I realizzatori di giochi “indie” hanno invece da tempo aggirato il problema. Il videogioco “indipendente” è infatti per definizione sviluppato da una singola persona o da un piccolo team di lavoro, spesso appassionati che lavorano senza l'ausilio economico di un editore, ma anche liberi da qualsiasi tipo di restrizione creativa. Le risorse contenute in termini economici e umani, costituiscono ovviamente un limite per questo tipo di giochi, tuttavia non sono mancati titoli “indie” che hanno raggiunto anche un buon successo, come Minecraft, Braid, World of Goo, per citarne qualcuno, conquistando anche l'universo delle console (basti pensare al fenomeno XBlig).
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Grazie a chi ci è stato vicino nei vent'anni di attività "regolare" di OldGamesItalia, a chi ha collaborato o a chi ci ha soltanto consultati per scoprire il mondo del retrogaming. Speriamo di avere presto nuove energie per riprendere un discorso che non vogliamo davvero interrompere.
Grazie, OGI. Arrivederci!
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