Toma Andrews è una quattordicenne timida, ancora alla ricerca di una propria identità, con la passione per le passeggiate nei cimiteri – passione nata grazie alla madre, che la portava a spasso fra le tombe alla ricerca di questo o quell'antenato. Toma ha sempre avuto una specie di sesto senso nel trovare “la tomba giusta” e le piace pensare che sia un “dono” di una sua pro-pro-zia, auto-proclamatasi veggente.
Un bel giorno, però, Toma incappa in un'altra ragazza che come lei sta passeggiando nel cimitero, una ragazza che sembra uscita da un romanzo di vari secoli fa.
The Sad Story of Emmeline Burns è una breve (2 orette massimo) kinetic novel, ossia una visual novel senza alcun tipo di scelta o di finale alternativo. La storia è una e una sola e si legge dritta dall'inizio alla fine, senza interazioni. E' stata creata da ebi-hime in occasione dello Yuri Game Jam. Chiunque non sappia cos'è lo yuri, clicchi qua.
E no, non c'è porno e non c'è nudità, è tutto implicito.
In verità, questa kinetic novel contiene due storie. Il problema è che sono tutte gestite abbastanza male, tanto che non si capisce, per esempio, quale delle due storie sia quella principale. Il focus del lettore è sempre incerto: sto seguendo la storia di Toma, a cui quella dell'altra ragazza fa da contraltare, o quella della ragazza, a cui quella di Toma fa da cornice? In verità, le due storie non sono tematicamente legate, nel senso che una si occupa di un tema (la ricerca dell'identità), l'altra, uhhhh... è solo una sequenza di sfighe?
Quello che intendo dire è che, mentre Toma, la “protagonista” della prima storia, ha un problema nella sua vita e deve crescere interiormente per risolverlo, l'altra ragazza, “protagonista” della seconda storia, è solo una sventurata a cui sono capitate delle sfighe e basta. La risoluzione (che tale non è in quanto non c'è niente da risolvere) della storia della ragazza misteriosa avviene per puro magico Culo e questo scatena, in maniera forzata, la crescita interiore di Toma.
Aggiungiamo che entrambe le storie sono abbastanza banali e non dicono niente di nuovo.
Ci sono un paio di lati positivi: è presente una storia d'amore in tutto questo, ed è ben mostrata e basata su sentimenti molto “veri”; e anche il conflitto iniziale di Toma, benché un po' melodrammatico, è sentito e tutto sommato ho creduto alla sua sofferenza.
Arriviamo purtroppo al secondo grosso problema di questa kinetic novel: la scrittura. L'autrice è bravissima a imitare lo stile 700/800esco. Peccato che sia una palla da leggere e fuori luogo quasi ovunque. I dialoghi risultano spesso finti, troppo infiorettati di espressioni che oggi nessuno usa e che non credo proprio usassero le 14enni di secoli fa. Il ritmo è lento e si passa da scena raccontata in scena raccontata. Devo dire che quando l'autrice si focalizza su una scena presente, non fa un lavoro orribile, ma un po' troppi sono i dialoghi inutili, i particolari di troppo.
Ah, va da sé che l'inglese simil-ottocentesco usato rende la lettura più difficile per chi non è ancora esperto nella lingua. Direi che, per chi si ritiene principiante, avere un vocabolario accanto aiuta.
Lo stile grafico è invece molto bello, sia per quel che riguarda sprite e sfondi, sia per quel che riguarda l'interfaccia (anche se quel gioiello è un po' pacchiano...). Mi piace molto lo stile “loli” delle ragazze, dalla colorazione morbida e dai molti dettagli: si addice benissimo al tono della storia, un po' lugubre e un po' etereo. Plauso per il menu iniziale, che cerca, anche se un po' goffamente, di inserire le varie opzioni nel disegno dello sfondo (ok, ok, tutti i giochi lo fanno, ma questo è gratis e amatoriale, non è automatico che succeda!).
Ho trovato adatte e persino graziose anche le musiche, benché siano le classiche robe per pianoforte che detesto. Ma non posso negare che fossero perfette per l'atmosfera del titolo. La musica dei credits, in particolare, è bellina e meno anonima delle altre.
Nonostante tutta questa bontà tecnica, non posso consigliare questa kinetic novel. E' scritta male, non racconta niente di interessante, non commuove, non presenta pg psicologicamente complessi... niente. E se l'avevate trovata sperando in qualche scena hot, non ci sono neanche quelle.
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