Lost Girl's Diary

Sette ragazzi si riuniscono, una sera, per evocare la Queen of Spades. Siccome il rituale dev'essere compiuto a mezzanotte, i ragazzi decidono di passare il tempo raccontandosi storie dell'orrore.
Decisamente la cosa migliore da fare nelle loro circostanze!

In verità, i protagonisti di Lost Girl's [Diary] (non chiedete, è scritto così) potrebbero raccontarsi storie truculente o store d'amore, poco cambierebbe per la nostra visual novel. Scritta da SmoleVN, sviluppatore indie russo, è catalogata come storia dell'orrore e persino vietata ai minori. Ma di orrore c'è ben poco.

Si tratta essenzialmente di una kinetic novel, ossia di una visual novel senza alcuna scelta, che passa da una storia all'altra, fino ad arrivare al rituale per evocare la Regina. Nessuna delle storie raccontate dai ragazzi fa paura; l'unica che mi ha un po' impressionata è stata quella che dà il titolo alla VN. Una delle protagoniste afferma di aver trovato il diario di una ragazza scomparsa e lo legge davanti agli altri: il tono della narrazione cambia, ricorda vagamente un racconto di Lovecraft (ho detto “vagamente”! Non mi saltate addosso!) e la tensione un po' sale anche perché la storiella orrorifica riguarda un personaggio sconosciuto di cui quindi non conosciamo il destino (le altre 6 storie hanno quasi tutte come protagonista uno dei ragazzi, che sappiamo già essere sani e salvi e psicologicametne incolumi).

Il rituale di evocazione è alquanto deludente. Senza spoilerare, dico solo che credo dovesse fare ridere, ma mmm... no. Arrivata alla fine mi sono grattata la capoccia chiedendomi quale fosse il senso di tutto quanto, visto che paura non fa, ridere nemmeno e nessuna delle storie era granché interessante.

Non sono neanche riuscita ad affezionarmi ai personaggi, perché sono tratteggiati solo superficialmente e comunque sono solo dei narratori: a loro non succede nulla di nulla, non cercano di ottenere niente e non rischiano altro che cinque minuti di spavento. Non aiutano i dialoghi, che solo raramente sembrano naturali.

L'inglese utilizzato non è quasi sempre abbastanza semplice; fa eccezione la storia del diario ritrovato che è scritta in tono più "letterario" e quindi può creare qualche difficoltà agli inesperti. Sono anche presenti un paio di errori di grammatica, ma giusto un paio.

Graficamente, la VN si presenta bene, con sprite e sfondi ben disegnati, ogni personaggio dotato di più espressioni e pose, un menu adeguato e un'interfaccia curata. Le musiche sono abbastanza carine, così come il doppiaggio di un minuscolo prologo all'inizio della storia (di cui però non ho capito né l'utilità, né il nesso con tutto il resto...).
Piccola nota tecnica: la VN, creata con Unity invece che con Ren'Py, manca di alcune features che ormai sono abituata a trovare nelle VN, come la possibilità di far sparire l'interfaccia. Roba da poco, ma mi chiedo perché non implementarle.

Insomma, non direi che fa schifo, ma non ho motivi particolari per consigliarla. Non lascia granché. Se si vuole qualcosa di horror, si può cercare altrove; se si vuole ridere, c'è molto di meglio, se si vuole una slice of life idem... La prossima!

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