Ve ne sarete sicuramente già accorti, almeno quelli fra voi che seguono gli amici di Videoludica.it: è nata una nuova realtà, quella di Runtime Radio.
Si tratta di una WebRadio, successore spirituale di IPN, che ospiterà svariati argomenti, non tutti legati al videoludo, ma tutti abbastanza di nicchia.
Al momento, Runtime Radio sta trasmettendo i podcast che già conosciamo e che sono passati spesso anche su OGI, ma non si ferma qua. E' nata da pochissimo ma ha già 5 ore di trasmissione, dalle 8:00 del mattino alle 13:00, 7 giorni su 7, per i 15 programmi attualmente ospitati dalla WebRadio. Nelle fasce orarie al momento scoperte, è possibile ascoltare dirette serali oppure stacchi musicali.
Qui potete ascoltare la prima puntata di EveryTHINK, una delle nuove trasmissioni andata in onda ieri, dove Simone e Michela raccontano come è si arrivati alla nascita di questa radio
Vi lasciamo con un po' di link utili:
Sito ufficiale di Runtime Radio, da cui è possibile ascoltare i programmi
Puntata speciale per iniziare al meglio il 2013: prendiamo infatti la nostra macchina del tempo e ci portiamo a cavallo degli anni '80 quando l'editoria videoludica faceva la sua prima comparsa anche sul suolo italico. Tempo di grandi sogni, frammenti di un'epoca dove una rivista poteva diventare un appuntamento rituale dove i piccoli giocatori d'allora vedevano vergati su carta i loro sogni.
All'interno dell'episodio non mancano peraltro ambigui paradossi temporali che hanno costretto la coppia Raccuglia - Bertoni a barcamenarsi fra assenze radiofoniche, ritorni inaspettati e interviste live, il tutto con la quanto mai preziosa spalla di una new entry del gruppo, il multi tecnologico Paganini.
Mettete quindi le cuffie e ascoltate gli interventi del mai troppo lodato Carlo Santagostino uniti alle interviste a Simone Majocchi e Steed Kulka, preparando quel fazzoletto che asciugherà le lacrime di tutti voi nostalgici e assaporando il profumo della carta stampata che emerge lungo la puntata.
La puntata inizia subito nel vivo, con il prode Carlo Santagostino, storico redattore di riviste come Zzap e The Games Machine che ci racconta la sua esperienza editoriale, fra angoli della posta, recensioni, improbabili film di importazione e tutto quel bagaglio di esperienze che resero così speciali quegli anni.
Paganini esordisce con il botto nella casse di Archeologia Videoludica con la sua intervista a Simone Majocchi, storico fondatore di Run, la prima rivista multimediale dedicata ai videogiochi, nata in un'epoca quando "multimediale" era un termine ancora lungi dall'essere creato.
Fra hackering, memorie collettive e racconti a cuore aperto entriamo nel dietro le quinte di un pezzo di storia dell'editoria italiana.
Seconda intervista dedicata a Run, con Steed Kulka che ci parla della genesi tecnica dei numeri di Run, ricordando con una memoria eccezionale macchine ed emozioni che resero così speciale questa avventura editoriale tutta italiana.
Oh oh oh! Arriva Babbo Jones con l'episodio natalizio, accompagnato dall'Elfo Distruggitore e le sue bizzarre renne! Poteva secondo voi Archeologia Videoludica lasciarsi scappare uno speciale tutto coperto di fiocchi di neve? Certo che no, bisogna tenere alta la bandiera di Italian Podcast Network!
La formazione in gioco in questo episodio vede Peppe "Professor Jones" Scaletta, tornato al rinvenimento di antichi reperti, questa volta natalizi. Marco "il Distruggitore" Gualdi e il suo spirito natalizio malato (vedrete che regali ci farà!) con il nostro capitano Simone Pizzi che riprende saldamente il timone perché ci tiene a farvi gli auguri di persona, mentre Alex "Big A" Raccuglia, dopo un'iniziale crisi d'identità, ci mostra tutta la sua cultura videoludica, come sfogliatore di antichi manufatti.
Siete pronti a tornare bimbi e ritrovare sotto l'albero i vostri vecchi giochi a nastro o in sproporzionata cartuccia? Mettete il vostro dito sul solito tasto play oppure ascoltateci un po' come vi pare! Per eventuali commenti e graditi auguri sapete come mettervi in contatto con noi altrimenti andate a rimpinguare il topic ufficiale del forum di OldGamesItalia. Allora accendete i camini, metteteci dentro il panettone, quello morbido, che stiamo per calarci assieme nel Natale più retroludico che abbiate mai visto! E soprattutto... Buon Natale e felice 2013!
Se vi aspettavate una puntata canonica... uhm... no way! Alle porte delle Sante Feste ci siamo divertiti ad immaginare cosa poteva trovarsi sotto il vostro albero di Natale! Come riferimento avremo la stampa dell'epoca (gentilmente offertaci da OldMags di OldGamesItalia) e come lasso temporale andremo dal 1986 al 1990 compreso. Ricordate cosa avete scartato in quegli anni?
Volevamo farla franca, ma uno speciale ChittesenGoogle in versione natalizia ci lusinga con delle strenne davvero speciali. I giochi più di cacca da mettere sotto l'albero dei vostri amici, retrogiocatori o no. Fatevi del male, scartateli insieme a noi!
(Natale 1986) Leather Goddesses of Phobos
[ OldMag | wiki | screenshots | abandonware | iOS ]
(Natale 1987) Maniac Mansion
[ OldMag | wiki | screenshots | video ]
(Natale 1988) Microprose Soccer
[ OldMag | wiki | screenshots | video ]
(Natale 1989) Onslaught
[ OldMag | wiki | screenshots | video ]
(Natale 1990) Castle of Illusion Starring Mickey Mouse
[ OldMag | wiki | screenshots | video ]
Superman 64, l'Uomo d'Acciaio non ha mai avuto una cera peggiore!
Le strade non hanno confini, con Big Rigs
E.T. su Atari 2600, meglio riseppellirlo!
Un po' di ruggine sull'Uomo di Ferro
The WarZ, armati di una torcia
Postal 3: 100 modi d'usare un gatto
Intervista a Paolo Paglianti
RapeLay, il regalo malato del Prof. Jones...
...ed alcuni suoi screenshots VM18!
È il momento di addentrarsi all'interno della selva oscura delle sala giochi, laddove i muscoli virtuali si misuravano con il numero di monetine a propria disposizione; e come non iniziare se non celebrano l'eroe di quelle generazione, il gioco che faceva volare con la fantasia del laser e delle mirabolanti tecnologie alle sue spalle? Ecco a voi Dragon's Lair!
Con la compagnia del mitico Simone "Il Creatore di Mondi" Pizzi, Roberto "ma quanti soprannomi hai" Bertoni, Marco "il Distruggitore" Gualdi sotto la guida di Alex "Ritmo, ritmo, ritmo" Raccuglia e con la (non?!?) partecipazione di Peppe "Professor Jones" Scaletta, Archeologia Videoludica vi porta alla scoperta dei primi laserdisc e delle meraviglie che accompagnavano la loro leggenda.
Passeremo per momenti amarcord, momenti di estasi Freudiana, analisi introspettive del nostro animo e disamine tecniche dell'ultimo grande alfiere dell'analogico, il tutto con la consueta ironia e la voglia di raccontare la storia del nostro passatempo preferito.
Allacciate le cinture del vostro cabinato virtuale e partiamo... buon ascolto! Per qualsiasi commento, inserite la vostra monetina qui oppure giocate una partita nel forum di Oldgamesitalia.
Simone Pizzi ci porta dalle parti della sua prima sala giochi, quando a causa della tenera età venne ammaliato dalla leggenda di un cabinato "magico", la cui visione era quasi mistica: fra paragoni con Heavy Rain e analisi sociologiche respiriamo l'atmosfera di quegli anni.
Cosa succede quando un animatore Disney incontra una delle software house più innovative degli anni '80? Tracciamo la storia di questo miracoloso mix soffermandoci sulla carriera del primo e sulle innovazioni e sugli epic fail del conduttore che hanno portato alla nascita di Dragon's Lair.
Cosa c'era dietro alla tecnologia "miracolosa" dei laser game? Quanto veloce giravano i dischi? Tutto quello che avreste voluto sapere dietro una tecnologia analogica di un mondo nato e tramontato in sala giochi è qui per voi, sviscerata nei dettagli più dettagliati.
Andiamo ad esplorare Dragon's Lair in tutti i suoi ambiti, fra aneddoti, numeri e le varie versioni che si sono succedute nel tempo, facendo leva sui nostri (e vostri) ricordi e scavando nelle pieghe di un passato glorioso e "commuovente".
Esploriamo le varie versioni di Dragon's Lair, il gioco più convertito della storia!
Klone - Dragons Lair (Builder Remix)
All'interno di easter eggs, Daphne senza veli e ammenicoli vari il Distruggitore ci porterà là dove nessun laser game è mai giunto prima.
BibliOgi: La Storia di Nintendo
L'interessometro: Wing Commander
La bibbia per i laser game
Cercate una versione di Dragon's Lair? La trovate qui!
La pagina Wikipedia di Don Bluth
La pagina Wikipedia di Cinematronics
Il sito ufficiale di Cinematronics (davvero?)
Il longplay di Dragon's Lair
Il sito della casa di Don Bluth
Daphne in versione hot
Arcade Museum - Dragon's Lair
Dopo aver viaggiato per il continuum spazio temporale del videogioco, i nostri eroi di Archeologia Videoludica decidono di fare un vero e proprio viaggio nel passato alla scoperta delle Avventure Testuali; grazie alla preziosa partecipazione di Bonaventura Di Bello ecco arrivare così una puntata ad alto tasso amarcord con il nostro che ripercorrerà origini e aneddoti della sua carriera dagli inizi fino al tramonto di quel periodo magico.
Alla plancia a questo giro la dinamica coppia formata da Simone Pizzi e Roberto Bertoni, nella speranza che questo matrimonio virtuale abbia da farsi prima o poi, alla scoperta del “motore grafico più potente di tutti”, la fantasia!
Che ci fanno Shigeru Miyamoto, Hiroshi Yamauchi, Gunpei Yokoi, Tischi Toschi e Ndo Cojo-Cojo, tutti assieme in una puntata di Archeologia Videoludica? Si torna a parlare di Giappone, anzi, del mostro sacro del mondo videoludico nipponico, con una splendida puntata votata alle origini di Nintendo. Ascoltatori di Italian Podcast Network, a questo giro ne sentirete delle belle, ah (gemito) se ne sentirete!
Tanti sono gli interrogativi che vi attanaglieranno. Potrà mai un redivivo Peppe "Professor Jones" Scaletta, oramai libero dalle fogne, dissertare senza essere interrotto da Marco "il Distruggitore" Gualdi? Il vivo-per-miracolo Simone Pizzi riuscirà a riprendersi lo scettro della conduzione, una volta spodestato da Alex "Big A" Raccuglia, quest'ultimo fermamente intenzionato a ribadire il suo comando e la sua regia? Il subdolo Roberto "Marcus Brody" Bertoni di Oldgamesitalia sarà in grado d'insinuare le sue convinzioni politiche nelle fragili menti di co-conduttori ed ascoltatori? Ed il finnico Andrea "Vintage" Milana, quale remix avrà escogitato per massaggiarci i timpani?
La puntata si preannuncia ricca di inedite curiosità sulla cosiddetta "Grande N", con tanto di opinioni e schieramenti dei vostri conduttori preferiti, fra le fila dei sostenitori e dei detrattori; ma sarete voi a stabilire chi la spunterà! Prima di tutto ascoltate la puntata cliccando play o nei modi sotto illustrati. Poi fateci pervenire i vostri graditissimi commenti sull'argomento della puntata, così come sul nuovo corso della terza stagione. Vi aggrada? Mano ai mouse per lasciarci il consueto feedback oppure andate a sproloquiare nel topic ufficiale del forum di OGI. Ok, pronti a scoprire i malaffari della Nintendo? Ingurgitate un bel funghetto allucinogeno e andiamo!
La storia di Nintendo raccontata dagli inizi. Ma non dagli inizi... dagli inizi inizi! Con tanto di dinastie giapponesi, samurai, carte floreali, generazioni di Yamauchi che succedettero anche in linea indiretta ai loro predecessori. Soprattutto la storia di tante professionalità e del loro apporto al futuro successo globale di Nintendo, il cui passato rivela delle zone d'ombra così come delle intuizioni indubbiamente di successo. Tra cibi precotti ed ingegnosi giocattoli, tutto per arrivare ai TV Color Game dei quali parlammo in una remota puntata del 2011.
Tsam ci conduce nell'intimo dei tre personaggi che forse più hanno tenuto alto il vessillo di Nintendo nel mondo. Shigeru Miyamoto, il game designer giapponese per antonomasia, responsabile dell'ideazione tra l'altro di Mario, Donkey Kong e Zelda. Satoru Iwata, l'attuale presidente, succeduto al più longevo Hiroshi Yamauchi, ultimo della dinastia fondatrice e terzo personaggio della carrellata. Ognuno col proprio apporto, ognuno con un pezzo di storia sul groppone.
Accenniamo a quello che è stato un passo importantissimo dell'affermarsi di Nintendo sul mercato degli handheld, ancor prima che quel coso col monitor a quattro sfumature di grigio irrompesse ;) I geniali Game & Watch, i più famosi schiacciapensieri al mondo, hanno sdoganato il gioco portatile, e lo hanno fatto in 11 anni di suonati successi. Con qualche caduta di stile, però...
Riviviamo i fasti di un trentennio di successi nintendosi con una carrellata dei mitici personaggi della casa di Kyoto, partendo dagli attivisti politici travestiti da idraulici, i fratelli Mario, passando per i meno noti Kirby e Captain Falcon, per arrivare all'angelico Pit, tornato da poco in auge con l'ultimo Kid Icarus. Attenzione alle irriverenti battute dei nostri anti-nipponici conduttori :D
Se vi siete mai chiesti come Nintendo passò dai gadget ai cloni di PONG e poi alla prima grande console della Terza Generazione, questo è il posto giusto per soddisfare la vostra morbosa curiosità. La genesi del NES (Nintendo Entertainment System, in terra natia Family Computer, o Famicom) viene sviscerata da un Prof. Jones impaziente di rivelare ai suoi proseliti quali furono le motivazioni di Yamauchi per la creazione di questa macchina che avrebbe rivoluzionato il modo di intendere l'intrattenimento domestico. Come avrebbe dovuto differenziarsi dalla concorrenza dell'epoca? Che caratteristiche tecniche avrebbe dovuto avere? Che forma? La risposta a questi e tanti altri interessanti interrogativi, in questa sezione del podcast.
Tocca ad Alex rinverdire i fasti del primo grande portatile Nintendo, il Game Boy. Vera icona videoludica degli anni '90, questo dispositivo ha portato il Tetris alla portata di tutti, ha (ahimé) foraggiato la piaga dei Pokémon e intasato il mercato con un'interminabile serie di suoi rifacimenti hardware. Ma noi un'idea del perché ebbe tanto successo ce l'abbiamo. E voi?
Certo Nintendo non sarebbe arrivata dov'è arrivata (e ora dove sta?) senza le sue politiche di preservazione e controllo. Il mitologico Seal of Quality di Nintendo ha fatto il giro del mondo, precludendo diverse opportunità alle software house ma alimentando un sistema che alla lunga ha sortito gli sperati effetti. Almeno per Nintendo.
Back in the Dark - Vintage (Andrea Milana),
remix dell'originale da Aliens (Konami, 1990)
Chiritorie, l'aspirapolvere robotico dei poverelli
Leggende urbane su Nintendo
Lo strano caso del giapponese che sposa un personaggio di un videogioco
L'interessometro: Another World
Vampire Killer
Game Over, l'interessantissimo libro di David Sheff sulla storia di Nintendo
Beforemario, tutti i giocattoli di Nintendo
La leggendaria e triste carriera di Gunpei Yokoi, l'inventore Nintendo
Shigeru Miyamoto su Mario Wiki
L'articolo del TIME su Shigeru Miyamoto, fra i 100 più influenti del mondo
Shigeru Miyamoto: i molti mondi di un artista del videogioco
La lista dei Metacritic per i giochi di Miyamoto
Il listone dei Game & Watch
Giocare coi Game & Watch oggi sull'internet: Pica Pic
Sheriff, arcade Nintendo (1979)
Heli Fire, arcade Nintendo (1980)
Sky Skipper, arcade Nintendo (1981)
L'arcade Radar Scope (1981), il primo gioco di Shigeru Miyamoto
La Nintendomania dilaga: Jovanotti ammicca in uno spot
Un video-tributo ai giochi Game Boy
I sigilli di qualità Nintendo
AV, la locandina
Il sondaggio su Facebook per il nuovo character design di Pac-Man
La fallica torta di Mario
Si torna a parlare di console e si torna a parlare di meraviglie tecnologiche: siamo infatti dalle parti del ColecoVision e il Gruppo TNT composto da Marco "il Distruggitore" Gualdi Roberto "Tsam" Bertoni e Alex "Big A" Raccuglia ci portano ad esplorare vita, morte e miracoli visivi di questa macchina dalla rapida ascesa e dall’altrettanto rapido declino.
Come sempre nulla sfuggirà all’attento sguardo indagatore di Archeologia Videoludica con una ricca disamina storica accompagnata da alcuni approfondimenti tecnici e dalle imperdibili cassette misteriose di Peppe "Professor Jones" Scaletta che, seppur disperso per il globo, non manca di dare il suo contributo alla causa.
I canali per i contatti sono i consueti, quindi ci trovate su Twitter, Facebook, Google+ e sull’ammiraglia Italian Podcast Network, senza ovviamente dimenticare il nostro forum di OGI e i piccioni viaggiatori con destinazione Finlandia (ciao Milana!)
Solo una domanda: Simone Pizzi… dove sei??????????
Parliamo della Coleco, una promettente industria nata agli inizi degli anni '50 in mercati completamente agli antipodi dei videogiochi, per poi arrivare alla fiammante produzione del ColecoVision. Qualcuno ha detto bambole?
Due anni per arrivare sul mercato e uscirne: la storia di ColecoVision in tutto il suo splendore, nel glorioso sogno di portare la sala giochi all’interno della casa di ogni videogiocatore.
Cosa c’è dentro la magica scatoletta? Proviamo a fare una disamina tecnica, cercando di capire in che punto i muscoli si mostrano sotto la maglietta tecnologica di una macchina per molti versi avveniristica.
Le conversioni da sala giochi la fanno da leone all’interno della ludoteca della ColecoVision, ma fra perle dimenticate e un Donkey Kong qualunque, ce n’è veramente per tutti i gusti.
Nonostante l'età, ColecoVision ha i sui estimatori che mantengono viva la sua storia con homebrew, emulatori e vari porting, utili per vivere ancora una volta la magia degli anni '80.
Dopo una lunga lotta intestina dovuta alla ricerca di un titolo che cercasse di limitare la sua natura doppiogiochista, ecco arrivare l’ottavo episodio della seconda stagione, carico di quell’energia che solamente l’estate entrante è capace di donare.
Protagonista indiscussa di questa puntata è la mitica SEGA, madre generosa che siamo sicuri sia gli appassionati di Archeologia Videoludica che i visitatori per caso di Italian Podcast Network conoscono e (speriamo) amano.
Ai microfoni la truppa in formato ridotto a causa del viaggio archeologico del nostro Peppe "Professor Jones" Scaletta che lo sta portando in terre sconosciute ai più; ecco quindi Roberto "Marcus Brody" Bertoni di Oldgamesitalia, Simone "Il re sono io" Pizzi e il mitico Marco "il Distruggitore" Gualdi sostenuti dalla magica mano tecnica del buon Alex Raccuglia.
L’episodio si preannuncia pregno di significato e per ascoltare i prolegomeni (l’italiano di AV si arricchisce!) della mitica casa del porcospino blu non vi resta che indossare le cuffie e farvi trasportare nel mito. Fate pervenire i vostri commenti, osservazioni, insulti e saluti in uno dei consueti modi, oppure nel topic ufficiale sul nostro forum. Chiudete allora la porta della vostra camera a doppia mandata, mettete un pezzetto di carta nel buco ed occhio, che la mamma non vi veda :-O
Se Pacman era nato da una pizza, le origini di SEGA sono il frutto di un intenso scambio di idee e commerci fra oriente e occidente; nonostante quello che molti potrebbero pensare infatti la mamma di Sonic ritrova i suoi natali in territorio americano, con una serie di compravendite e mutazioni che neanche i Pokemon riescono a seguire.
SEGA riesce nella sua storia a essere un'impresa dai mille volti, replicandosi in innumerevoli mercati, pochi dei quali giunti fino ai giorni nostri. In questa parte assisterete ad una breve carrellata lungo le offerte che via via giunsero sul mercato, partendo dai mitici flipper per arrivare a pachinko e sale giochi.
Si sa, a noi di Archeologia Videoludica però interessano soprattutto i giochi; ecco quindi arrivare la prima gloriosa Sega Master System, il debutto sul mercato casalingo della (ora) casa giapponese e sistema che ci riporta alla memoria numerosi pomeriggi passati in sua compagnia, le superbe pubblicità italiane e quella strana sensazione di magia che avvolgeva ogni suo titolo.
Ci sono uomini e persone capaci di segnare una generazione, qui stiamo parlando di vere e proprie icone videoludiche. Passando da Alex Kidd e arrivando a Sonic qui vi raccontiamo di quei personaggi che sono rimasti impressi nell’immaginario del videogiocatore medio. Senza dimenticare ovviamente Opa-Opa.
Dedicato a chiunque abbia passato la sua infanzia nelle sala giochi, questo momento di sano confronto riporterà alla vostra mente cabinati ormai relagati in cantucci nascosti della vostra mente, alla (ri)scoperta di un mercato ancora fondamentale per la casa giapponese.
SEGA viene ricordata per diverse cose: giochi, console, cabinati, ma ci sono alcuni elementi che fanno gridare il popolo in virtù della loro unicità, Come non parlare del Blu Sega o del Sega Seal of Quality? Appunto, quindi noi ne parliamo qui e ora.
Cybernoid 2 remix - Vintage (Andrea Milana)
I 10 videogiochi più venduti della storia di SEGA
SubRoc-3D: il primo arcade davvero a 3 dimensioni
La pagina di Wikipedia dedicata a Alex Kidd
La pagina wikipedica dedicata a Sonic
Il riferimento italiano per gli amanti di SEGA
Il sito ufficiale di SEGA
SEGA Source, un portale dedicato alla storia della casa giapponese
Un esempio di "pubblicità progresso"
Sega Master System Fan Site
History of Sega
Sega Network
Nella Clinica dell'Ammore Videoludico di IPN un ciccione malato d'itterizia è costretto ad impasticcarsi per far fronte a problemi di labirintite ed alle frequenti allucinazioni che lo vedono inseguito da spettri colorati. In questo delirio da casa di cura parleremo di Tohru Iwatani e di come, grazie ad una illuminante pausa pranzo, abbia cambiato il mondo. Signore e signori gentilmente accorsi in Archeologia Videoludica, a questo giro andremo a sviscerare il mito di Pac-Man. Che gli ascoltatori di Italian Podcast Network si tengano forte!
Anche questa volta il mistero avvolge i corridoi di codesta amena magione. Che ruolo avrà in questa losca faccenda di malasanità il nostro capitano Simone Pizzi? Riuscirà Roberto "Marcus Brody" Bertoni di Oldgamesitalia a confinare in cella d'internamento Marco "il Distruggitore" Gualdi? Quale oscuro mistero cela Peppe "Professor Jones" Scaletta, forse una prematura dipartita? Che fine farà il nostro bravo infermiere dell'audio Andrea "Vintage" Milana in quest'ultima sua incursione dall'ospedale finlandese della musica?
Un inquietante ospite in visita fa inoltre la sua comparsa a sorpresa, il buon Alex Raccuglia di Tekno Diggaz, per seminare il dubbio e l'insania in questo già malato gruppo di morenti conduttori.
Una puntata che riserva mille sorprese, una rinnovata struttura e tanta buona sperimentazione, una massiccia mole di clonazione, tanta filosofia del game design, una buona dose di gameplay e soprattutto tanto tanto gioco spiccio per i vostri device d'oggigiorno. Scoprite tutto scaricando l'mp3 qui o su iTunes. Ad ogni modo fate pervenire i vostri importantissimi commenti, osservazioni, insulti, lacrimevoli saluti in uno dei consueti modi malati, oppure mischiatevi agli amici di OGI nel topic ufficiale sul loro forum. Stringete le camicie di forza e siate pronti ad impasticcarvi!
La power pill è dietro l'angolo ;)
Tohru Iwatani doveva stare a digiuno da un bel po' di tempo. Sì, era alla ricerca di un'idea per un videogioco, ma da lì a vedere un personaggio in una pizza... Fortuna che i vostri conduttori sono sani di m... seee, ok!! Nel 1980 prende comunque vita Pac-Man, tutto incentrato sulla metafora del Taberu (in giapponese "mangiare"), ma attenti a non sbagliare il nome, qualcuno potrebbe offendersi ;)
Ma come si gioca a Pac-Man? AH AH AHA UHA! Ma davvero credete ci sia qualcuno sulla faccia della terra che ancora sconosce il gameplay di questo caposaldo videoludico? Beh, la cricca dei vostri internati preferiti prova comunque a spiegarlo (meglio forse guardarsi un video?), mentre Brody tenta di addentrarsi nei meccanismi contorti che ne determinano il punteggio, gabole comprese.
Il grande successo del primo Pac-Man mette alla prova gli hacker di tutto il mondo, che si cimentano in improbabili seguiti/rivisitazioni dell'originale, sfornando tutta una serie di cloni, alcuni dei quali veramente da rinchiudere! Andiamo a vedere i giochi salienti e se davvero avevano qualcosa in più da offrire rispetto all'originale. A proposito di schifezze... non manca il ChittesenGoogle del Distruggitore, pronto a catapultarci nel maggiko mondo delle orripilanze. Tenetevi forte!
L'ittero-coso ingurgita-pasticche ha avuto una serie di seguiti più o meno ufficiali. La dicotomia Namco-Midway ha infatti creato due filoni paralleli di giochi, a volte rispondendo ai suggerimenti del pubblico, altre volte meno. Alcuni titoli sono rimasti nei cuori degli appassionati, altri proprio non hanno avuto senso di esistere. Ma la vostra ciurma sarà abbastanza lucida per discernere il bene dal male? Quanti sono questi? Naaaaa, erano 3!!!
In definitiva, tante belle complicaz... considerazioni sull'influenza che Pac-Man ha avuto sulla cultura pop degli anni '80, con tanto di gadget assurdi e serie TV; l'esperienza personale dei quattro debosciati, al limite dello stomachevole (come sempre); l'influenza del lavoro di Tohru nei videogiochi che furono a venire; le stronzate declamate da quest'ultimo e le stronzate dei conduttori sulle sue stronzate. Insomma, ce n'è così tante da dover necessariamente tirare con forza lo sciacquone.
Fury of the Furries remix - Vintage (Andrea Milana)
Hangly-Man - YouTube
Pac-Man (Hearts) - YouTube
Pac-Man (Galaxian hardware) - YouTube
Joyman - YouTube
Piranha - YouTube
La Russia e i missili gialli
Il film di Pac-Man chemmaivorremmovedere
Pac-Man col paramecio
Ms. Pacman, 1981 - YouTube
Super Pac-Man, 1982 - YouTube
Jr. Pac-Man, 1983 - YouTube
Pac-Land, 1984 - YouTube
Pac-Mania, 1987 - YouTube
Pac-Man Champion Edition, 2007 - YouTube
iOS
PAC-MAN (versione iPad qui, compatibile iCade)
PAC-MAN Lite (gratuito, versione iPad qui, compatibile iCade)
PAC-MAN REMIX
Ms. PAC-MAN (versione iPad qui)
Ms. PAC-MAN Lite (gratuito, versione iPad qui)
PAC-MANIA
PAC-MAN Championship Edition
NAMCO ARCADE (gratuito con in-app purchase per giocare fra l'altro a Pac-Man e Pac-Land, non funziona su iPad1!)
Android
PAC-MAN by Namco
Ms. PAC-MAN by Namco
Ms. PAC-MAN Demo by Namco (gratuito)
PAC-MAN Championship Edition
PAC-MAN Championship Ed. Demo (gratuito)
Xbox 360
PAC-MAN (con demo)
MS.PAC-MAN (con demo)
Pac-Man C.E. (con demo)
PAC-MAN Championship Edition DX (con demo)
PSN
PAC-MAN Championship Edition
Il Museo dei Videogiochi di OGI
Gli appunti di Iwatani per la creazione di Pac-Man
Pac-Man, Ms. Pac-Man, Jr. Pac-Man: le scene d'intermezzo
Un accenno della storia di Pac-Man e sue evoluzioni
Pac-Man declinato nelle versioni per varie piattaforme
Galaxian Flagship, l'easter-egg in numerosi giochi Namco e Midway
Pac-Man: The Cartoon
La sigla del cartone di Pac-Man, divenuta BGM di Pac-Land
Pac-Man Fever, la hit di Buckner and Garcia
Pac-Man in Futurama
La Moleskine del Prof. Jones, edizione limitata Pac-Man 30th Anniversary
Gadget e amenità vintage a marchio Pac-Man
Pac-Man dal vivo?!?
Sfida al Distruggitore: un trailer per un film su Pac-Man col casco
Frontiers of Interaction, la conferenza tenutasi a Roma
Un interessante reportage per questo secondo Extra della storia di Archeologia Videoludica. Sono sempre il buon Pizzi e Marco “il Distruggitore” Gualdi che prendono pala e mappa per una camminata lunga cinquanta passi dove sarà possibile ripercorrere i primissimi anni della storia dei videogiochi.
Prima di iniziare però i nostri due eroi ci fanno presente il canale YouTube del programma dove è stato pubblicato, oltre a video di vario genere, anche un piccolo reportage video di Andrea Milana da Helsinki, da non perdere. Questo ovviamente sarà il primo di una serie, compreso un video che sarà presto pubblicato proprio in merito a questo episodio Extra.
L’associazione AIOMI ha organizzato, in collaborazione con altre realtà e associazioni, una mostra retroludica ad uno dei distaccamenti del MACRO e più precisamente alla Pelanda in zona Testaccio (Roma), dove è stata dedicata una parte della zona espositiva proprio a questo loro evento.
È stato possibile vedere le vecchie macchine, cassette, cartucce, videogiochi di ogni genere compresi i famosi “schiacciapensieri” ed era a disposizione anche una zona interattiva dove abbiamo potuto toccare con mano un Vectrex.
In ogni caso il nostro scopo non era quello di documentare le vecchie macchine da gioco, quello lo facciamo regolarmente, ma di parlare con i protagonisti di questo evento e fare anche quattro chiacchiere con delle piacevoli conoscenze (passate e future) del nostro programma.
In primis ovviamente la voce di Marco Accordi Rickards, fondatore e direttore di AIOMI e Direttore Artistico della mostra.
Con grandissimo piacere rincontriamo e approfondiamo il discorso con Fabio “Super Fabio Bros” D’Anna, redattore dal 2008 di Retrogaming History, collaboratore del sito GamesCollection, collabora anche con GamesReplay e responsabile del blog di Archeoludica, il quale ha approfondito meglio alcuni aspetti dell’evento e con il quale ci siamo soffermati a chiacchierare per un po'.
A proposito di chiacchierate, perché di questo si è trattato, è stato anche il turno di due personaggioni del mondo videoludico e due persone che apprezziamo e stimiamo molto, ossia Luigi Marrone – responsabile del blog Electronic Self, partecipa a diversi podcast come Outcast (e non Onda Ludica come erroneamente detto in trasmissione) e Retrocast, redattore di Playstation Magazine – e Giuseppe Saso, salito alla ribalta con il suo popolarissimo canale YouTube L’Opinionista Videoludico, responsabile del blog chiamato Lo Scaffale di Peppe, da qualche tempo redattore di Game Republic.
Al termine di questa lunga e piacevole camminata e chiacchierata coi protagonisti della giornata abbiamo ascoltato le voci del pubblico presente, anche se, a causa del tempo dedicato alle interviste si era fatto un poco tardi e molta gente aveva già lasciato la sala.
Buon ascolto a tutti!
Questa volta i vostri amici di Archeologia Videoludica l'hanno fatta grossa! Hanno deciso di confrontarsi in una sfida all'ultimo sangue, lottando a colpi di pixel, a mazzate di palette cromatiche (giallo vomitino), ad insulti ("molto appropriato, combattono come mucche"), il tutto per difendere il proprio credo videogiochistico contro ogni pregiudizio e le maldicenze dell'illegittimo avversario. Inizia la seconda parte della storia narrata a partire della scorsa puntata, la prima vera console war, la madre di tutti gli scontri fra fanboy. Tanta beltade, solo su Italian Podcast Network!
Sotto la sapiente regia finlandese del buon Andrea "Vintage" Milana e alla mercé di un esaltatissimo Marco "il Distruggitore" Gualdi, ecco ai due angoli del ring Peppe "Professor Jones" Scaletta e Roberto "Marcus Brody" Bertoni di Oldgamesitalia, introdotti da un ben microfonato Simone Pizzi, per il quale non sapremmo sprecare ulteriori appellattivi se non "Il Capitano".
A proposito del Distruggitore, torna alla grande il fumetto d'autore di AV a cura del nostro rompiscatole videoludico, con protagonista uno dei giochi più citati di queste ultime millemila puntate. Siate pronti a piegarvi dalle risa leggendo... Speisinveders! Scaricatelo pure a questo indirizzo o cliccando l'immagine sotto.
E allora... che aspettate? La cricca è al completo, l'episodio uno dei migliori che potrete ascoltare. Mettetevi comodi che ci sarà da ridere e nel contempo fare un viaggio affascinante nel mondo vintage dei giochi di due console che hanno segnato il tempo e messo le basi per quello che oggi è l'universo videoludico che conosciamo. Chissà come sarebbe la scena oggi, se quei capolavori non ci fossero stati...
Ci piacerebbe conoscere la vostra opinione in merito: voi, da che parte state? Commentate nel modo che preferite, ad esempio nel topic ufficiale sul forum di OGI. Dai, iniziamo. Fuori i secondi!
Vi è mancato l'Uovo del Tempo? Bene, fatevelo mancare ancora, perché a questo giro mancherà di nuovo, ma non vi faremo mancare un rapido excursus sui numeri che hanno caratterizzato le nostre due console di riferimento, l'Atari 2600 e il Mattel Intellivision. Ma oggi siamo qui per parlarvi di giochi, non di mero hardware, quindi...
Il Prof. Jones ci presenta la sua personalissima classifica dei dieci titoli che meglio hanno rappresentato/rappresentano/rappresenteranno (esclusivamente nella sua mente, ovvio...) il top della produzione videoludica per il mostriciattolo di casa Atari. Volendo escludere volutamente giochi già trattati, ciofeche intergalattiche e soggetti di prossime monografie... cosa resta? Ma certamente dei gran capolavori, nonostante le critiche dell'antagonista padano :) Scopriamoli assieme e, se proprio non ce la fate ad ascoltare, scivolate in fondo alle note per ritrovarne i titoli, un video esplicativo ed eventuali versioni da (ri)giocare oggigiorno (ad esempio attraverso Game Room di Microsoft).
Come si difenderà il Dottor Brody? A colpi bassi, citando un misto di best-seller sportivi ed esponenti d'innovazione che in qualche modo hanno cambiato il modo d'intendere il videogioco pre-crisi. La superiorità tecnica dell'hardware Mattel si fa notare (occhio ai video più giù nelle note) e ci regala perle del calibro di... curiosi eeeh? Andate avanti nella scoperta dei titoli che più hanno turbato coinvolto Tsam nella sua triste infanzia e... occhio al colpo di scena ittico!
...così, senza mezzi termini. Il nostro Distruggitore ha selezionato per voi i peggiori giochi per entrambe le piattaforme in modo che il giallo vomitino non resti soltanto un colore nell'immaginaria palette del VCS, ma qualcosa di ben più solido sul vostro pavimento. Inoltre, il prode si è divertito a navigare per YouPorn ravanare nei meandri dei ricordi più rimossi dei maniaci dell'epoca, per scovare giochi che neanche i più malati di mente saprebbero concepire. E se proprio non volete fare uno sforzo d'immaginazione, guardate i video sotto linkati ma, ci raccomandiamo, tenete le mani a posto ;)
Ciò non vuol dire che abbiamo imbrogliato ma che abbiamo semplicemente fatto un altro salto in quel Bar di Mêlée Island. Come sempre abbiamo salutato tutti nostri amichetti di Facebook e di Twitter e commentato i commenti commentabili. Ma allora, volete scrivercela un'e-mail o no?! archeologiavideoludica@gmail.com è la risposta!
The Time Has Come - Vintage (Andrea Milana)
Il nostro istrionico produttore ha deciso di creare la nostra nuova sigla interamente con hardware capace di emulare suoni "vintage" e registrarla live su Cubase, senza l'utilizzo di alcun plug-in.
La strumentazione utilizzata è composta da: Elektron Monomachine per i suoni SID (chip sonoro del C64), Korg Electribe ES-1 per le parti ritmiche, con samples provenienti dalla storica drum-machine Oberheim DX, poi Korg Electribe MX per l'arpeggio elettronico che entra nella seconda parte del brano e Korg Microsampler come MIDI controller. Infine la parte vocale con timbro robotico che dice “Archeologia Videoludica” non è altro che la sua voce effettata col plugin TheMouth di Native Instruments. Ascoltiamola per intero, nella sua versione extended. Bravo Andrea!
10) Kaboom! (YouTube | Gamepack Xbox 360)
9) River Raid (YouTube | Gamepack Xbox 360)
8) Adventure (YouTube | Gamepack Xbox 360 | AGH su iOS | AGH su Android | gioca gratis on-line)
7) Atlantis (YouTube)
6) Combat (YouTube | Gamepack Xbox 360 | AGH su iOS | AGH su Android)
5) Demon Attack (YouTube)
4) Berzerk (su YouTube, il commercial della nonnina!)
3) Missile Command (YouTube | in HD su Xbox 360 | Gamepack Xbox 360 | AGH su iOS | AGH su Android | gioca gratis on-line)
2) Yar's Revenge (YouTube | il remake su Xbox 360 | Gamepack Xbox 360 | AGH su iOS | AGH su Android | gioca gratis on-line | spin-off su Facebook)
1) Pitfall! (YouTube | Gamepack Xbox 360)
10) Night Stalker (YouTube)
9) White Water! (YouTube)
8) Ice Trek (YouTube)
7) Auto Racing (YouTube)
6) NASL Soccer (video)
5) Boxing (YouTube | la controparte Atari )
4) NBA Basketball (video | la controparte Atari)
3) SNAFU (YouTube)
2) Swords & Serpents (video)
1) Shark! Shark! (YouTube)
su Atari 2600
Nel buio di Haunted House
Un valido motivo per non appassionarsi al Football
L'inguardabile Slot Racers
Il nulla cosmico di Mountain King
Amidar, il Qix triste
su Intellivision
Horse Racing, per chi ama i cavalli :)
La noia mortale in Skiing
Meglio affogare: Sub Hunt
Prendersela con le api in Buzz Bombers
Microsurgeon: alla scoperta del corpo umano
Bachelor Party, il porno-PONG...
...e, dall'altra parte, Bachelorette Party xD
Per gente malata: Beat 'Em & Eat 'Em
C'è di peggio: Philly Flasher
Al roooogooo! Burning Desire...
...e, a posizioni invertite, Jungle Fever
Sesso a pixel cubitali in Cathouse Blues
Ma c'è il risvolto della medaglia: Gigolo
Come far incazzare mezza America: Custer's Revenge
L'eroe dal coso penzolante: Knight on the Town
L'eroina dalle zizze a punta: Lady in Wading
G.I.T. e Oldgamesitalia: amicizia e traduzioni
Ricordando l'IBM PS/1
Eco del forum: Definire le avventure grafiche
David Crane e il suo gran curriculum!
Chi si è passato il piacere di contare i giochi del VCS
La uichipedica lista dei giochi per Atari 2600
Le 125 cartucce dell'Intellivision
Schermate di 2600 e Intellivision a confronto
Night Stalker ed altri giochi per Intellivision su iPhone...
...e su iPad, grazie ad MTV Networks
I cinque elementi sono caduti in tentazione! Nel giardino ove l'Albero del Mana si staglia maestoso nella sua mistica magnificenza, hanno compiuto il gesto più rischioso e dissacrante, non curandosi delle possibili conseguenze. Hanno colto (l'occasione di parlare de) la Mela. No, non è la prima Mela, bensì la seconda, quella più gustosa e ricca di aneddoti ed accadimenti. Quei cinque debosciati di Archeologia Videoludica hanno profanato un antico tempio e messo a repentaglio Italian Podcast Network per raccontarvi la storia dell'Apple II!
Simone Pizzi, Peppe "Professor Jones" Scaletta, Roberto "Marcus Brody" Bertoni di Oldgamesitalia e il primo dei peccatori Marco "il Distruggitore" Gualdi sfidano quel tipo lassù nella stanza dei bottoni, Andrea "Vintage" Milana, conducendo una puntata sopra le righe e tutta da scoprire in occasione delle celebrazioni per il primo anno di Archeologia Videoludica e di IPN tutto.
Mettetevi comodi e divertitevi ascoltando gli sproloqui dei vostri eroi, con un pizzico di fanboysmo ma soprattutto tanta tanta passione, come quella che ci ha contraddistinto in questo lungo anno di AV. Ringraziandovi per il feedback ricevuto nell'ultima puntata canonica (la 2x05) vi invitiamo ad essere più sboccati e pungenti nel modo che riterrete più offensivo, oppure tirate in ballo gli amici di OGI nel topic ufficiale sul forum. Che la Forza s... no, che la pace sia con vo... uff... buon ascolto!
Non serve l'ormai leggendario Tenente per capire che abbiamo rispolverato una delle rubriche più amate di sempre da tutti voi ascoltatori, ovvero... l'Uovo del Tempo! Tra invenzioni che hanno segnato il tempo la storia dell'umanità e improbabili miti da sfatare, accenneremo a ciò che accadde nel 1977, anno di nascita dell'Apple II.
Tratteggiando quel che era stato il predecessore, parliamo delle contorsioni mentali che hanno portato i fondatori di Apple (quelli veri, non quello smidollato di Ron Wayne) alla concezione del primo computer "integrato in ogni sua parte" di largo successo, senza nulla togliere al PET o al TRS-80 (conosciuti assieme come la Trinità del 1977). Cosa aveva in mente la buonanima di Steve Jobs? Riuscirono a procurarsi gli ingenti finanziamenti di cui avevano bisogno per la realizzazione della macchina? Quanto fu importante il marketing e l'immagine per il successo dell'Apple II? Ma soprattutto, perché cavolo il terzo fondatore di Apple fu così furbo da abbandonare un'azienda che l'avrebbe fatto straricco? Scopriamolo assieme grazie alle ricerche del Professore.
Vedremo come Woz ingegnerizzò l'hardware del suo gioiellino con "qualcosa" di videogiocoso in mente, chi l'avrebbe mai detto! Da un personalissimo BASIC, passando per un'inedita possibilità espansiva, fino a giungere all'utilizzo dei colori (!). Ciò contribuì a renderla una potenziale macchina dei videogiochi. Ma fu realmente così? Ascoltiamo cosa ha da dirci il nostro studioso più tecnico, Marcus Brody! Segue una breve carrellata delle varie incarnazioni dell'Apple II, che diede luogo ad una vera e propria series che accompagnò la casa di Cupertino per quasi un ventennio.
Il Distruggitore è stato incaricato di svelare le magagne dei cloni di questa macchina. In un fruttilegio di nomi imbarazzanti, ecco prostrarsi ai nostri piedi tutta un'altra series di improbabili ed arraffazzonati doppioni. Esilaranti quanto effimeri. Fortunatamente, solo la Mela sopravviverà!
In Quel Bar su Mêlée Island ci inebriamo con i ringraziamenti ai nostri nuovi amici, un abbraccio a quelli vecchi e un saluto ai tanti contatti che si sono fatti vivi nell'ultima puntata followando il nostro account Twitter e seguendoci nella pagina Facebook. Grazie a tutti e... diffondete il Verbo spammando nei vostri social, moltiplicatevi!!
Double Dragon, 1st Level remix - Vintage (Andrea Milana)
OGI Contest: Indovina l'Avventura
King Arthur II: la recensione (a cura de Il Distruggitore)
Grim Fandango Stop Motion
Indiana Jones vive ancora
Steve Jobs, la biografia autorizzata del fondatore di Apple
Per chi si fosse perso l'Apple I
L'atto di fondazione di Apple venduto per una barca di soldi
Le scuse di Ronald
Uno sguardo approfondito alla storia di Apple II
La triste e avvelenata vicenda di Alan Turing
Punteggiatura che fila: la Virgola Mobile
Un Apple II fatto a pezzi: l'hardware
L'ultimo mostro della serie: il IIgs
Quale famosissima IP videoludica vide la luce sull'Apple II?
Per nerd autentici: i classici perduti dell'Apple ][
Apple IIe, per emulare su Windows
Una santa MESSa per l'emulazione!
L'attacco dei cloni
L'acidulo gusto del Lemon
Bling blong! Allacciate per bene le cinture, i vostri amicici di Archeologia Videoludica stanno per portarvi su un campo minato (ops!) di battaglia piuttosto infuocato, quello che vede come interprete la prima vera console war: fra colossi americani, con protagonisti eclettici e con risvolti di caratura mondiale. Quindi tenetevi forte e sperate di uscire vivi da questa lunga (ma divertentissima ed interessantissima... ed *issima) puntata del podcast videoludico distribuito in seno (porc... ancora!) al sempre più celeberrimo Italian Podcast Network!
E chi sono i soldati che si appropinquano a sciorinarvi le truppe videoludiche in questione? Ma il consueto capitano Simone Pizzi, l'esperto in comunicazioni Peppe "Professor Jones" Scaletta, il neo-babbo artificiere Roberto "Marcus Brody" Bertoni di Oldgamesitalia e il sabotatore Marco "il Distruggitore" Gualdi. Dal comodo della sua poltrona nel quartier generale finlandese, la postproduzione di Andrea "Vintage" Milana.
Cosa aspettate? Scaricate l'mp3 e al termine dell'ascolto (ma anche durante, se vi prendete una pausa) ricordate di commentare nel modo che più vi è congeniale, ad esempio nel topic ufficiale sul forum di OGI. Fucile in braccio, dai, e... non dimenticate di donare!
A questo giro facciamo volentieri a meno dell'Uovo del Tempo (e meno male, altrimenti quattro ore ne facevamo, di trasmissione) per andare dritti al sodo. Riprendiamo il discorso "Atari" da dove lo avevamo interrotto (ovvero alla puntata 1x03 È Tutto un Magna Magnavox, dove si parlò della nascita del PONG domestico, ma anche della triste figura di Ted Dabney) introducendo la nuova macchina della casa americana, l'Atari VCS (più tardi rinominato Atari 2600), nata nel 1977 come risposta a quel VES (o Channel F) della Fairchild del quale discutemmo in 2x01 Déjà Vu qualche mese fa. Ne vedremo la genesi fin dal prototipo, le caratteristiche tecniche, l'evoluzione, il successo e pure il declino. Con qualche nota di colore "hot" ;)
Non avremmo potuto parlare dell'antagonista del 2600 senza introdurre l'azienda che lo produsse (l'antagonista), la Mattel. Fra Barbie, fidanzatini indignati e Masters of the Universe, ci faremo largo verso il primo giocattolo elettronico in assoluto, Auto Race (provate a dargli un'occhiata), con conseguenti varianti geekissime, fino a giungere al nocciolo della questione.
L'Intellivision (Intelligent Television) nasce nel 1980 e fa subito parlare di sé per la potenza del suo hardware, grazie anche ad una campagna marketing basata sugli spot televisivi comparativi dove un sedicente George Plimpton spala merda sopra i vetusti giochi del 2600. Un misterioso team interno di programmatori (nome in codice "Blue Sky Rangers", che annovera tra i suoi anche Don Daglow) fa addirittura sognare i videogiocatori. Sebbene più cara della console concorrente, l'Intellivision vende bene, ma si inalbera ben presto con promesse che non potrà mantenere (limitandosi a metterci una pezza sopra). La console sarà prolifica di revisioni ed add-on, regalando innumerevoli (decinaia e decinaia...) speranze, purtroppo ben presto disilluse, nonostante la forte carica innovativa del progetto tutto. La consueta grande crisi del 1983 porterà Mattel alla decisione di interromperne la commercializzazione e svendere tutto al miglior offerente.
Il Bar di Mêlée Island a questo giro è davvero un porto di mare, con tanto di amici del sito, di OGI, di Facebook e di Twitter... magari ci siete pure voi! Saranno nominati i vincitori dei due contest della scorsa puntata. Non mancherà infine un amico immaginario xD Ah, quando scrivete, firmatevi!
Il sito di OldGamesItalia è attualmente "in letargo". Nuovi contenuti saranno aggiunti con minore regolarità e con possibili lunghe pause tra un articolo e l'altro.
Il forum rimane attivo, ma meno legato al sito, e gli aggiornamenti riguarderanno principalmente le sezioni di IF Italia e della versione italiana del Digital Antiquarian e del CRPG Addict.
Grazie a chi ci è stato vicino nei vent'anni di attività "regolare" di OldGamesItalia, a chi ha collaborato o a chi ci ha soltanto consultati per scoprire il mondo del retrogaming. Speriamo di avere presto nuove energie per riprendere un discorso che non vogliamo davvero interrompere.
Grazie, OGI. Arrivederci!
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