In un tranquillo pomeriggio soleggiato il giovane Brandon faceva ritorno a casa dopo la sua consueta passeggiatina nei boschi dell'isola di Kyrandia. Al rientro lo attende però una brutta sorpresa: suo nonno e' stato trasformato in pietra! E' qui che la sua vita viene sconvolta, come un fulmine a ciel sereno il nostro Brandon scopre in un colpo solo il suo passato ed il suo futuro. Non e' da tutti rimanere calmi sapendo che il destino del tuo amato mondo e' nelle tue mani!
Comincia quindi la sua ricerca alla volta della causa di tutti i mali: il cattivo Malcolm, ex buffone di corte ora potentissimo stregone capace di radere al suolo Kyrandia schioccando le sole dita.
Nel suo viaggio Brandon dovra' chiedere l'aiuto dei Mistici, un gruppo di maghi devoti al regno, di cui anche suo nonno fa parte, anchessi nelle mire del pazzo giullare che, ottenuta la Kyragemma, fonte di tutto il potere di Kyrandia, si appresta a mettere in atto il suo tetro piano...
Ecco come inizia una tra le piu' belle saghe di tutti i tempi in termini di ambientazione, umorismo e bilanciamento nella risoluzione degli enigmi. Come Software House i Westwood Studios si buttarono nel campo delle avventure grafiche in risposta all'ennesimo capolavoro targato LucasArts.
Nel lontano 1992 partendo dall'esperienza della mini saga dell'Occhio dell'Osservatore (al secolo Eye of the Beholder) gioco molto apprezzato e tappa obbligata di tutti gli RPGisti moderni, butta sul mercato un'avventura nuova, frizzante e anche se simile alle sue controparti, decisamente godibile e brillante.
Kyrandia si presenta nello splendore dei 256 colori con una grafica pulita e cartooneggiante al punto giusto. Una interfaccia di nuova concezione, che permette di agire su cose personaggi ed oggetti con un semplice click del mouse, non poteva che portare una ventata d'aria fresca nel mondo delle AG, non che la parte testuale a verbi (senza per carita' menzionare quell'ostico sistema che era il parser Sierra) modello Monkey fosse scomoda, anzi! Ma il tutto risultava piu semplice ed immediato.
Complessivamente piu corta delle classiche avventure Lucas, si lascia comunque portare a termine senza eccessive perdite di capelli, ma non manca di impressionare per la grande giocabilita'.
La tendenza dell'epoca stava cambiando, e i Westwood presero subito la palla al balzo producendo tutti i suoi giochi dopo il 1989 con il nuovo sistema VGA, abbandonando progressivamente, subito dopo il primo BattleTech, i 16 colori che stavano cominciando ad andare un pochino stretti, sia ai programmatori, sia agli utenti più esigenti.
Kyrandia, a differenza di altri titoli similari, nasce già come saga prevista in 3 avventure collegate. L'idea di fondo è quella di generare un mondo fantastico nel quale far muovere i propri personaggi, creandone all'occorrenza di nuovi, in situazioni differenti ed appetibili da una cerchia di giocatori piu vasta possibile (stile utilizzato all'inverosimile anche da moltissimi scrittori contemporanei e non). La scelta vincente, probabilmente, è stata quella di cambiare il protagonista ad ogni avventura. Partiamo infatti dal giovane ed inesperto Brandon, passando poi alla intraprendente Zanthia, Mistica reale e mentore di Brandon nel primo libro, arrivando infine ad interpretare il diabolico Malcolm, un ruolo grottesco e bizzarro che s'impose subito come "atipico" in quanto uno dei pochi "cattivi" ad assumere il posto di protagonista in un'avventura grafica.
Una tra le cose piu interessanti da notare e' l'evoluzione stessa della trilogia in campo grafico e della capacita' sempre crescente di programmazione dei Westwood. I 3 anni in cui e' stata sviluppata ha permesso loro di concepire trame sempre piu' complesse ed una caratterizzazione dei personaggi sempre piu' matura.
Tornando a Kyrandia I, posso terminare dicendo che come avventura non mancherà di appassionare ed intrigare un qualsiasi giocatore di avventure grafiche incallito, ma anche di allietare qualche serata a giocatori avvicinatisi a questo mondo da poco tempo. Il confronto con le avventure moderne e' duro... anche solo con titoli quali Broken Sword, o il piu' recente e coloratissimo Runaway, ma la componente "vintage" mantiene decisamente il suo peso... Personalmente non riesco proprio ad immaginare l'evoluzione dell'avventura grafica negli anni fino ad ora senza Legend of Kyrandia.
Unica nota negativa sta nella localizzazione del titolo, vuoi questione di budget, vuoi di mercato, in Italia il gioco e' purtroppo arrivato corredato da una traduzione assolutamente non degna della versione originale, e addirittura la versione CD del 1993 non è stata neanche tradotta!
E' per questo che per apprezzare appieno il gioco, bisognerebbe giocarlo in lingua madre con tanto di parlato (anche se non sono stati usati attori ultra professionisti, risulta tutto sommato ben fatto... ma con qualche caduta di tono ogni tanto).
Ma viste le tante richieste di non anglofoni, e per la personale profonda indignazione emersa nel rigiocare la versione floppy in italiano a distanza di ben 10 anni, ho deciso di tentare di ridare nuovo lustro ad una avventura che, per colpa di una politica sbagliata, rischerebbe di essere dimenticata, o quantomeno incasellata nella triste sezione: "avventura carina, ma..."
Il completo excursus sulle vicissitudini di questa traduzione / adattamento partono da qui.
Una cosa molto carina che contraddistingue la Westwood con Kyrandia, e la colloca esattamente in mezzo alle 2 grandi Lucas e Sierra (non si tratta di una classifica), è la possibilità di gustarsi spassose scene di morte del tuo personaggio! Mentre per I titoli Sierra appena si esegue un'azione sbagliata si muore subito senza neanche passare dal via, e per quelle Lucas dove non ci riesci neanche se ti impegni (il riferimento piu' bello di tutti i tempi e' quando Guybrush su monkey island prova a buttarsi giu dal promontorio...), in Kyrandia sei palesemente avvertito della sconsideratezza del tuo gesto... e quindi cosa fai? salvi il gioco e LO FAI UGUALMENTE!
Sfortunatamente non esiste nessuna risorsa ufficiale per questo gioco ma solo quelche piccola amatoriale.
Quella a mio avviso piu' fornita e ben fatta è GAME-NOSTALGIA dove si possono trovare una miriade di curiosita' e materiale tra i quali segnalo la mappa delle celeberrime caverne!!! ed una splendida rivisitazione grafica della "fontana incantata".
Chiudo sperando di aver risvegliato in voi poveri pazzi incalliti AGisti come me l'interesse per questo splendido titolo, e in tutti gli altri la curiosita' di provarlo uno di questi giorni.
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