Ieri ho terminato il primo capitolo di Dead Space per PS3.
Nuova poprietà intellettuale di EA, creata ed affidata agli EA Redwood Shores (ora noti come Visceral Games, quelli di Dante's Inferno, ora al lavoro su Dead Space 2). Dead Space è un survival horror in terza persona, con ambientazione fantascientifica.
L'ambientazione
XXVI secolo. Un pianeta-miniera ("Aegis VII"). Una nave mineraria interstellare, classe "Plant Cacker" (la "USG Ishimura"). Un misterioso artefatto ("il Marchio") estratto dalle viscere del pianeta. Una misteiosa razza aliena (i necromorfi). Una religione diffusasi negli ultimi due secoli (Unitology).
Le premesse ci sono, ma Dead Space non brilla né per la sua trama, né per la sua ambientazione. Non ha la carica immaginifica di un Bioshock, né gli stessi ambienti così ricchi di dettagli. Ricorda a tratti le atmosfere di Alien, ma senza la forza delle immagini di Riddley Scott e di Giger La trama sarebbe interessante, ma è diluita troppo e male. Mentre per tutto il gioco si attraversano i livelli inseguendo errands senza molto senso (accomoda questo pezzo, aggiusta quell'altro).
Un paio di setting sono effettivamente ben riusciti (ad es. il ponte di comando con una bellissima pioggia di meteoriti, o gli squarci della miniera sul pianeta alieno), ma il resto del gioco è ambientato in anonimi corridoi metallici. Tutto è funzionale all'indurre paura nel giocatore. Ed in questo Dead Space riesce alla grande. Ma dietro la paura, c'è ben poco altro in termini di emozioni e di immagini in grado di stimolare la fantasia del giocatore.
Il gameplay
Trattasi di un surival horror decisamente classico ed in questo ben riuscito.
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