Si torna a parlare di console e si torna a parlare di meraviglie tecnologiche: siamo infatti dalle parti del ColecoVision e il Gruppo TNT composto da Marco "il Distruggitore" Gualdi Roberto "Tsam" Bertoni e Alex "Big A" Raccuglia ci portano ad esplorare vita, morte e miracoli visivi di questa macchina dalla rapida ascesa e dall’altrettanto rapido declino.
Come sempre nulla sfuggirà all’attento sguardo indagatore di Archeologia Videoludica con una ricca disamina storica accompagnata da alcuni approfondimenti tecnici e dalle imperdibili cassette misteriose di Peppe "Professor Jones" Scaletta che, seppur disperso per il globo, non manca di dare il suo contributo alla causa.
I canali per i contatti sono i consueti, quindi ci trovate su Twitter, Facebook, Google+ e sull’ammiraglia Italian Podcast Network, senza ovviamente dimenticare il nostro forum di OGI e i piccioni viaggiatori con destinazione Finlandia (ciao Milana!)
Solo una domanda: Simone Pizzi… dove sei??????????
Parliamo della Coleco, una promettente industria nata agli inizi degli anni '50 in mercati completamente agli antipodi dei videogiochi, per poi arrivare alla fiammante produzione del ColecoVision. Qualcuno ha detto bambole?
Due anni per arrivare sul mercato e uscirne: la storia di ColecoVision in tutto il suo splendore, nel glorioso sogno di portare la sala giochi all’interno della casa di ogni videogiocatore.
Cosa c’è dentro la magica scatoletta? Proviamo a fare una disamina tecnica, cercando di capire in che punto i muscoli si mostrano sotto la maglietta tecnologica di una macchina per molti versi avveniristica.
Le conversioni da sala giochi la fanno da leone all’interno della ludoteca della ColecoVision, ma fra perle dimenticate e un Donkey Kong qualunque, ce n’è veramente per tutti i gusti.
Nonostante l'età, ColecoVision ha i sui estimatori che mantengono viva la sua storia con homebrew, emulatori e vari porting, utili per vivere ancora una volta la magia degli anni '80.
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Grazie a chi ci è stato vicino nei vent'anni di attività "regolare" di OldGamesItalia, a chi ha collaborato o a chi ci ha soltanto consultati per scoprire il mondo del retrogaming. Speriamo di avere presto nuove energie per riprendere un discorso che non vogliamo davvero interrompere.
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