America, anni '20. La città di Arkham, e un bel pezzo del terreno che la circonda, viene risucchiata in una dimensione alternativa. È il caos: la mafia locale prende il sopravvento sulla città, ma deve dividere il controllo con dei cultisti pazzi che venerano Chtulhu e marchiano i loro oppositori. Come se non bastasse, strane creature hanno cominciato a sbucare per le vie della città. Gli abitanti della città si aggrappano a quel che resta della loro sanità mentale, grazie alle droghe, o all'alcol, entrambe gestiti dalla mafia.
E voi? Voi siete rimasti bloccati assieme agli altri, ma eravate di passaggio: eravate alla ricerca del Dismal Man, che vi appare nei sogni e vi incita a seguirlo. Ma perché? E dove arriverete, se lo seguirete?
Queste le premesse di Stygian: Reign of the Old Ones, rpg della Cultic Games di ispirazione lovecraftiana, di cui abbiamo fatto una preview qualche settimana fa. Come abbiamo già detto, anche se i videogiochi ispirati a Lovecraft e al suo universo narrativo sono parecchi (ce n'è sempre almeno uno in produzione), sono pochi quelli degni di attenzione. Vediamo assieme se Stygian fa parte di quest'ultima categoria.
Parleremo molto poco della storia, per due motivi. Il primo è che la “storia” in Stygian non è l'esperienza principale del gioco: quel che succede nel mezzo, ciò in cui incapperemo, come riusciremo a risolverlo (se ci riusciremo) sono cose di maggior peso.
Il secondo motivo è che la storia è incompleta. E purtroppo la cosa non è segnalata da nessuna parte nella pagina Steam. Inutile dire che questo è un problema, perché uno spende 25 euro pensando di acquistare un gioco completo. Mi pare di capire che gli sviluppatori abbiano intenzione di completarlo, non capisco se “aggratisse” per chi l'ha già acquistato o meno; vedo comunque che sono molto attivi e hanno intenzione di rilasciare delle patch per i problemi principali che il gioco presenta attualmente. Ma... resta il fatto che si arriva alla “fine” di Stygian e quel che ci aspetta è un bel “continue”.
È un grande peccato, perché in quanto ad ambientazione è uno dei videogiochi più “lovecraftiani” che abbia mai visto, e le premesse e parte delle meccaniche di gioco si sposano benissimo con l'universo dello scrittore di Providence, a partire dalla creazione del personaggio.
Le 8 classi, qui chiamate Archetipi, vanno dall'Aristocratico, al Medico, all'Esploratore all'Occultista. Ognuna ha due abilità in cui specializzarsi (ma è ovviamente possibile mettere punti in qualsiasi abilità) e salendo di livello il nostro personaggio ottiene diversi Perks, a seconda dalle abilità più sviluppate.
Fin qui, tutto è più o meno nella norma di un qualsiasi RPG, ma Stygian ha anche diversi sistemi che simulano la lotta (persa in partenza, ve lo dico) per la sanità mentale del nostro personaggio. Tanto per cominciare, la Sanità Mentale è una statistica del nostro personaggio, assieme alla Salute. Più la Sanità Mentale si abbassa, più è probabile che il nostro personaggio svilupperà delle malattie mentali (la schizofrenia, per esempio), e arrivare a 0 di Sanità Mentale significa impazzire del tutto e arrivare al game over.
I nostri personaggi hanno un “belief system”, diciamo una “filosofia di vita”, che gli permette di riprendersi psicologicamente dagli orrori a cui assisteranno, ossia di riprendere punti di Sanità Mentale. Un personaggio Umanitario, per esempio, potrà aiutare gli altri senza chiedere nulla in cambio; un personaggio Religioso può pregare e uno Materialista può guadagnare soldi o darsi ai piaceri della vita (quelli che son rimasti, quantomeno).
Ovviamente, le occasioni per sfruttare questo sistema sono poche. Il metodo più veloce per riguadagnare Sanità Mentale è sfondarsi di alcol, così come il metodo migliore per ripristinare i punti Salute è quello di iniettarsi droga. Questo può farci sviluppare la dipendenza da una o entrambe le sostanze, con dei malus se non riusciamo ad avere la nostra dose regolarmente.
Le meccaniche “di ostacolo” non finiscono qui: accanto ai Punti Esperienza, che servono, come immaginerete, per passare di livello, il nostro personaggio accumulerà punti Angst ogni volta che assisterà a un evento particolarmente triste o deprimente. Accumulare abbastanza punti Angst ci regalerà un bellissimo Perk negativo, che ci assegnerà un malus permanente. Che gioia.
Aggiungiamo, en passant, che castare magie consuma la Sanità Mentale, e avete un quadro delle difficoltà che il nostro personaggio dovrà affrontare ogni giorno in questo gioco.
Tutti questi sistemi sono molto in linea con il mondo lovecraftiano e funzionano bene. Stygian sa benissimo che i nostri personaggi hanno poche speranze di uscire “puliti” da questa avventura. È scontato che svilupperete manie, dipendenze e quant'altro, è inevitabile. I punti Angst, per esempio, salgono anche solo entrando in combattimento. Prima o poi avrete quel Perk negativo. Stygian è fatto non per essere in sé difficile (c'è solo una battaglia obbligatoria che mi ha fatto dannare), ma per darvi sempre la sensazione che state uscendo a pezzi da qualunque incontro (di combattimento o meno), che le vostre risorse sono preziose e che sono POCHE, e dovete spenderle per forza. Il gioco vuole farvi sentire sempre sul filo del rasoio, e ci riesce.
La cupezza dell'ambientazione, la sua indifferenza per la vita umana, sono ben simulate sulla vostra pelle virtuale, e rendono più potenti, per contrasto, i tentativi dei personaggi di restare ancorati alla normalità della loro vita pre-spostamento dimensionale.
Stygian è in effetti costellato, specialmente nella prima parte, di personaggi dal ruolo molto breve, ma particolari, da quest inusuali e da situazioni strane, che riescono anche a restare impressi. Penso ad esempio alla signora che troveremo a vagare per le lande, accusando la mafia di aver ucciso suo marito, oppure a un tizio ricercato dal culto per non aver voluto rinnegare la sua religione, o ancora all'illusionista che vorrebbe vendicare la sua assistente, o alla bambina muta per aver visto *qualcosa* di troppo agghiacciante.
Il problema, qui, è che da una parte c'è tanta ricchezza e varietà, dall'altra si nota che alcune cose sono state inserite ma non sviluppate (forse dovevano esserlo e sono state tagliate come il finale?). All'inizio del gioco, ci saranno tanti personaggi, tante quest, da risolvere in molti modi diversi... andando avanti, invece, appaiono sempre più le quest (o presunte tali) lasciate in sospeso: personaggi che chiaramente sono lì per fare qualcosa ma con i quali non possiamo parlare, quest vere e proprie che non sono riuscita a chiudere in nessun modo. Il gioco in sé diventa molto più lineare verso la parte finale, in cui dovremo bene o male andare solo da A a B e risolvere alcuni enigmi/puzzle – molto interessanti, ma non complessi e appaganti come il mix di quest della prima parte del gioco.
È peccato, davvero: il gioco aveva bisogno di non uscire per qualche altro mese, per essere rifinito. In sé non è neanche troppo lungo: dura circa 15 orette. E, da come stava proseguendo la storia, non sembrava mancasse poi molto alla fine vera e propria.
Questo è tanto più importante perché il resto del gioco è un po' grezzo e ha problemucci di suo, nessuno soverchiante, ma abbastanza per non rendere l'esperienza di gioco fluida. Che anche il punto forte del gioco sia incompleto fa perdonare meno questi problemucci. Ma vediamoli un attimo.
Uno dei problemi principali è il fatto che manca un tutorial di qualsiasi tipo. Alcune meccaniche vengono spiegate, ma altre no. È difficile, per esempio, capire da soli come usare la magia, perché nessuno ti spiega che prendendo il tasto destro del mouse si apre un menu radiale dove sono nascosti gli incantesimi. Nessuno ti spiega che questi vanno studiati per essere imparati.
Così come nessuno ti spiega che c'è (apparentemente, perché nulla lo conferma) un sistema di cover durante il combattimento... non ne sono certa, perchè c'è il classico simbolino della cover, ma non c'è nulla che mostri che è effettivamente più difficile colpire o esser colpiti se si è in cover (peraltro... la cover vale solo quando si è immediatamente dietro l'ostacolo, oppure vale per tutta la linea direttamente dietro la cover? Chissà).
È anche presente, o così sembra, un sistema di survival: ogni tanto, i vostri personaggi hanno bisogno di mangiare e dormire. Se ho potuto provare con mano l'effetto della mancanza di sonno (il personaggio si stanca e ha diverse penalità alle statistiche), non ho capito se è possibile morire di fame o comunque subire dei malus per la mancanza di cibo, perché non ho mai finito le mie razioni. Inoltre, mentre solo il mio personaggio pare stancarsi con il tempo, tutti mangiano le razioni. Non è ben chiara, questa meccanica.
Il combattimento di per sé è classico, a turni: ad ogni turno viene riconteggiata l'iniziativa e si agisce in ordine. La bassa Sanità Mentale è sempre una variabile impazzita e rende ogni combattimento una scommessa: non saprete mai se quel turno, il vostro personaggio deciderà di avere una crisi isterica e di restare fermo, o di entrare nel panico e non riuscire quindi a cambiare arma, o se deciderà di fuggire per conto suo... Sono tutti tocchi interessanti, che però non sono abbastanza per rendere il combattimento di Stygian davvero unico.
Vediamo all'aspetto tecnico. La grafica è abbastanza spartana, si vede che il budget non era elevato, ma funziona. I disegni sono molto belli e ci si abitua presto alle animazioni un po' legnose (anzi, io direi che si adattano perfettamente all'ambientazione: tutti i personaggi sembrano pupazzetti). La ost è molto bella, dalle sonorità un po' jazz, intervallata da suoni disturbati.
Purtroppo sono ancora presenti diversi bug: qualche freeze qua e là, qualche salvataggio che non carica. Ho sempre risolto tutto riavviando il gioco.
Stygian non permette i salvataggi liberi: il gioco salva in automatico quando usciamo e ad ogni cambio di area (o quasi). Inizialmente questa scelta può sembrare un po' rogue-lite, ma il fatto che il gioco salva, appunto, da solo ogni volta che si cambia un'area rende la restrizione meno importante: si ha sempre un salvataggio abbastanza vicino e non si deve mai rifare intere mezz'ore di gioco a causa di un crash o di una morte improvvisa.
Stygian è solo in inglese e si tratta di un inglese abbastanza complicatello. È ancora possibile farcela con un dizionario anche per chi non è esperto della lingua. Va detto che per l'introduzione non ci sono sottotitoli.
È inutile dire che avevo grandi speranze per questo Stygian. Non sono state completamente disattese, però il fatto che il gioco sia incompleto e lo stato grezzo di alcune sue parti sono cose che non mi aspettavo. Stygian resta comunque un bel gioco, specialmente per chi è appassionato dei racconti di Lovecraft, che troverà non solo diverse citazioni alle opere dello scrittore di Providence, ma sopratutto un'ambientazione davvero fantastica e orrorifica. In attesa che gli sviluppatori completino il lavoro, promuovo comunque Stygian, che resta uno dei giochi lovecraftiani più riusciti.
Il sito di OldGamesItalia è attualmente "in letargo". Nuovi contenuti saranno aggiunti con minore regolarità e con possibili lunghe pause tra un articolo e l'altro.
Il forum rimane attivo, ma meno legato al sito, e gli aggiornamenti riguarderanno principalmente le sezioni di IF Italia e della versione italiana del Digital Antiquarian e del CRPG Addict.
Grazie a chi ci è stato vicino nei vent'anni di attività "regolare" di OldGamesItalia, a chi ha collaborato o a chi ci ha soltanto consultati per scoprire il mondo del retrogaming. Speriamo di avere presto nuove energie per riprendere un discorso che non vogliamo davvero interrompere.
Grazie, OGI. Arrivederci!
Chi siamo | Contattaci | Policy | Manifesto
E' uno dei giochi più interessanti in uscita per i miei gusti assieme a Disco Elysium, peccato che non riesca più a giocare questi giochi su PC.
Non sapevo il fatto che il gioco fosse monco di finale e (forse) di quest/NPC, magari servirà un pò di tempo per sistemarlo.
Spero anche effettuano più in là porting di questi giochi anche su Switch per poterli giocare in mobilità
Ciao Matthia :)! Grazie del commento.
Il gioco non sarà completato, a quanto dicono gli sviluppatori: forse aggiusteranno le quest, ma per il finale vero e proprio faranno un altro gioco. E' un peccato sì, perché non c'è nulla che indichi la cosa sullo store e si rischia di restare fortemente delusi.
Resta sintonizzato per Disco Elysium, la cui recensione arriverà fra qualche settimana :)!
Bè, io sono anche amante dei finali aperti o qualche cliffhanger però realizzato ad arte (ormai siamo abituati dai finali di stagione delle serie TV), basta che sia progettato in questo modo e non che finisce come se dovesse continuare banalmente ^_^
Ok per la rece di Disco
Beh, allora per te non ci sarebbe problema con Stygian :). Non penso che finisca come se dovesse continuare in modo banale XD.