Si torna a parlare di console e si torna a parlare di meraviglie tecnologiche: siamo infatti dalle parti del ColecoVision e il Gruppo TNT composto da Marco "il Distruggitore" Gualdi Roberto "Tsam" Bertoni e Alex "Big A" Raccuglia ci portano ad esplorare vita, morte e miracoli visivi di questa macchina dalla rapida ascesa e dall’altrettanto rapido declino.
Come sempre nulla sfuggirà all’attento sguardo indagatore di Archeologia Videoludica con una ricca disamina storica accompagnata da alcuni approfondimenti tecnici e dalle imperdibili cassette misteriose di Peppe "Professor Jones" Scaletta che, seppur disperso per il globo, non manca di dare il suo contributo alla causa.
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Solo una domanda: Simone Pizzi… dove sei??????????
Parliamo della Coleco, una promettente industria nata agli inizi degli anni '50 in mercati completamente agli antipodi dei videogiochi, per poi arrivare alla fiammante produzione del ColecoVision. Qualcuno ha detto bambole?
Due anni per arrivare sul mercato e uscirne: la storia di ColecoVision in tutto il suo splendore, nel glorioso sogno di portare la sala giochi all’interno della casa di ogni videogiocatore.
Cosa c’è dentro la magica scatoletta? Proviamo a fare una disamina tecnica, cercando di capire in che punto i muscoli si mostrano sotto la maglietta tecnologica di una macchina per molti versi avveniristica.
Le conversioni da sala giochi la fanno da leone all’interno della ludoteca della ColecoVision, ma fra perle dimenticate e un Donkey Kong qualunque, ce n’è veramente per tutti i gusti.
Nonostante l'età, ColecoVision ha i sui estimatori che mantengono viva la sua storia con homebrew, emulatori e vari porting, utili per vivere ancora una volta la magia degli anni '80.
Project Unity è il nome di un ambizioso progetto dell'appassionato di retrogaming inglese Bacteria.
Costato tre anni (circa 3500 ore) di lavoro e un investimento di 700£, è praticamente una console unica con al suo interno l’hardware originale (nessuna emulazione o clonazione) di ben 15 sistemi differenti, cioè:
Certo mancano all'appello nomi illustri come Atari 2600 e Vectrex, ma la cosa incredibile è che si presenta proprio come una unica (grande e pesante) console, con un unico alimentatore, unica uscita video SCART ed un unico master-controller universale appositamente costruito per essere utilizzato con tutti i tipi di giochi.
Non credo sarà mai messo in commercio visto la sua natura, però resta sempre un progetto geniale, il sogno di molti retrogamer!
Nel video potrete vedere tutti i particolari di questa console, mentre vi rimandiamo ai commenti per esplorare oltre questa "piccola" macchina capolavoro.
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Si torna a parlare di console e si torna a parlare di meraviglie tecnologiche: siamo infatti dalle parti del ColecoVision e il gruppo TNT composto da Marco “il Distruggitore” Gualdi, Roberto “Tsam” Bertoni e Alex “Big A” Raccuglia ci portano ad esplorare vita, morte e miracoli visivi di questa macchina dalla rapida ascesa e dall’altrettanto rapido declino.
Come sempre nulla sfuggirà all’attento sguardo indagatore di Archeologia Videoludica con una ricca disamina storica accompagnata da alcuni approfondimenti tecnici e dalle imperdibili cassette misteriose di Giuseppe “Prof. Jones” Scaletta che, seppur disperso per il globo, non manca di dare il suo contributo alla causa.
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