DVL 3x02 - Ora basta, siate “serie”

Titolo:
Quando le serie videoludiche esagerano
Serie:
Dietrologia Videoludica
Durata:
1h 51 min
Pubblicato il:
31 ottobre 2014
Download: DVL 3x02

In questa nuova puntata di Dietrologia Videoludica ascolterete le prime impressioni su questi videogames:

  • Dead Rising 3 – Marco affronta i “camminamorti” (TM) della CAPCOM
  • Hyrule Warriors – Saso Perde la testa dietro l’ennesimo capitolo di Zelda

Nell’osservatorio videoludico si parlerà di giochi serializzati:

  • Una volta per vedere un seguito di un gioco questi doveva essere una perla, un’esperienza unica e oggettivamente riconosciuta come un’opera rilevante; col passare degli anni, però, la pratica del sequel è diventata sempre più una manovra meramente commerciale con lo scopo unico di sfruttare quel successo più o meno effettivo del suo predecessore tanto che, oramai, un secondo capitolo non lo si nega più praticamente a nessuno (aspettiamo il sequel LUCIUS con trepidazione). In alcuni casi, che tratteremo maggiormente anche perché palesi esempi di questa pratica, la serializzazione è diventata così selvaggia da portare all’uscita di un titolo all’anno, a volte anche meno. Che cosa comporta tutto ciò nell’esperienza di gioco? Il giocatore finale ha dei vantaggi? E soprattutto, alla luce di tutto questo, di quanta affezione o disaffezione soffrirà il titolo?
  • Primi esempi “antichi” di serie tanto per analizzare il degrado a cui si è giunti oggi.
  • La serie più longeva… Super Mario? Ma anche no: lista 1 e lista 2.
  • L’effetto affezione. Come i giocatori prendono la serializzazione di un videogioco, lo zoccolo duro che vede male i cambiamenti e l’eventuale casualizzazione di un titolo Vs. i nuovi fan che non giocherebbero mai una vecchio episodio.
  • Esempi di serie recenti, ne parliamo molto al volo e cerchiamo di analizzare il fenomeno Call of duty, Assassin’s Creed “x” e la neonata Watch Dogs (la serie principe di Ubisoft, perché sappiamo che ormai è destinata a diventarlo), Final Fantasy (cavolo persino la serie Final Fantasy ha dei “sequel nei sequel”: FFX e X-2, FFXIII, XIII-2, Lightning Returns), FiFA, PES ecc. I giochi di Tell Tale (intesi come sequel). Molti GdR occidentali e orientali (Mass Effect, Dragon Age, The Witcher… ).
  • Perché comprare un gioco fondamentalmente identico al precedente ad un anno di distanza (o meno) dal predecessore.

Per “Nonsolocapre”, rubrica dedicata ai giochi di simulazione, Cesare Giraldi e Luigi Giraldi ci intratterranno una decina di minuti con “Total War“, il simulatore di guerre.

Il consueto appuntamento con “50 Sfumature di Biggio” e i Gerontogamers col nuovo episodio dal titolo “Con lo stampino”.

Vi aspettiamo sul forum di OldGamesItalia per commentare e discuterne.

Buon ascolto!

Prime impressioni: Xbox One
Dalla Games Week con furore

La numerosa crew di Oldgamesitalia è stata alla Games Week, come ben sapete, e ha provato tutto quello che era disponibile sullo showfloor. In particolare, ci siamo potuti dedicare alla nuova nata di casa Microsoft, l'Xbox One.

I gentili addetti dello stand ci hanno spiegato per filo e per segno la strategia dell'azienda di Redmond per la sua nuova console. Ci hanno fatto testare il fantomatico Kinect 2.0 (che non è sembrato più preciso della prima versione) e hanno detto quanto questo voglia diventare parte integrante dei giochi hardcore grazie alle sue incredibili potenzialità. Insomma, le stesse cose che avevano detto per il primo soltanto che ora sostengono funzioni veramente (ma ci crediamo davvero?).

La console è molto voluminosa, è più grande della 360 del lancio e, con la sua mole, sembra voler escludere fisicamente gli altri device dedicati all'intrattenimento dal salotto. Il compito di accentratore di possibilità multimediali (all in one per l'appunto) non dovrebbe comunque marginalizzare la questione dei giochi. Le esclusive importanti del lancio sono ben 4 e abbiamo potuto provarle tutte in fiera.

Prima però è bene parlare del pad, che è semplicemente perfetto. È difficile trovare dei difetti in un oggetto derivato direttamente dal già ottimo joypad 360 e di cui ha rifinito i punti critici. Il peso è diminuito grazie alla rimozione del vano per le pile (finalmente lo si può ricaricare tramite usb da attaccare alla console), la croce direzionale è ora più precisa e sotto ai grilletti ci sono due ulteriori motori indipendenti per la vibrazione. L'ergonomia guadagna da questo design perfetto e un utente abituato al pad precedente si troverà immediatamente a proprio agio.

Abbiamo provato Forza Motorsport 5 con il controller e il feeling è stato ottimo. La simulazione sembra di ottimo livello, infatti Turn 10 ha inserito feature come i dati reali sulle prestazioni degli pneumatici, che, unite a un fluidissimo graficone spaccamascella, possono fare la differenza rispetto ai giochi di guida della concorrenza. Forza Motorsport 5 potrebbe convincere le masse a comprare Xbox One? Indubbiamente no, non ha il carisma di Gran Turismo, ma è evidente che gli appassionati di questo genere possono trovare in questa serie una grande alternativa sviluppata con la passione di chi è patito di auto.

Secondo gioco da citare è Dead Rising 3, che è tornato ad essere in esclusiva Xbox dai tempi del primo capitolo uscito solo per 360. Abbiamo potuto sterminare intere orde di zombie usando ogni oggetto ci venisse in mente, dalle armi da fuoco fino alle panchine. La prima cosa che salta all'occhio è la notevole quantità di nemici a schermo che fa capire cosa si possa fare con la nuova generazione di console. La sensazione è che tutti gli sviluppatori siano liberi dalle costrizioni legate all'hardware e si sbizzarriscano creando nuove iterazioni di brand storici però molto più grandi, complesse, fighe. Evoluzione non innovazione.

Terzo il mitico Killer Instinct, che da eoni era assente dalle nostre console e torna in esclusiva in forma di free to play su One. L'abbiamo potuto testare con un arcade stick di ottima fattura, con grandi risultati (un bel 2 a 0) e soddisfazione. La grafica si attesta su buoni livelli e il gioco è tecnico ma non troppo. La differenza tra i più e i meno smaliziati si vede, tuttavia ciò non si ripercuote sulla accessibilità del titolo. Unica criticità che è stato possibile riscontrare in un test così breve è un leggero input lag. Si spera non sia insito nel gioco ma sia stato una conseguenza della configurazione di prova. I dubbi permangono sul sistema di vendita. Il free to play è una grande opportunità ma rischia di trasformarsi in un grandissimo esbroso di soldi per chi vuole avere il gioco completo: staremo a vedere.

L'ultimo è Ryse: Son of Rome. Non a caso è rimasto in fondo, è infatti il meno interessante di tutti. Senza usare mezzi termini, è il God of War di Microsoft. È ambientato a Roma e non in Grecia, ma la giocabilità è molto simile e come unico pregio ha la grafica che è obbiettivamente incredibile. Il problema sorge quando, per scontrarsi ad armi pari con Kratos, servono sia un bilanciamento dei combattimenti perfetti sia una telecamera precisa: Crytek non credo possa dare certezze per il gameplay dei suoi titoli, vedi l'eternamente imperfetta serie di Crysis.

In conclusione, Xbox One al lancio avrà dei titoli che sono evoluzioni di saghe precedenti arricchite da un'unica nuova ip importante, un bilancio non male per una console che ha avuto una comunicazione pessima da parte della casa madre e pareva essere tutto quello che i gamers non volevano.

Pronti alla next gen? L'Ogi Forum attende!