concretamente, nella sua interezza. Cose che una semplice demo o lista di "idee su cosa fare" non può dare. Trovare una soluzione a questo però è davvero difficile. Bisogna stare anche attenti a come si vende un'idea. Spesso autori di giochi piuttosto ordinari presentano il loro progetto in maniera spettacolare e che ci cattura, mentre altri progetti decisamente più belli possono finire nell'ombra perchè non presentati nel modo giusto. Ma crediamo nel crowdfunding ! Anzi spesso la FreankExpo, nel suo piccolo, finanzia giochi indie su Kickstarter, grazie ai ricavi che riusciamo ad ottenere.
Essendo voi stessi degli autori e degli appassionati, vi sentite soddisfatti da quanto realizzato dal mercato maistream attuale?
Attualmente si tende a rielaborare concetti già visti. Sono pochi i videogiochi innovativi, che riescono a diventare pietre miliari ancora oggi. Si punta pesantemente sulla grafica next-gen, che migliora di anno in anno, in qualche modo seguendo ciò che dice la legge di Moore. Quello che non evolve mai è la trama, troppo spesso si vedono videogiochi tecnicamente perfetti ma che deludono dal punto di vista narrativo e ludico, alcuni addirittura risultano noiosi se giocati per più di 3/4 ore. E pensare che ogni anno il budget richiesto da titoli mainstream diventa sempre più elevato (i costi dell'industria videoludica hanno superato quelli del cinema), per poi offrire all'utente un esperienza non sempre all'altezza di queste cifre. Un mercato che è in netta espansione è quello del casual gaming, in particolare su tablet e smartphone. Qui gli sviluppatori indie hanno qualche vantaggio.
Secondo le statistiche di FreankExpo, quali sono i giochi che attraggono di più gli utenti?
Lo sono senza dubbio i giochi che si ispirano a film, anime, manga, "rivisitazioni" di vecchi titoli storici ecc.. Come se gli utenti avessero paura di affidarsi a qualcosa che non conoscano già. Per me bisognerebbe provare di tutto e osare di più. Scoprire anche solo un grande gioco che prima ignoravamo, che ci fa emozionare e ci convolge personalmente, è una grande soddisfazione.
Qual è il vostro riscontro in termini di download e percentuali?
Il sito è cresciuto molto rapidamente. In meno di tre anni dalla sua nascita ha già superato i 500 giochi inseriti e i download sono oltre i 32mila. Tra i giochi possiamo vantare anche Indie piuttosto famosi (notadiLargo: come Donald Dowell and the Ghost of Barker Manor attualmente al primo posto della classifica dei giochi scaricati ). Molto più di quanto immaginassimo quando abbiamo mosso i primi passi (si, non avevamo aspettative altissime all'inizio ). Circa l'80% degli autori ritorna sul sito per visualizzare le statistiche sui download, i voti e le visite. Motivo per il quale abbiamo intenzione, con la prossima versione, di migliorare e perfezionare questo aspetto.
Com'è stato creare una community di appassionati di titoli indie?
Difficile. L'ambiente indie è molto di nicchia e quasi asociale. Inoltre Francesco non era un esperto di community e di web, fino ad allora aveva solo gestito team di programmatori amatoriali, e per Simone era il primo sito che sviluppasse interamente, fino ad allora programmava in altri linguaggi e su ben altri progetti. Avevamo una cosa in comune, un po' tutti venivamo dai forum di Rpg Maker , Game Maker e simili. Non è stato facile anche perchè c'erano già siti concorrenti e con un certo seguito. Noi eravamo alle prime armi e in molti ci bollarono e criticarono pesantemente. Da forum minori venivano piccoli appoggi ma gli inizi sono stati tempi duri . Poi Simone si è fatto da parte e tutto è finito sulle spalle di un'unica persona che, in poco tempo, ha profuso un impegno incredibile e tante energie. Da allora il team è cresciuto molto, sono subentrato io, un nuovo programmatore e molti volontari. Il sito si è confermato su livelli discreti, e sempre più persone hanno deciso di tornarci. Da autori e programmatori esperti a meno esperti. Ognuno contribuisce come può. Poi è giunto anche l'aiuto da parte di amici dall'estero, che ci hanno danno una mano a tradurlo e in breve tempo il sito è stato disponibile in cinque lingue. Adesso riceviamo numerosi accessi dagli Stati Uniti e dalla Francia. Inoltre molti forum italiani dedicati ai tool di sviluppo di videogiochi ci sostengono e collaborano con noi molto attivamente e noi cerchiamo di dare un contributo alla promozione dei loro contest e delle loro iniziative anche tramite il nostro canale youtube . Ne approfittiamo per annunciare che, dato il crescente supporto e numero di visite, molto presto il sito verrà rielaborato in maniera più professionale.
Creare una piattaforma come la vostra è stato dunque un percorso lungo e faticoso. Cosa vi ha spinto a non demordere e ad andare avanti nel vostro progetto?
Le piccole attestazioni di fiducia. La soddisfazione più grande è ricevere i messaggi di autori in cerca di sostegno e visibilità, ogni giorno. Questo ci fa capire quanto ci sia bisogno di siti come il nostro. Anche adesso che le cose vanno meglio, ogni gioco inserito è per noi sempre una conquista, una piccola vittoria.
Cosa ne pensate degli autori indipendenti e dei loro giochi?
Più passa il tempo e più gli sviluppatori indipendenti, in generale, diventano esperti e rasentano livelli professionali. Parlando ad esempio di Minecraft, nato dalla mente di un singolo individuo e diventato subito mainstream, tanto da portare un sacco di visibilità (e compensi) al suo autore, si nota subito che basta un idea innovativa, la passione per metterla in atto e tanta pazienza e costanza e le soddisfazioni arrivano. Il mercato indie sta offrendo sempre più prodotti di ottimo livello, a volte gioielli di ingegno e noi siamo in prima linea a valorizzarli. Oramai gli sviluppatori, grazie a forum e portali, riescono a collaborare anche da un capo all' altro del mondo. Questo , se si vuole, è un valore aggiunto rispetto all' industria classica con le sue regole ferree e un po' chiusa a giudizi e consigli dei giocatori.
Il vostro sito ospita un progetto molto interessante che riguarda Indie ripescati dall'oblio e messi a disposizione di chiunque voglia provarli. Volete parlarcene di più?
Si, fin dal primo giorno di vita del sito, abbiamo sempre dato la possibilità agli utenti di caricare giochi non propri, a patto di precisarne sempre l' autore. Lo abbiamo fatto con l'unico scopo di tener vivi quei piccoli capolavori creati da programmatori che poi sono scomparsi dalla scena, alcuni inspiegabilmente, altri per i motivi più disparati. Quasi tutti gli utenti creano giochi per passione, non percepiscono nulla, pertanto rilasciano gratis il frutto della propria fatica. Una passione che, come a volte accade, però può finire, oppure in molti casi può essere soffocata dagli impegni della vita reale. Ciò che fanno però resta spesso nella rete o nell'hard disk di qualcuno e noi cerchiamo di restituirlo alla community. Il loro retaggio è stato utile e lo sarà ancora, per giocatori vecchi e nuovi, che avranno modo di provarli, studiarli e capire meglio le infinite potenzialità e l'utilizzo di un determinato programma o di un linguaggio. Possiamo dunque dire che esistono abandonware e old games anche nel mondo indie.
Grazie per la vostra disponibilità e in bocca al lupo per tutti i vostri progetti.
Grazie a voi e un saluto a tutti gli utenti di Old Games Italia , a presto!
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Grazie a chi ci è stato vicino nei vent'anni di attività "regolare" di OldGamesItalia, a chi ha collaborato o a chi ci ha soltanto consultati per scoprire il mondo del retrogaming. Speriamo di avere presto nuove energie per riprendere un discorso che non vogliamo davvero interrompere.
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