Nerves of Steel

Quando avevo recensito Island Peril, credevo di aver visto il peggio degli sparatutto, credevo che non si potesse scendere più in basso di così. Ebbene, sul secondo punto avevo ragione, ma sul primo mi sbagliavo di grosso.

Intendiamoci: Nerves of Steel non è così brutto come Island Peril (anche se è molto al di sotto della media). Quando si realizza un secondo FPS e si ha un biglietto da visita come Fortress of Dr. Radiaki (sparatutto abbastanza mediocre) si dovrebbe cercare di migliorare il titolo di precedente, se non altro per non fare la fine della software house di IP, crepata pochi mesi dopo. La Merit Studios, non solo non ha creato un titolo migliore di Dr. Radiaki, ma addirittura peggiore! Cominciamo ad analizzarlo. La grafica è uno scempio: le ambientazioni in cui ci muoviamo dovrebbere essere parti di una base segreta, ma non rendono minimamente l'idea e si presentano come squallidi e piatti corridoi che ricordano molto le ambientazioni di Wolfenstein 3D (e a volte riescono ad essere addirittura peggiori). Per quanto riguarda il sonoro, siamo in discesa libera. E' straziante al punto da voler spengere le casse: i suoni dei nemici sono sempre gli stessi e le musiche sono banali e poco ispirate.

L'IA dei nemici è demenziale: a volte se ne staranno fermi a subire i vostri colpi e la maggior parte delle volte non si muoveranno neanche. Le armi sanno di già visto e il design dei livelli è decisamente mediocre. Quello che però uccide completamente NOS è la mancanza di originalità: dobbiamo uccidere nemici brutti e idioti con armi già viste, aggirarci in livelli mal costruiti per cercare l'uscita e ripetere. Questo vale anche per Doom, ma lì tutto è MOLTO migliore. Non dobbiamo poi dimenticare una cosa: siamo nel 1995 e l'anno successivo sarebbero usciti capolavori del calibro di Duke Nukem 3D e Quake. Come già detto, Nerves of Steel fallisce anche nel ricreare l'ambientazione di una base super segreta (una specie di Black Mesa, per capirci) e ci presenta un gameplay poco ispirato, un sonoro anemico e una longevità (quasi) accettabile, rovinata dal resto. Ci giocherete per un'ora e poi lo getterette nel vostro cestino virtuale. Chi vogliono prendere in giro? NOS è così brutto che non regge neanche il paragone con Wolfenstein 3D e sprofonda nell'immenso abisso della mediocrità.

COMMENTO FINALE
Cosa c'è da commentare? Il titolo del gioco, Nerves of Steel, è proprio azzeccato: ci vogliono nervi d'acciaio per giocare a questo FPS!

Island Peril

Island Peril: ovvero, come un FPS non dovrebbe essere.
Questo gioco è sicuramente uno dei peggiori sparatutto mai creati. Per il 1996 ha una grafica orrenda (erano meglio i nemici di Wolfenstein 3D), il suono (dove c'è) è anemico e straziante. Le armi sono banali, i livelli sono inutilmente intricati e l'IA dei nemici è demenziale. A difficoltà facile è troppo facile, a difficoltà difficile è troppo difficile. La longevità è scarsa, ma il gioco diventerà ancora più corto: dopo averci giocato dieci minuti lo cancelerete per sempre dal vostro hard disk.

Davvero un FPS da dimenticare