Ghost Master

Fantasmi a caccia
Solitamente si ha la fortuna di essere sempre dalla parte dei buoni; nella storia videoludica raramente ci è stato permesso di vestire i panni del cattivo di turno: sempre un mondo da salvare, una pulzella indifesa da difendere, un boss da sconfiggere e un happy end che ci aspetta alla fine delle nostre fatiche. Le poche eccezioni in questo schema sono da circoscrivere per la maggior parte al campo degli strategici: pietre miliari come dungeon keeper e il suo seguito, il mai troppo apprezzato evil genus e infine il gioco di cui stiamo parlando: ghost master.

Preparazione
Il giocatore, in questo gioco targato Sick Puppies, si trova calato nei panni di una sorta di allenatore di ectoplasmi e con la sua squadra avrà il compito di portare a termine i compiti che gli vengono imposti dalla "presidenza". Il paragone calcistico risulta quanto mai azzeccato (faccia beata e sorridente del recensore): la gestione del vostro team ricalcherà infatti quella di una qualsiasi squadra dello sport più amato dagli italiani e dai giapponesi (lo so non è il calcio per loro, ma i grandi urawa red diamonds si adoperano per far crescere il mio conto scommesse), con tutte le variabili che una tale visione comporta. Prima di ogni partita/missione dovrete infatti scegliere fra i vostri fantasmi in panchina quelli che secondo voi possono aiutarvi ad completare al meglio quelli che sono gli obiettivi preposti; il vostro "allenatore in seconda" vi suggerirà quelli che sono secondo lui gli elementi migliori per la partita in questione, fermo restando che, seppur la squadra consigliata vi permetterà di terminare con successo le missioni affidatevi, non è detto che la soluzione consigliata sia la migliore in assoluto.

Ogni fantasma ha i suoi specifici poteri, in grado di spaventare o influenzare in maniera diversa i poveri umani che avranno la sfortuna di incrociare la vostra strada: si va dalle "semplici" apparizioni spettrali, ai rumori di catene, alle risate sataniche, all'interazione con lo scenario come il corto circuito di una radio; l'attenta combinazione delle qualità dei vostri uomini sarà la chiave per superare con successo il livello che vi si porrà davanti.
Ulteriore aspetto da tenere in considerazione è che gli ecptolasmi sono divisi secondo classi/ruoli ben definiti, dipendenti dalla loro natura e dalla loro propensione alla tortura dei personaggi: ci sono i semplici ectoplasmi, gli elementali legati agli elementi principali (acqua, terra, aria e fuoco), gli infestatori, gli animali e chi più ne ha più ne metta! Inoltre ognuno dei fantasmi non può essere utilizzato a piacimento, ma solo in presenza di determinati vincoli che troverete in giro per la casa: per capirci un fantasma elettrico potrà entrare in azione solamente nel caso in cui ci saranno elettrodomestici o elementi da cui possa trarre sostentamento per i suoi poteri.



La stagione e il mercato
Filo conduttore delle vostre peripezie fantasmagoriche e che vi accompagnerà lungo tutta la vostra esperienza sono gli atti, ognuno dei quali composto da più livelli; il più delle volte vi sarà anche data la possibilità di scegliere quale affrontare (fra non più di due) e in che ordine. Il susseguirsi stesso dei livelli è accompagnato da una sorta di sotto trama che, seppur non influenzando in maniera consistente quello che è lo sviluppo del livello, permette di creare un piccolo stimolo a continuare il gioco quando questo magari cade in un vortice di ripetitività: insomma, bisogna sempre di cercar di far goal!

Ad aggiungere pepe alla sfida è il particolare che ogni livello viene cronometrato e valutato secondo una molteplicità di fattori quali ad esempio numero di spaventi, persone svenute, urli, persone che sono fuggite in preda a crisi isteriche (il potere di tsam è forte nd recensore con manie di onnipotenza), fantasmi che vengono liberati (particolare su cui tornerò fra poco) o svenimenti: il punteggio finale vi da il diritto di ottenere un certo quantitativo di monete d'oro, grazie al quale potrete letteralmente comprare nuovi poteri e abilità ai vostri subalterni (alla faccia del duro allenamento..) nella vostra magione/ sede di allenamento (qualcosa che si avvicina molto al concetto della "Pinetina"..). E qui ritorniamo ai fantasmi da liberare di prima: sparsi per i vari livelli troverete infatti dei poveri fantasmi sventurati legati all'ambiente tramite qualche vincolo; ingegnandovi per liberarli tramite i loro stessi poteri o lo sfruttamento "sagace e intelligente" dell'ambiente, potrete utilizzarli nei livelli successivi o nei casi migliori si renderanno utili già nel loro stesso livello.
Una volta finito il livello questi nuovi "calciatori" entreranno a far parte in via definitiva del vostro team e potrete sfruttarli al meglio.



La squadra
Dopo aver abbozzato quello che sarà il filo conduttore della vostra avventura ectoplasmatica, è ora il turno di sviscerare alcune delle caratteristiche salienti e cercar di capire in che modo è possibile valutare in maniera concreta il vostro team.
A livello grafico ghost master si difende discretamente bene: ci troviamo davanti ad un mondo completamente in 3d, con modelli poligonali dei fantasmi e dei personaggi discreti, anche se il piatto forte è dato dagli effetti creati dai poteri dei fantasmi; effetti di luce, lampi, trasparenze e una gestione della telecamera con diversi livelli di zoom lasciata completamente nelle mani del giocatore, danno un'ottima sensazione di profondità, anche se forse leggermente claustrofobica in alcuni livelli.
Il comparto audio rientra nella norma, con un doppiaggio in italiano per quanto riguarda la voce guida (forse non eccessivamente "fantasmosa", ma si difende bene) e il testo dei filmati (che può essere anche sottotitolato), mentre lascia alla lingua bretone (o un suo similare) il compito di rendere più vivi gli umani che interagiscono nel contesto del livello; gli effetti sonori sono abbastanza ridotti in numero, ma simpatici in molti casi: insomma né infamia né lode.
Nel complesso il vostro team si difende discretamente bene, gioca in contropiede ma non si fa schiacciare dagli avversari...

 


Infortuni
E' tutto bello allora? purtroppo come probabilmente avrete già intuito non siamo di fronte ad un pretendente per lo scudetto, ma al limite ad un piazzamento in champions league; seppur infatti la struttura del gioco in sè risulti originale e accattivante, il gioco pecca in difesa in uno dei due centrali: l'intelligenza artificiale. Troppe volte infatti capita che, a fronte di un'illuminazione einsteiniana circa quella che potrebbe essere la soluzione di un livello, si debba attendere l'arrivo o l'azione di un determinato personaggio in un certo punto, cosa che può risultare accettabile se si vuole simulare in maniera "realistica" (con tutte le attenuanti del caso) la vita dei protagonisti umani, ma che diventa frustrante quando l'attesa può risultare relativamente lunga e il tempo di conclusione del livello concorra al premio finale in monete d'oro da utilizzare per potenziare il proprio team; allo stesso modo seppur forse in maniera meno frustrante, anche i nostri "uomini" a volte dimenticano quello che dovevano fare, costringendo anche in questi casi ad aspettare che questi si decidano a compiere il comando impartito. Quest'ultimo punto però può essere parzialmente spiegato guardando quelle che è il loro grado di addomesticamento, trovando così in questa scappatoia una parziale giustificazione.

Ultimo neo che, sempre rimanendo nell'ambito della metafora calcistica, può essere visto come l'utilizzo di un solo modulo: la ripetitività; per alcuni infatti il ripetersi dello schema libera gli spettri imprigionati nei vincoli della casa e spaventa tutti (con le poche varianti del caso), può risultare alla lunga frustrante, soprattutto in virtù dei difetti accennati precedentemente. Ma è finalmente giunto il momento di disputare..



La finale
Tirare le somme di Ghost Master è allo stesso tempo un compito facile e arduo. Facile perché è chiaro che ci si trova ad un buon prodotto, capace di ricalcare in maniera degna quelle che sono le orme dei suoi predecessori; nell'insieme possiamo trovare anche delle spruzzate di strategia pura stile "commandos", sopratutto nella pianificazione di eventi concatenati e sulla possibilità di poter risolvere in più modi le situazioni che ci si pareranno davanti; insomma niente di completamente originale, ma tutto sommato realizzato in maniera più che discreta.
La parte ardua va a intaccare quella che è la longevità che a causa di una struttura di gioco che molte volte vi farà proseguire a tentativi, risultando talvolta snervante, rischierà di toccare livelli minimi; insomma, se si fosse data quella variabilità al gameplay o forse una caratterizzazione maggiore (già Desperados in questo senso potrebbe dire qualcosa, per non toccare il sadismo confortevole di dungeon keeper) allora staremmo a parlare di un gioco capace di fare la differenza, invece siamo ancora lì...certo, l'uso particolare dei fantasmi può risultare decisivo, ma è difficile davvero dare l'eccellenza