Se è vero che siamo perennemente imbrigliati nelle spire del Tempo, è pur vero che molto spesso riusciamo a rendergli pan per focaccia: parlando di narrativa interattiva, così come il 2015 si è concluso con la pubblicazione dell'avventura testuale Le orme del Chisciano di Giancarlo Personeni, il 2016 si apre con l'avventura nuova di zecca Dietro l'angolo di Paolo Lucchesi, che molti ricorderanno per le avventure Villa Morgana, pensata appositamente per introdurre nuove persone a questa tipologia di videogiochi, e La pietra della luna, che ha fatto incetta di premi alla competizione Avventura dell'anno 2002.
Per citare la presentazione che ne fa l'autore stesso:
in essa vestirete i panni del protagonista interpretando il ruolo di un giovane laureato la cui vita — fino a ora tranquilla e banale — sta per essere sconvolta, e il cui destino sta per essere legato a quello di una strana ragazza dai capelli rossi…
Dietro l'angolo si caratterizza come un'avventura urban fantasy, i cui toni la rendono adatta ad un pubblico di età non inferiore ai 16 anni. Particolarità di questo nuovo gioco, inoltre, è l'interazione “punta-e-clicca”: si potrà procedere nella narrazione cliccando apposite parti di testo linkate, senza l' (usuale?) input di comandi (si ricorderà che un meccanismo simile è stato messo in evidenza da Leonardo Boselli coi gameplay della sua Aladino e le perle di saggezza e Howling dogs). Questa opera di narrativa interattiva è giocabile scaricando un apposito file o direttamente online, tutti i riferimenti si trovano sul sito di Lucchesi.
Un'occasione da non farsi scappare!
Stretta è la foglia, larga è la via
voi dite la vostra ch'io ho detto la mia
*sorrido e scompaio*
Non ne abbiamo ancora avuto abbastanza delle Orme del Chisciano, quindi vi riproponiamo il gameplay di Leonardo, come ogni Lunedì.
Le Orme del Chisciano è un'avventura testuale di Giancarlo Personeni (aka LoSmarrito), già autore di La volontà dei Morti. Potete trovare la sua avventura qui.
Ah, che cavaliere triste
in realtà avevo dato il cuore alla luna
e la luna l'ho barattata col temporale
e il temporale con un tempo ancor meno normale
e il tempo stesso con una spada
che mi accompagnasse
fuori dei confini di quello che è reale
(Ivano Fossati)
Quella che segue è un'intervista che Lo Smarrito ci ha concesso, sottoponendosi nel corso di diverse settimane alle pressanti domande di Diavolo dei Crocicchi e The Ancient One.
Nell'intervista si parla dell'esperienza de Lo Smarrito come autore di avventure testuali e dei suoi primi due titoli: La volontà dei morti e Le Orme del Chisciano.
Le immagini, scelte da Lo Smarrito, sono opera di NanoMortis e con l'occasione vi consigliamo di visitare la sua splendida galleria.
Buona lettura!
- Ciao! Rompiamo subito il ghiaccio: chi è e cosa fa nella vita, Lo Smarrito?
Mi chiamo Giancarlo Personeni, sono di Bergamo, ho 29 anni e di professione faccio l'essere umano. Scherzi a parte, sono laureato in ingegneria, però sono uno a cui piace anche il lato umanistico della cultura, ho sempre letto molti libri e racconti (soprattutto a tema storico). Sono una persona eclettica, che ci posso fare?
- Sei anche un videogiocatore?
Ti stupirò dicendo "Ni." Nel senso, non sono mai stato un hardcore gamer. Gioco relativamente poco, un paio di titoli "grossi" all'anno, anche se cerco di spolparli bene fino all'osso, controllandone ogni aspetto. Però, di tanto in tanto, mi piace anche andare a cercare qualche perla freeware o addirittura open source (giochi fatti con RPG Maker, con AGS, oppure giochi come Battle for Wesnoth o Super Tux Kart).
- Frequenti le avventure testuali? Ce n'è qualcuna che preferisci?
Le conoscevo da un po', ma non praticavo il genere. La prima che ho giocato è stato "Beyond the Titanic", tanti anni or sono, però era stata un'esperienza isolata, fino a poco tempo fa. Solo di recente ho preso a giocarci con più costanza... Ho cominciato da quelli più recenti, giusto per avere giochi da poter eseguire senza problemi di compatibilità, ma in futuro ho intenzione di tornare indietro. Ovviamente, avendo pochi titoli completati non me la sento di dire qual'è stata la preferita, sarebbe poco significativa come opinione.
Cosa penso sul genere? So bene che siamo una nicchia e che non raggiungeremo mai grandi numeri, ma una buona strategia potrebbe essere, per esempio, porsi come alternativa ad una certa deriva dei giochi moderni. Parlo in particolare del proliferare, negli ultimi tempi, dei "Simulator" realizzati male e che vendono appunto perchè fatti male (per chi non sa di cosa sto parlando, può vedere questo video). Darsi un'immagine di "genere ragionato diverso dai giochi usa e getta", in modo da attirare i videogiocatori che non gradiscono questo tipo di tendenze.
- Perché e quando hai deciso di cimentarti nella creazione di una avventura testuale? Cosa hai utilizzato per programmarla?
Quando, qualche mese fa, quando ho cominciato a giocarci. Solitamente, quando vedo giochi realizzati da una sola persona (e direi che per l'AT questa è la prassi...), una delle cose che controllo è sapere con quale programma ha realizzato il gioco, e quindi cerco di farmi almeno un'idea su quell'utility, di provarla, nel caso sia disponibile gratuitamente. E' un vezzo. E' successo con RPG Maker, è successo con Ren'py, è successo con AGS, è successo anche con Inform.
Con quest'ultimo poi mi sono trovato bene, per due motivi.... Il primo è che ogni tanto mi diverto a scrivere di mio racconti, e quindi l'ho trovato naturale. Il secondo è che le avventure di testo sono appunto di testo, per me che non riesco a disegnare come Cristo comanda non è un vantaggio da poco, in fase di programmazione! Certo, in futuro dovrò pensare a dar uno straccio di grafica alle eventuali prossime opere, però...
- Qual è il tuo genere preferito (anche in generale: videogiochi, libri, fumetti - da quel che mi è parso di capire dovresti essere anche un buon lettore)?
Se devo dirti miei i generi videoludici preferiti, a parte le AT, ti risponderei sportivi (soprattutto manageriali), visual novel, puzzle game, avventure grafiche, RPG e strategici a turni. A livello di fumetti, da ragazzino ero un PKer (=fan di PK)... anche se ora non ne leggo praticamente più. Come libri ti dico soprattutto romanzi storici e gialli, anche se non dico di no a quasi nessun genere: il libro di "Fantozzi" rimane uno dei miei preferiti, per esempio... Guardo saltuariamente anche qualche anime, di solito mi interesso a quelli che derivano da visual novel, perchè mi permette di sperare su di una trama decente, o perlomeno coerente...
LA VOLONTA' DEI MORTI, IL PRIMO GIOCO DI GIANCARLO:
- Noto che per la tua prima at (La volontà dei morti) hai sfruttato diversi meccanismi abbastanza "pro", tipo il citato uso dei menu come interfaccia per la mail; sei per caso un programmatore?
Vedi la domanda precedente. Non sono programmatore di professione, però qualche nozione ce l'ho, e mi piace molto sperimentare ed usare i tool in modi originali ed alternativi.
Certo, RPG Maker e Ren'py le ho provate poco, in realtà, mentre ho passato parecchio tempo su Adventure Game Studio, programmando 4-5 titoli. Peccato solo che una formattazione dolorosa abbia cancellato quasi tutto, mi sono rimasti solo due giochi che in realtà non sono neppure avventure grafiche (e che non pubblico neanche sotto tortura, lo dico subito, sono prodotti incompleti).
- Qualche raccontarci qualche retroscena su La volontà dei morti?
L'ho già detto che si basa su di un racconto che ho scritto io? No, eh? Beh, la prima versione del racconto era di un genere totalmente diverso, aveva un forte elemento sovrannaturale... Quando l'ho proposta e pubblicata, mi hanno detto in tanti "Ma togli un po' sta specie di fantasmi che girano per casa, sarebbe una bella crime..." e così ho fatto. Sai, da un lato preferiresti sempre che ti dicano subito "Sei un Dio, questo lavoro è uno sballo"... Ma dall'altro, probabilmente è meglio così, ascoltando i pareri degli altri e mutando anche nella sostanza quello che realizzi, no? In un certo senso, è un racconto che ho scritto due volte. Anzi, fai tre, questa AT è la terza... E la prova è il fatto che ho cambiato qualche dettaglio, e ho cambiato i nomi di buona parte dei personaggi.
- E la domanda super domanda ad uso e consumo personale: c'è la possibilità che mi spedisca il racconto da cui è stata tratta la at? Sarei davvero curioso di leggerlo.
Lo puoi leggere a questo link.
LE ORME DEL CHISCIANO, LA NUOVA AVVENTURA TESTUALE DI GIANCARLO:
- Parliamo ore del tuo secondo gioco, Le Orme del Chisciano. Che tipo di enigmi dobbiamo aspettarci?
Di tipi diversi, grazie a dio. Si va da quelli classici in cui devi usare e recuperare oggetti a quelli in cui devi azzeccare l'azione giusta da compiere (cercando ovviamente di non trasformare il tutto in una caccia al verbo). La tipologia degli enigmi varierà con il proseguire della storia. In un certo senso, è la trama stessa che ha imposto la creazione di un certo tipo di enigmi piuttosto che altri.
Secondariamente, la difficoltà degli enigmi dipenderà anche da certe azioni: una sfida potrebbe risultare più o meno ostica a seconda o meno che si sia compiuta una certa azione in precedenza.
Soprattutto verso il finale, poi, per risolvere certe sfide bisognerà davvero uscire dagli schemi. Un veterano delle AT, per intenderci, avrà la stessa difficoltà di un novellino proprio perchè le risposte saranno sui generis... O almeno questa è la mia intenzione. Ho comunque cercato di evitare picchi di difficoltà tipo l'ormai famigerato enigma della seconda password in "La volontà dei morti", anche se, allo stato attuale della pre-alpha, la difficoltà della storia non sia banale, soprattutto nel finale. Nel caso dovrò calibrare bene.
- Quali considerazioni hai fatto quando hai deciso di usare anche grafica e sonoro?
Il fatto che come programmazione io provenga da AGS ha influito non poco. Avrei inserito il sonoro anche nella volontà dei morti, ma purtroppo Inform 6 supportava solo gli .aiff, proibitivi come peso e dimensioni dei file. Il fatto che Inform 7 accetti anche gli .ogg, invece, ha cambiato tutto.
- Ti sei ispirato a qualche altra IF?
NO! E questo si ricollega a quanto ho detto sopra. La storia è una mia creazione e mappa ed enigmi sono una diretta conseguenza dell'intreccio (almeno per la maggior parte), quindi oltre a delle citazioni non si va. Personalmente sono uno che ha sempre cercato di prendere meno spunti possibile proprio per dare una maggiore idea di originalità a chi gioca.
- Ci saranno personaggi non giocanti? Se sì, come ci si interagirà?
Decisamente sì... Per parlarci si userà il classico "parla a", con menu a scelta multipla in cui scegliere cosa dire. Niente "chiedi a x riguardo y" e simili. Tra l'altro uno degli NPC ci starà dietro per un po' come guida e assistente (*cough* Manca Solo un Verso a Quella Poesia *cough* Beyond *cough*)
- Quanto tempo hai dedicato rispettivamente a trama / enigmi / programmazione?
Durata elaborazione Trama: non quantificabile. Solitamente le idee per un lavoro mi nascono anche quando mi dedico ad altri lavori, quindi parlare di durata di elaborazione della storia non avrebbe senso. Per intenderci, grosso modo avrei già in testa la trama per un ipotetico sequel spirituale...
Enigmi: parlando di enigmi "originali", quindi non del tipo "prendi a e portalo a b", si parla di un paio di ore ad enigma. Poi anche qui vale quanto detto per la trama, ci sono idee che mi nascono settimane prima e che sviluppo in seguito
Programmazione: Quand'è che ho rilasciato La volontà dei morti? Considera comunque che non avevo mai usato Inform7, ed è totalmente diverso dal 6. E poi si tratta più di una questione di tempo che di difficoltà, per la maggior parte dell'implementazione.
- Cinquanta location non sono poche. Servirà una mappa?
Non tanto per sapere dove sono i posti, perchè si potrà tranquillamente scrivere nel parser il comando "vai in cucina", per esempio, e se è raggiungibile il programma ti ci porterà direttamente (ovviamente dovrò testare per bene il sistema). Sarà dunque difficile perdersi... Ma per il giocatore sarà piuttosto importante ricordare dove sono i vari oggetti all'interno dei locali, anche perchè non sono il tipo da mettere due oggetti a stanza.
- Limiti di inventario? Limiti di tempo? Vicoli ciechi? Labirinti?
Limite d'inventario: Praticamente assente.
Limiti di tempo: non ci sono dei limiti di tempo vero e proprio. Ci sono dei punti in cui bisogna risolvere certe situazioni in poche mosse, ma nulla di sistematico.
Vicoli ciechi: Ormai chi li fa? :p Onestamente non mi piacciono proprio, come giocatore, quindi assurdo aggiungerli come programmatore. Ho reso delle parti più difficili se non si compiono certe azioni in precedenza (una in particolare diventa quasi impossibile, senza un indizio...), ma si potrà sempre andare avanti nel gioco.
Labirinti: Nel mio gioco non c'è un vero e proprio labirinto. La trama praticamente me lo impediva. Ci sono comunque stanze non immediatamente raggiungibili, e da "sbloccare".
- Ma il multiplayer online c'è, vero?!?
Rispeditelo fuori a calci, grazie, e assicuratevi che non entri più.
- Ma quanto è lunga, almeno?
Abbastanza. Il gioco è diviso in sette atti più un prologo ed un epilogo (questi ultimi brevissimi), ed al momento in cui scrivo nessuno dei betatester ha raggiunto ancora il secondo, che io sappia... Vi sono poi tante azioni particolari con descrizione e tutto, ma che non sono necessari per completare il gioco, servono piuttosto ad aggiungere atmosfera, a caratterizzare protagonista ed NPC: quindi chiunque potrà scegliere se andare avanti od esplorare anche per il gusto di farlo (vi sono due o tre punti nella trama in cui sarà chiaro quale posto o quale azione permetterà di avanzare, però si potrebbe scegliere di esplorare per vedere se si nota qualcosa di più, solo per il piacere di scoprire. Non vi sono punteggi che scorrono in alto, solo il gusto dell'esplorazione.
- Una volta fatta la release che deciderai di fare? Passi ad un nuovo progetto, traduci questo in inglese o ti prendi una pausa?
Bella domanda. Tradurre QUESTO gioco in inglese sarebbe un lavoro lungo: primo, perchè ci sono parecchie descrizioni lunghe (credo che se li mettessi insieme verrebbe fuori un testo lungo come un piccolo romanzo, e non credo sia un'esagerazione...) Secondo, perchè, per genere di AT e per ambientazione, la traduzione non dovrebbe essere fatta in maniera scolastica, quanto con una certa incisività. L'inglese lo conosco, però hai sempre il dubbio che il tuo livello non sia mai abbastanza.... Diciamo che prima aspetterò di sentire quali sono i giudizi complessivi su questo gioco.
- Non hai ancora parlato dei protagonisti...
Vero. Chi ha giocato alla "volontà dei morti" si ricorderà che la prospettiva del gioco è in prima persona (mentre nella maggior parte delle IF è in seconda persona) e che del protagonista si poteva scoprire il nome solo attraverso uno dei "prodotti collaterali" di un enigma. Ora, nelle "orme del Chisciano" il nome del protagonista sarà rivelato piuttosto presto (sempre per vie traverse), ma anche qui sarà come se non ci fosse... Per il giocatore sarà "il protagonista", punto. Ed anche di molti altri personaggi non si sapranno i nomi, a occhio me ne vengono in mentre tre su una ventina di NPC totali. Aspettatevi comunque dei tipi... Uff, non voglio spoilerare! Va beh, aspettatevi dei tipi, come saranno lo vedrete a tempo debito.
Una nota in più sul protagonista. Ora, Chisciano è un chiaro (chiaro?) riferimento a Don Chisciotte, personaggio la cui fine mi colpi molto a suo tempo. Bloccato a casa dopo aver promesso che avrebbe smesso di fare il cavaliere errante a seguito di un duello perso, si ammala perchè non riesce a superare il trauma di non poter più inseguire i suoi sogni e muore, rinsavendo solo sul letto di morte.
In un certo senso, anche il protagonista si ritroverà in una situazione non molto diversa: è un sognatore e visionario, come si noterà fin dalla prima riga di gioco. Ed è destinato ad avere molti altri punti in comune con il cavaliere della Trista Figura. Tranne forse che per il rapporto con il gentil sesso, dove spesso le situazioni saranno invece rovesciate...
- Quanto è autobiografico?
Un po' credo di sì (ma i fatti raccontati non mi sono accaduti, sia chiaro!). Ripensando a quello della volontà dei morti, un esempio è la meteoropatia (il fatto cioè di essere influenzato dal tempo atmosferico, io con la pioggia mi rilasso tantissimo...) Mentre se pensiamo alle Orme del Chisciano mi vengono in mente il fatto di immaginarsi un mondo interiore diverso da quello reale è un qualcosa che rientra decisamente nella mia personalità, soprattutto da piccolo. E pure il fatto di farsi un giudizio ben preciso sulle persone ma senza rivelarlo agli altri.
Caratterialmente parlando, anche i protagonisti delle mie due AT si somigliano, questo è vero. Anche se non sono la stessa persona. Per la prossima però, se riuscirò a realizzarla, pensavo ad una donna come personaggio principale e dal carattere profondamente diverso...
- Di tutto il testo di cui è composto il gioco, quanto se ne legge obbligatoriamente per finirlo e quanto invece è il "premio" del giocatore che esplora tutto?
Considerando tutto? Ti direi 60 obbligatorio - 40 facoltativo a spanne. Per capirci, nel gioco ci sono 4-5 personaggi che, a seconda delle scelte e delle azioni fatti, potresti non incontrare proprio in tutta la partita...
- Una parte importante de Le Orme del Chisciano si svolge nell'abitazione del protagonista. Ma è stessa casa de La volontà dei morti?
No, la casa non è la stessa. Nelle orme del chisciano il protagonista è figlio unico (lo dice lui stesso, durante una delle sue riflessioni). Per esempio, nella VdM la camera è collegata al piano terra da delle scale, mentre nelle OdC non c'è proprio un piano rialzato. Le due famiglie, ed in generale le due storie, non hanno nulla in comune.
- Quanti bivi ci sono nel gioco? Quanto è interattiva la sua storia?
Sulla seconda domanda, che è più complessa: di bivi "espliciti", cioè dove il giocatore capisce di essere ad un bivio, ce n'è soltanto uno, che voi betatester non avete ancora raggiunto. Di bivi "nascosti", invece, caratterizzati da azioni che portano a sbloccare aree e personaggi, invece, ce ne sono cinque o sei. Nessuno di questi è decisivo per concludere il gioco, ovviamente, serve solo a dare al giocatore più possibilità di scelta, oppure serve per "aprire" nuovi modi di risolvere un enigma e chiuderne altri. Alcune azioni possono essere svolte "in ordine sparso", lasciando a chi gioca la possibilità di scegliere cosa fare prima, altri punti possono essere risolti in due modi diversi, dipende solo da quello che vuole fare il giocatore (una volta che si è reso conto che ci sono effettivamente due modi per risolvere...).
C'è comunque un solo finale, essendo l'AT molto "plot-oriented" volevo che si arrivasse al finale che avevo pensato.
Inoltre, aggiungo che molte delle descrizioni "facoltative" di cui parlavo prima permettono di capire meglio la psicologia dei vari personaggi, e l'ambientazione del gioco. Uno, in particolare, è nascosto in un punto particolarissimo... (inizialmente era un enigma obbligatorio, ma alla fine l'ho solo aggiunto come chicca perchè per alcuni sarebbe stato impossibile arrivarci...)
- Puoi rispondere ad altre domande?
Certo. Possiamo parlare direttamente sul forum di IFItalia su OldGamesItalia!
Leggi la recensione de La Volontà dei morti su OldGamesItalia
Leggi la recensione de Le Orme del Chisciano su OldGamesItalia
Sono nel nulla, e questo è tutto.
La cosa non mi spaventa, qua non è buio. Al contrario...
(Il Chisciano)
Fra i tanti personaggi della lettura classica, ce ne sono alcuni che da sempre ispirano altri autori e che sono diventati (anche a distanza di decenni) protagonisti di nuove storie e di altri generi. Fra questi un posto d'onore lo merita sicuramente il don Quijote de la Mancha di Cervantes, che ha ispirato anche "Le Orme del Chisciano", la seconda avventura testuale de Lo Smarrito.
Per questa sua nuova fatica, Giancarlo Personeni abbandona i toni cupi della crime story, che caratterizzavano La volontà dei morti, e ci delizia con una storia leggera, dolcemente a cavallo fra realtà e finzione.
L'AMBIENTAZIONE
A cavallo fra realtà e finzione, Le Orme del Chisciano alterna scene ambientate nell'Italia dei giorni nostri, a scene ambientate in un vasto mondo immaginario ("il Caleidomondo"), creato dal protagonista stesso a uso e consumo della sua strabordante fantasia.
Il giocatore entrerà nella vita vera di questo ragazzo con una tale profondità introspettiva da risultare a tratti quasi imbarazzante, vista l'intimità dei pensieri di cui veniamo a conoscenza. Da questo punto di vista, Le Orme del Chisciano ci ricorda certi passaggi di La Vita? Non Venitemi A Parlare Della Vita.
Il Caleidomondo mette in scena invece un'ambientazione fantasiosa, quasi fiabesca, dotata di una delicatezza invidiabile e di un immaginario molto variopinto.
Colpisce la maturità della trama, che rispecchia bene la maturità che l'interactive fiction sta lentamente guadagnando.
Lo Smarrito non ha bisogno di draghi e di piani di distruzione di massa nel suo Caleidomondo. Non c'è il nemico, non c'è Il MaleTM e non ci sono per una volta nemmeno gli stereotipi di genere. Il nostro Chisciano non fugge da chissà quale realtà tremenda, non è l'eroe senza macchia e senza paura, e non mette nemmeno in scena l'ennesimo abusato remake della Terra di Mezzo.
Quella del nostro Chisciano è una vita normale, senza problemi e senza patimenti particolari. E in un certo senso perfino le sue debordanti fantasie sono... normali. Piacevolmente normali.
Attraversare questa normalità si rivela gradevole, abituati come siamo a un mercato mainstream che si tiene sempre più distante dalla vita vera. Le Orme del Chisciano ci parla di noi stessi, proprio come ci aspetteremo che facesse un buon libro, e per questo noi lo accogliamo a braccia aperte.
IL GAMEPLAY
L'impostazione è quella classica di un'avventura testuale a parser, programmata in Inform. Tuttavia alcuni elementi lo distinguono da altre produzioni simili, nel bene e nel male.
Vi è un alto livello di interattività, dettato da numerosissimi bivi e da una notevole quantità di enigmi facoltativi e di piccoli segreti da scoprire, che si innestano su una storia principale di per sé abbastanza lineare.
Questo è sicuramente un must, considerando che alcuni di questi bivi sbloccano intere scene facoltative. Tuttavia il gioco non sempre mette a frutto al meglio questa grande quantità di contenuti che mette in campo. Non tutti questi bivi sono palesi, e capita di imboccare una strada senza aver compreso di essere passati per un bivio. Altre volte capita invece di non aver intuito la presenza di contenuti aggiuntivi facoltativi da "sbloccare" o, ancora, di averli sbloccati a caso.
Il Chisciano abbonda di materiale, molto di più che nella maggior parte dei titoli simili, ma non tutti i giocatori riusciranno a scoprirlo o ad apprezzare fino in fondo l'ampia varietà di opzioni a loro disposizione.
Un discorso simile vale anche per la struttura enigmistica.
I puzzle classici abbondano e non mancano nemmeno quelli di stampo più enigmistico. Sono ben inseriti nell'ambientazione e in continuità con la trama; alcuni oltretutto intrecciano elegantemente i piani della realtà e della fantasia, il ché offre ancora più profondità all'esperienza.
Le Orme del Chisciano non è un gioco che risolverete in pochi minuti. E potrà essere apprezzato al meglio solo da chi vorrà dedicarcisi con impegno. Tanti gli enigmi, tantissime le location (oltre 50!) e -soprattutto- tantissimi gli hot spot presenti in ogni locazione.
Da questo punto di vista il gioco contraddice quindi in parte i canoni del genere. Se già nei giochi Inform ogni location ha un'unica funzione, nel Chisciano ogni location può contenere moltissimi oggetti diversi. E, per di più, questi sono spesso nascosti nello scenario e non sempre è immediato trovarli, imponendo quindi lunghe fasi di esplorazione degli ambienti. In cambio di questo il gioco ci ricompensa offrendo centinaia di descrizioni dettagliate e riempiendo ogni nostro passo di dettagli interessanti, che magari non manderanno avanti la trama, ma che certamente arricchiscono l'ambientazione e vanno a costituire una parte fondamentale dell'esperienza di gioco.
CONSIDERAZIONI FINALI
Chisciano non è un gioco usa e getta. Richiede tempo e dedizione, ma in cambio regala un'esperienza originale e mai banale, che sarebbe difficile immaginare scritta in un altro modo o con un altro mezzo.
Qualitativamente e quantitativamente è un salto avanti notevolissimo rispetto a La volontà dei morti (che pure vantava una storia di tutto rispetto).
A differenza di tante altre avventure testuali, ne Le Orme del Chisciano la narrazione prevale sul (e forse surclassa il) comparto enigmistico; ed è cosa rara e apprezzabile. Poteva forse essere ancora più user-friendly e forse si poteva "fare di più con meno", ma la complessità non deve essere considerata un difetto, quanto piuttosto una caratteristica di questo titolo e della sua storia.
NOTA:
Le immagini che trovate in questa recensione sono opera di NanoMortis e con l'occasione vi consigliamo di visitare la sua splendida galleria. Alcune delle sue immagini arricchiscono la versione FULL de Le Orme di Chisciano.
DISCLOSURE:
Chi scrive questa recensione ha avuto il piacere di fare da betatester per la prima parte del gioco, giocando alla versione solo testo.
Sancho ascoltami, ti prego, sono stato anch'io un realista,
ma ormai oggi me ne frego e, anche se ho una buona vista,
l'apparenza delle cose come vedi non m'inganna,
preferisco le sorprese di quest'anima tiranna
che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti,
ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti.
Prima d'oggi mi annoiavo e volevo anche morire,
ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire...
(Francesco Guccini - Don Chisciotte)
Leggi la recensione de La Volontà dei morti (il primo gioco de Lo Smarrito)
OldGamesItalia è orgogliosa di presentarvi Le Orme del Chisciano, nuova avventura testuale di Giancarlo Personeni (aka Lo Smarrito), già autore di La volontà dei morti.
La nuova avventura dello Smarrito narra una storia a metà fra realtà e fantasia, dal mood molto diverso rispetto a quello de La volontà dei morti. E' disponibile in due versioni, una "completa", con immagini, e una solo testo, pù leggera. Potete trovarle entrambe qui!
Ah, che cavaliere triste
in realtà avevo dato il cuore alla luna
e la luna l'ho barattata col temporale
e il temporale con un tempo ancor meno normale
e il tempo stesso con una spada
che mi accompagnasse
fuori dei confini di quello che è reale
(Ivano Fossati)
Il momento migliore di un sogno ideale non dovrebbe essere l'inizio, ma la fine. Il momento in cui si torna alla realtà di ogni giorno e si ricorda con piacere quello che si è vissuto dall'altra parte, considerandolo valido e degno di memoria tanto quanto i ricordi di quello che è accaduto nella tua vita. Ma allo stesso momento, bisogna sempre essere consapevoli che era un sogno e che la sua consistenza era tale. Quello ti è stato mostrato e non potrà mai più essere vissuto da te, è qualcosa che è comunque destinato ad essere separato nettamente dal tuo mondo vero. Sembra un delirio, lo so, e probabilmente lo è.
Auguro a tutti di incontrare tante Dulcinee nella propria vita. Ma auguro anche di incontrare un Carrasco, alla fine. A me basta dire questo.
Leggi la recensione de La Volontà dei morti (il primo gioco de Lo Smarrito)
Qualcuno di voi ricorderà La Volontà dei Morti, l'avventura thriller-investigativa di Giancarlo Personeni.
Giancarlo, Lo Smarrito sul nostro forum, sta lavorando a una nuova avventura, di stampo molto diverso: Le Orme del Chisciano, di cui potete vedere la fighissima copertina qua sopra. Attualmente il gioco è in fase di betatesting e ha quindi bisogno di voi:, delle vostre segnalazioni e dei vostri suggerimenti.
Chiunque sia interessato, può scrivere sul nostro forum, dove potrete contattare direttamente l'autore del gioco, oppure sulla nostra pagina facebook. Siete pregati di offrire il vostro aiuto solo se siete davvero intenzionati a testare la beta in un tempo ragionevole e a prendere nota di eventuali problemi, bug e suggerimenti.
OGI e Giancarlo ringraziano chiunque dia una mano!
Il sito di OldGamesItalia è attualmente "in letargo". Nuovi contenuti saranno aggiunti con minore regolarità e con possibili lunghe pause tra un articolo e l'altro.
Il forum rimane attivo, ma meno legato al sito, e gli aggiornamenti riguarderanno principalmente le sezioni di IF Italia e della versione italiana del Digital Antiquarian e del CRPG Addict.
Grazie a chi ci è stato vicino nei vent'anni di attività "regolare" di OldGamesItalia, a chi ha collaborato o a chi ci ha soltanto consultati per scoprire il mondo del retrogaming. Speriamo di avere presto nuove energie per riprendere un discorso che non vogliamo davvero interrompere.
Grazie, OGI. Arrivederci!
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