Little Briar Rose

Questa settimana, Indietro Tutta vi presenta Little Briar Rose, una piccola avventura punta e clicca creata da Elf Games, un team indie composto da due ragazzi italiani. Come si evince dal titolo, la storia del loro gioco è ispirata alla Bella Addormentata: Little Briar Rose era il titolo della versione dei fratelli Grimm (che potete leggere qui, se vi interessa). Ma, invece di concentrarci sulla principessa o le sue fate, seguendo la tradizione Disney, in questa avventura seguiremo il principe Philip, deciso a svegliare la principessa e a salvare tutto il regno.

Tanto per cominciare, c'è da dire che Little Briar Rose è stata creata con RPGMaker, un engine che non si presta granché al punta e clicca. Ma gli Elf Games sono riusciti superare questo ostacolo: il sistema di puntamento funziona bene, anche se a volte non è facilissimo individuare gli hotspot, è facile muovere il personaggio nelle locations e c'è anche un sistema di inventario che funziona come quello delle avventure classiche, solo in maniera semplificata.

Semplificato è tutto il gameplay, a dire il vero: con un solo click del mouse si interagisce con gli oggetti e con i personaggi del gioco, e il nostro principe deciderà se è il caso di parlare con il personaggio, di esaminarlo, o di prendere l'oggetto, o ancora di usarlo. La stessa cosa dicasi per l'inventario: abbiamo la possibilità di raccogliere una serie di oggetti, ma non possiamo combinarli fra loro, né possiamo esaminarli: potremo solo darli ad altri personaggi.

Questa semplificazione rende il gioco piuttosto facile; lo stesso, gli Elf Games non si sono seduti sugli allori e hanno cercato di realizzare diversi puzzle, e benché alla fine si tratti sempre di parlare con bene o male tutti i personaggi e poi ragionare sulla soluzione dell'enigma, il gioco è abbastanza breve e gli enigmi sono abbastanza vari perché la cosa non dia fastidio. Per fare un esempio, possiamo trovarci a dover decidere di che colore dev'essere l'abito di un personaggio, basandoci su diversi pareri raccolti, oppure dovremo interpretare correttamente il progetto di un edificio, disegnato alla bell'e meglio da un ingegnere un po' troppo facilone. Insomma, difficile restare bloccati, ma non possiamo neanche spegnere del tutto il cervello.

Inoltre, tutti i puzzle sono ben inseriti nell'atmosfera fiabesca che il titolo vuole evocare. Per arrivare a svegliare la principessa, il principe dovrà passare nella foresta di spine, dove vivono diverse piccole comunità di creature fatate. Aiutandole, il principe aiuterà se stesso, e se sbaglierà... beh, peggio per lui. Dai dialoghi, al tipo di enigma, alla grafica (su cui arriveremo fra poco), alla logica dietro il meccanismo delle spine, tutto è stato realizzato in modo da riportare il giocatore alle atmosfere delle fiabe per bambini.
Nota curiosa, persino la morte, invece di portare a un game-over, è stata inserita nel contesto narrativo, e quando ho capito come funzionava mi ha strappato un sorriso.

Graficamente, Little Briar Rose è splendido. Tutto il gioco è disegnato come potete vedere dagli screenshot: le locations sembrano delle vetrate dai colori brillanti. L'effetto finale, oltre a ricordarmi l'introduzione de La Bella e la Bestia, della Disney, è semplice, ma bellissimo. Le locations sembrano ancora più piene di dettagli di quanto non siano, e di nuovo l'effetto “fiaba” è assicurato. Davvero un ottimo lavoro sotto questo aspetto.
Le musiche e gli effetti sonori sono di buona fattura, anche se forse non indimenticabili.

Il gioco, interamente in inglese, dura in tutto una mezz'oretta ed è gratuito al 100%, scaricabile dalla pagina del FreankExpo. Se siete appassionati di fiabe, o semplicemente ne amate l'atmosfera, vi piacerà sicuramente; se, viceversa, questo genere di ambientazione e logica non vi dicono niente, questo titolo non fa per voi.

Infine, al momento in cui scrivo, Little Briar Rose sta partecipando all'Indie Game Maker Contest, una competizione annuale di sviluppatori, basato su RPGMaker. E' possibile che le votazioni siano ancora aperte, per cui, nel caso vi sia piaciuto, e pensate di volerlo votare, questa è la pagina su cui farlo.

Vi invitiamo ovviamente anche a parlare qui sull'OGI FORUM!

AV 3x09 - Di pirati, navi stellari e sogni infranti

Titolo:
Di pirati, navi stellari e sogni infranti
Serie:
Archeologia Videoludica
Durata:
2 h 14 min.
Pubblicato il:
15 maggio 2013
Download: AV 3x09 - mirror

Archeologia Videoludica non vuole fare l’ennesimo amarcord della LucasArts: se ne è parlato tanto, forse troppo, e crediamo sia giusto che siano solo i fatti a raccontare, in un viaggio a ritroso di quello che è stato dalle origini fino ai giorni nostri; il tutto, come sempre, fuso con i nostri ricordi e i nostri pensieri legati ad una software house che ha fatto la storia.
 
Un’altra premessa prima di accompagnarvi lungo l’ascolto di questo episodio: torneremo sicuramente a parlare di Lucas e dei suoi capolavori. Questo episodio è infatti una sorta di anticipazione su quello che verrà, passaggio necessario visti i momenti vissuti in questi mesi e spaccato temporale che apre uno scorcio sui motivi per cui siamo videogiocatori.
 
Ad accompagnarvi in questo viaggio di doloroso passato torna il capitano Pizzi, il lucasartsiano convinto Alex Raccuglia, l'oggi claudicante Roberto Bertoni e il sempre eterno Il Distruggitore.
 
Dopo l'ascolto ampliate i vostri ricordi raccontandoci le vostre impressioni o i  vostri aneddoti seguendo i consueti canali o il sempre eterno Ogi Forum!
 
IN QUESTO EPISODIO
 
L'inizio di tutto
 
Maniac Manson, là dove le avventure grafiche nacquero, senza dimenticare i primi esperimenti con Labyrinth; ci introduciamo così al genere che tanta fama diede alla LucasArts, fra Scumm e iMuse a far da contorno ad una casa avanti anni luce.
 
A spasso fra le stelle
 
Non di solo avventure grafiche vive l'uomo. Come parlare infatti di LucasArts senza citare la licenza per eccellenza, ovvero Star Wars. Parliamo qui dei primi titoli, dei primi approcci e del fantastico mondo nato dalla mente di George Lucas. Dalla parte dei videogiochi, naturalmente.
 
La frusta, Indy, la frusta
 
Icona per più di una generazione di provetti videogiocatori e sinonimo di avventura quando Lara Croft era ancora solo un'idea nel mare magnum delle produzioni videoludiche, anche il prode Indiana Jones ha giocato una parte importante nella storia della casa californiana. Ne ripercorriamo le gesta fra inizi folgoranti e claudicanti seguiti.
 
Tramonto e morte
 
Con Grim Fandango si raggiunge l'apice del genere delle avventure grafiche, ma le prime avvisaglie di un castello che comincia a crollare si riflettono nelle scarse vendite di un titolo da molti ritenuto come il canto del cigno.
 
Licenza di sognare
 
Quando gli studi interni cominciarono a latitare dal punto di vista creativo, a causa di un clima interno non più in grado di far scoccare la fatidica scintilla, Lucas decide di lasciare la produzione di titoli in favore di un sistema su licenza. Fra alti (Knights of The Old Republic) e bassi, parliamo di questa fase storica.
 
Ei fu, siccome immobile...
 
I grandi nomi se ne vanno, i presidenti si succedono uno dopo l'altro e i progetti più interessanti vengono cancellati a fronte di ragionamenti politici economici che poco hanno a che fare con i sogni di milioni di videogiocatori. Raccontiamo qui gli ultimi istanti della prode LucasArts.
 
 
Altri links
 

Stunt Island

Uno dei giochi più originali della storia videoludica.
Come annuncia il titolo, siete uno stunt-man. Una casa cinematografica ha acquistato un'isola e vi ha riprodotto le principali ambientazioni da film (ad esempio il ponte di San Francisco, il palazzo di vetro, il Grand Canyon, il carcere di Alcatraz, ecc.) con l'unico scopo di girare "in santa pace" le proprie produzioni.

 

Sta a voi decidere se interpretare ruoli di film già scritti, con un ruolo di copione già preparato per voi e magari partecipare alla competizione degli stunt-man, oppure mettervi in proprio ed essere registi-attori dei vostri stessi film.
Questa seconda opzione, sebbene renda il gioco molto più complesso, è assai più divertente, permettendo di scoprire tutte le potenzialità di questo incredibile gioco.


Volete che un'anatra gigante "spari" uova sulla città colpendo auto della polizia che stanno inseguendo un furfante? Lo potete fare!
Volete una formula uno che schizzi a tutta velocità sul ponte di San Francisco e venga colpita da un razzo sparato da un Mig-29 prima che finisca di mettere la curva? Avanti!
Scegliete l'inquadratura (multipla, come su un vero set), girate, montate il tutto (potete anche registrare delle voci con il microfono!) e...inizia lo spettacolo.

Imperdibile.