Dopo 30 anni è possibile giocare a Snatcher, uno dei primi giochi di Hideo Kojima, nella nostra lingua grazie a un hack da applicare alla versione per Sega CD.
Tutto questo è possibile perché Wolfgate si è preso da parte Snatcher per 10 mesi, si è messo di impegno finché il gioco non ha imparato ad esprimersi in Italiano, è stata una bella sfida di cui Wolfgate ci ha tenuto aggiornati sul nostro forum.
Un lavoro che ha visto la traduzione di oltre 10000 dialoghi e tanto altro per riuscire a doppiare gli audio del gioco superando anche gli ostacoli dati dalla gestione dati tutta sua del Sega CD.
Quindi non vi resta che recuperare una copia USA di Snatcher e applicare la patch che potete scaricare da Romhacking o dal nostro forum e iniziare a giocare, semmai con l'aiuto di qualche emulatore.
Stavolta Pizzi e la sua cricca, parlano di Death Stranding, la nuova controversa opera di Hideo Kojima.
In questo episodio, il nostro sound designer Carlo Burigana fa il punto della situazione sulla surreale questione Kojima VS Konami. Quale oscura verità si cela dietro questo misterioso licenziamento lampo?
Dicevo nel precedente articolo sulle donne nei videogiochi, che, per quanto mi riguarda, finché un personaggio è ben caratterizzato, ben costruito e/o ben inserito nell'ambientazione del gioco, non m'importa quanto esso possa risultare maschilista o meno - e facevo l'esempio della Sorceress di Dragon's Crown, personaggio volutamente esagerato in un contesto già di suo esagerato.
Oggi vi mostro un esempio in cui questo non avviene: ecco a voi Quiet, personaggio principale del nuovo Metal Gear Solid V: The Phantom Pain.
Sì, è in bichini. E in collant stracciati.
Quiet è - sarebbe - una soldatessa, nell'universo di MGS, muta. Non capisco, dagli interventi, se non ha la voce o non vuole parlare, fatto sta che nel gioco non emette più di qualche suono, ma è - parrebbe - tosta in combattimento. Combattimento che affronta in bichini e collant strappato. Spero non ci sia bisogno che spieghi perché è un'idiozia, nel senso proprio della parola, che una donna, o chiunque se per questo, combatta in bichini. Idiozia che Kojima, inizialmente, giustifica con:
"Ho ordinato a Yoji [Yoji Shinkawa, character designer di MGS5, ndLan] di rendere il personaggio più erotico, e lui c'è riuscito bene. Recentemente sto facendo personaggi così."
e
"L'obiettivo iniziale è farvi venire voglia di fare il cosplay o di poter creare figures che vendono bene."
Fonte: questo articolo che ha fotografato dei tweet di Maestro Kojima.
Scorno e ilarità hanno seguito queste dichiarazioni, come potete leggere qui. David Ellis, character designer di Halo, ha definito il look di Quiet "disgustoso", vere soldatesse si sono rotolate dalle risate e indignate davanti a questo stupido e insulso "abito", e davanti allo spregio dimostrato per la loro categoria - quella delle donne soldato - e Kojima ha ben pensato di riparare così:
"Forse la parola 'erotico' non era proprio quella giusta per quel che stavo cercando di dire. Quello che sto cercando di fare è creare personaggi unici. Uno di questi è, ovviamente, Quiet. E' un personaggio davvero unico. Volevo aggiungerle questa sensualità. Non doveva essere erotica, ma sexy."
Ecco quindi il problema: Quiet ha quel costume ridicolo perché dev'essere "sexy", non importa se è una soldatessa, e quindi, si presume, più interessata a portare a casa la pelle e ad ammazzare nemici che alle tette - d'altronde, con quel bichini, è evidente che delle tette non gliene importa granché, visto che le basterà correre per due metri perché una le sbuchi dal costume. Non importa quindi se questo costume ha sen- oh, no, scusate! Il designer Jordan Amaro, anche lui all'opera su MGS5, difende Kojima! "Il costume avrà senso col tempo", dice. "Non è gratuito. Fidatevi."
Ci sarà una spiegazione per il costume... magari Quiet è molto povera, e non può permettersi dei pantaloni. Capita. Fidiamoci di Kojima, che, parole sue, vuole rendere il personaggio "unico" e "sexy" (unico, c'è riuscito sicuramente), e vuole vendere tante action figures!
Mettendo un attimo da parte l'ironia, qui c'è davvero un problema: nè Kojima, nè Shinkawa si son preoccupati di creare un personaggio credibile, verosimile, infatti si parla solo di vendite di action figure, di cosplay, di "unicità" (senza altre specificazioni), di "erotismo" e di "sexyness". Il risultato, è, ovviamente, una porcheria inverosimile, fuori dall'ambientazione di qualunque MGS. Per rendere la cosa ancora più palese, questa è la carrellata di personaggi di MGS4:
Sono presenti svariati soldati, tra cui almeno una donna, tutti conciati come soldati. L'ambientazione è quindi abbastanza realistica (per chi volesse fare il pignolo, questo è Solid Snake in MGS5: soldato conciato come tale), e non giustifica abiti "alternativi". In questo caso sì che mi indigno per il maschilismo di Kojima, che lo porta a mettere la "sensualità" di Quiet prima della sua credibilità, come personaggio e come soldatessa.
In questo caso, è palese che il costume sia frutto di un ragionamento secondo il quale una donna, in quanto donna, non è un "vero" soldato, a lei non spettano abiti pratici e decenti, perché per quanto possa essere brava in combattimento, se non è sexy la cosa non importa. E' sexy prima di essere qualsiasi altra cosa. Come hanno fatto notare le vere soldatesse di cui sopra, nessuno prenderebbe sul serio una tipa vestita a questo modo, perché non dà minimamente una sensazione di professionalità; a differenza di tutti gli altri soldati della serie, lei non somiglia a una combattente neanche per sbaglio.
Resto anche basita per l'ottusità dimostrata da Kojima, francamente. Quel costume demente è lì per attirare gli uomini, e direi che dai consensi raccolti su youtube l'obiettivo è stato raggiunto: Quiet è sexy. Ma quale ragazza sarebbe felice, secondo questo genio, di fare un cosplay del genere? Cito da qui, giusto per mostrare che non sono l'unica con questo sentimento: "Ma c'è un elemento di "schifo totale" quando noi come donne genuinamente rispettiamo e amiamo il personaggio che può aver influenzato le nostre vite ad un certo punto, e al quale vengono dati questi costumi di pessimo gusto - creati da uomini, per gli uomini, senza riguardi per le giocatrici donne - quello di fare il suo cosplay, ci si trova immediatamente bollate come "puttane", "sgualdrine", o "coraggiose" non in senso buono (Per Esempio: "E hai il coraggio di girare per la convention quasi nuda/vestita a quel modo?")". C'è differenza fra un costume "sexy" e uno "di pessimo gusto" o anche solo "idiota", e non siamo stupide: la differenza la notiamo benissimo.
Hideo Kojima ha rilasciato un'intervista nella quale ha reso noto di essere alla ricerca di uno studio esterno per sviluppare un nuovo remake in HD del primo capito del 1998 per PlayStation della sua celebre saga Metal Gear Solid utilizzando il Fox Engine.
Il primo remake, The Twin Snake, era uscito nel 2004 in esclusiva per GameCube sviluppato dai Silicon Knight. Le seguenti collezioni Metal Gear Solid: The Essential Collection (rilasciato nel 2008 per PS2) e l'imminente Metal Gear Solid: The Legacy Collection (luglio 2013 per PS3) contengono invece il primo capitolo originale della saga.
Non sono stati rivelati altri dettagli sull'operazione, tranne che sarà necessario rivedere alcune meccaniche di gioco.
Lo stesso Kojima si è tuttavia scomodato per smentire la notizia, affermando che si tratta di una semplice incomprensione.
Niente remake a breve, dunque. Ma in futuro, chissà?
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