Ci avevano già pensato gli italici ragazzi di Dedalomedia con il loro Blindess nel 1996 e anche il più recente Papa Sangre per iOS non sembra poi tanto diverso. Rimane comunque il fatto che di giochi che hanno per protagonista una persona cieca non se ne vedono troppi in giro.
È quindi con curiosità che iniziamo a seguire gli sviluppi di questo Blindside, ideato da Aaron Rasmussen e Michael T. Astolfi e finanziato secondo una formula che sta prendendo sempre più piede tra i prodotti indipendenti: la donazione "pre-release" in cambio di varie chicche "post-release" (citazione nei credits, foto autografate, magliette e così via).
Il gioco si controlla via tastiera e per interagire con il mondo di gioco, mancando il senso della vista (lo schermo sarà sempre e inesorabilmente nero) è prevista la possibilità di "strisciare" la mano del protagonista sui vari oggetti per produrre un suono che starà al giocatore riconoscere per prendere confidenza con l'ambiente circostante. Naturalmente anche i suoni avranno un ruolo fondamentale per orientarsi.
Il tutto sembra ancora un po' nebuoloso, ma il progetto sembra essere mediamente interessante. Stavo per dire: teniamolo d'occhio, ma forse suonava male.
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