In un recente evento in onore del 30° anniversario di Monkey Island è stato presentato il codice sorgente del gioco originale. Ci siamo chiesti quante storie ancora avrà da raccontarci questo capolavoro?
A parlarne, in questo episodio crossover di Archeologia Videoludica e Archeologia Informatica, il buon Carlo Santagostino assieme a Umberto Parisi de I Beceri Videoludici. Conduce Simone Pizzi.
In un recente evento in onore del 30° anniversario di Monkey Island è stato presentato il codice sorgente del gioco originale. Ci siamo chiesti quante storie ancora avrà da raccontarci questo capolavoro?
A parlarne, in questo episodio crossover di Archeologia Videoludica e Archeologia Informatica, il buon Carlo Santagostino assieme a Umberto Parisi de I Beceri Videoludici. Conduce Simone Pizzi.
"Cara Disney, adesso che non stai più sviluppando giochi, vendimi le IP di Monkey Island e Maniac Mansion. Pagherò soldi veri per averli."
Dear @Disney, now that you're not making games, please sell me my Monkey Island and Mansion Mansion IP. I'll pay real actual money for them.
— Ron Gilbert (@grumpygamer) 23 maggio 2016
Questo, più o meno, il tweet di Ron Gilbert indirizzato alla Disney. Per gli smemorati, ricordiamo che Ron Gilbert è stato uno degli sviluppatori di punta della vecchia Lucas, creatore della saga di Monkey Island e di Maniac Mansion tra gli altri titoli, autore del recente The Cave e adesso alle prese con lo sviluppo di Timbleweed Park.
Già nel 2012 aveva annunciato di voler ricomprare le IP di due dei suoi primissimi giochi, ormai in mano alla Disney da svariati anni, perché aveva timore che venissero abbandonate (come infatti è successo). Pare però che la Disney non sia intenzionata a vendere, nonostante le offerte di Gilbert e le preghiere dei fan.
Con colpevole ritardo, facciamo gli auguri a Monkey Island, che ha compiuto 25 anni il 2 Settembre!
Per l'occasione, Ron Gilbert ha dedicato un post del suo blog al gioco, condividendo con noi le foto di alcuni "cimeli" di tanti anni fa: i floppy con la versione definitiva del gioco, una lettera dei fan e persino della fan art che gli fu inviata! A questo, Gilbert ha unito il racconto di com'era, all'epoca, creare e rilasciar un videogioco e il quesito a cui non è mai riuscito a dare risposta: "Perché Monkey Island ha avuto tanto successo ed è ancora un gioco così amato?"
Proviamo a dargli una risposta sul nostro forum!
Ne abbiamo parlato tante volte qui su OldGamesItalia della figura di Ron Gilbert e soprattutto della sua peculiare visione dell'industria videoludica — nonché delle sue repentine scelte — e serpeggiava la sensazione che il glorioso passato non fosse altro che un ingombrante fantasma con cui il papà di Monkey Island non riusciva a fare i conti, specie dopo i non esaltanti Deathspank e The Cave.
E allora la domanda sorgeva spontanea: «Ma perché diavolo non fa un'altra avventura grafica con Kickstarter e la pianta di parlare di Monkey Island?»
E così, quasi spentosi ogni barlume di speranza, mentre molti di noi eravamo convinti che oramai Ron avesse definitivamente perduto il senno coi match-3 per smartphone, arriva fra capo e collo questo Thimbleweed Park: una nuova avventura grafica talmente vecchia maniera da essere disegnata esattamente come Maniac Mansion e che riporta il nostro a collaborare con Gary Winnick che di quel titolo fu co-autore.
Il gioco è attualmente in raccolta fondi su Kickstarter e dopo nemmeno tre giorni ha già quasi coperto la cifra richiesta. Ciò naturalmente non stupisce. Le ambizioni sono alte, si parla di ore ed ore di gioco, tonnellate di enigmi difficili che riporteranno il giocatore dritto dritto nel 1987. Vedremo cosa avranno i mente i due solamente fra diciotto mesi, nel frattempo fioccano le discussioni fra entusiasmo e perplessità.
Il sito di OldGamesItalia è attualmente "in letargo". Nuovi contenuti saranno aggiunti con minore regolarità e con possibili lunghe pause tra un articolo e l'altro.
Il forum rimane attivo, ma meno legato al sito, e gli aggiornamenti riguarderanno principalmente le sezioni di IF Italia e della versione italiana del Digital Antiquarian e del CRPG Addict.
Grazie a chi ci è stato vicino nei vent'anni di attività "regolare" di OldGamesItalia, a chi ha collaborato o a chi ci ha soltanto consultati per scoprire il mondo del retrogaming. Speriamo di avere presto nuove energie per riprendere un discorso che non vogliamo davvero interrompere.
Grazie, OGI. Arrivederci!
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