Bling blong! Allacciate per bene le cinture, i vostri amicici di Archeologia Videoludica stanno per portarvi su un campo minato (ops!) di battaglia piuttosto infuocato, quello che vede come interprete la prima vera console war: fra colossi americani, con protagonisti eclettici e con risvolti di caratura mondiale. Quindi tenetevi forte e sperate di uscire vivi da questa lunga (ma divertentissima ed interessantissima... ed *issima) puntata del podcast videoludico distribuito in seno (porc... ancora!) al sempre più celeberrimo Italian Podcast Network!
E chi sono i soldati che si appropinquano a sciorinarvi le truppe videoludiche in questione? Ma il consueto capitano Simone Pizzi, l'esperto in comunicazioni Peppe "Professor Jones" Scaletta, il neo-babbo artificiere Roberto "Marcus Brody" Bertoni di Oldgamesitalia e il sabotatore Marco "il Distruggitore" Gualdi. Dal comodo della sua poltrona nel quartier generale finlandese, la postproduzione di Andrea "Vintage" Milana.
Cosa aspettate? Scaricate l'mp3 e al termine dell'ascolto (ma anche durante, se vi prendete una pausa) ricordate di commentare nel modo che più vi è congeniale, ad esempio nel topic ufficiale sul forum di OGI. Fucile in braccio, dai, e... non dimenticate di donare!
A questo giro facciamo volentieri a meno dell'Uovo del Tempo (e meno male, altrimenti quattro ore ne facevamo, di trasmissione) per andare dritti al sodo. Riprendiamo il discorso "Atari" da dove lo avevamo interrotto (ovvero alla puntata 1x03 È Tutto un Magna Magnavox, dove si parlò della nascita del PONG domestico, ma anche della triste figura di Ted Dabney) introducendo la nuova macchina della casa americana, l'Atari VCS (più tardi rinominato Atari 2600), nata nel 1977 come risposta a quel VES (o Channel F) della Fairchild del quale discutemmo in 2x01 Déjà Vu qualche mese fa. Ne vedremo la genesi fin dal prototipo, le caratteristiche tecniche, l'evoluzione, il successo e pure il declino. Con qualche nota di colore "hot" ;)
Non avremmo potuto parlare dell'antagonista del 2600 senza introdurre l'azienda che lo produsse (l'antagonista), la Mattel. Fra Barbie, fidanzatini indignati e Masters of the Universe, ci faremo largo verso il primo giocattolo elettronico in assoluto, Auto Race (provate a dargli un'occhiata), con conseguenti varianti geekissime, fino a giungere al nocciolo della questione.
L'Intellivision (Intelligent Television) nasce nel 1980 e fa subito parlare di sé per la potenza del suo hardware, grazie anche ad una campagna marketing basata sugli spot televisivi comparativi dove un sedicente George Plimpton spala merda sopra i vetusti giochi del 2600. Un misterioso team interno di programmatori (nome in codice "Blue Sky Rangers", che annovera tra i suoi anche Don Daglow) fa addirittura sognare i videogiocatori. Sebbene più cara della console concorrente, l'Intellivision vende bene, ma si inalbera ben presto con promesse che non potrà mantenere (limitandosi a metterci una pezza sopra). La console sarà prolifica di revisioni ed add-on, regalando innumerevoli (decinaia e decinaia...) speranze, purtroppo ben presto disilluse, nonostante la forte carica innovativa del progetto tutto. La consueta grande crisi del 1983 porterà Mattel alla decisione di interromperne la commercializzazione e svendere tutto al miglior offerente.
Il Bar di Mêlée Island a questo giro è davvero un porto di mare, con tanto di amici del sito, di OGI, di Facebook e di Twitter... magari ci siete pure voi! Saranno nominati i vincitori dei due contest della scorsa puntata. Non mancherà infine un amico immaginario xD Ah, quando scrivete, firmatevi!
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Grazie a chi ci è stato vicino nei vent'anni di attività "regolare" di OldGamesItalia, a chi ha collaborato o a chi ci ha soltanto consultati per scoprire il mondo del retrogaming. Speriamo di avere presto nuove energie per riprendere un discorso che non vogliamo davvero interrompere.
Grazie, OGI. Arrivederci!
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