La Macchina del Tempo - Novembre 1987 (NES, Master System, PC Engine)


 
Dopo tante puntate dedicate ai computer, è ora di volgere il nostro sguardo ricercatore anche al mondo delle console del Novembre 1987. Le "scoppole" prese dalle aziende americane ai tempi della grande crisi hanno disegnato un mercato dominato dal Giappone con un fortissimo ruolo ricoperto dal NES/Famicom che schiaccia le macchine concorrenti in termini almeno quantitativi.
 
Diverse le esclusive giapponesi, ma qualcuna possiamo per fortuna godercela anche noi grazie a traduzioni giunte nel tempo, e Jikuu Yuten - Debias merita sicuramente un giro. Faxanadu invece è approdato anche nei nostri porti e conserva il fulgore dello spirito avventuroso che riusciva a infondere al giocatore, ma degni di menzione sono anche il gioco di Lupin o quello dei Goonies, mentre meno fortunati sono stati i tie-in degli altri film.
 
Gli sfidanti del NES, nel frattempo, provano a farsi notare: il Master System forse nel modo sbagliato con giochi per gadget di scarso appeal, mentre il PC Engine sembra provenire dal futuro con una potenza grafica inaudita grandiosamente valorizzata dagli sprite giganti delle due sole uscite.
 
Augurandovi buona visione, vi aspetto per la prossima puntata!

Parliamone insieme nel nostro OGI Forum!

Gianluca "Musehead" Santilio, youtuber raffinato che trasmette dalla campagna senese, esperto di retrogame, avventure grafiche e birre. Voce nota anche per le varie partecipazioni a podcast come Archeologia Videoludica e Calavera Cafè, per chi desidera seguirlo ricordiamo, oltre al suo canale YouTube dell'Archivio del Sig. Santilio, anche il suo blog, dove approfondisce i propri video e la pagina Patreon, dove chi vuole può sostenerlo con una donazione mensile.

Mibibli's Quest, l'Indie omaggia il NES

Una breve animazione mostra una cartuccia che entra in un NES e via con Mibibli's Quest, platform 2D realizzato da Ryan Melmoth con l'engine Stencyl.
Mibibli è una creaturina rosa di una non precisata specie: forse è un alieno o un incrocio tra un maialino e un diavoletto, chi lo sa!  Il suo compito sarà quello di salvare il mondo da Crocodibli, un coccodrillo bipede dalla fluente chioma bionda. La trama suona banale e i nomi dei personaggi infantili, ma non lasciatevi ingannare, Mibibli's Quest non è un platform per piccoli.

Il termine "Quest" del titolo è certamente azzeccato perché quello che affronteremo sarà un percorso tortuoso, impegnativo, sorprendentemente longevo, pieno di sorprese e stramberie. Si è parlato all'inizio di NES e in effetti il gioco, nel reparto grafico e sonoro ricorda un classico platform a 8 bit anche se sporadicamente vedremo e udiremo cose che sconfinano dalle potenzialità del NES come un filtro grafico stile rumore statico e musiche più complesse.  La grafica dunque per la maggior parte è in pixel art, piuttosto semplice ma colorata e intrigante, nulla di eccelso ma giusto quanto basta per suscitare curiosità e interesse.


Le musiche sono in chip tune (da sottolineare la presenza della Tarantella!) così come gli effetti sonori. Qui bisogna riconoscere un certo impegno, visto che per ogni livello la musica sarà differente, con tracce piacevolmente composte, di cui una manciata vi rimarranno impresse.
La fantasia scorre copiosa in Mibibli's Quest, sia nello svolgimento delle vicende - tantoché vi ritroverete più di una volta a pensare "Ma che c@*...?!" - quando affronterete trappole e  nemici. Non sottovalutateli mai, ognuno di loro è una sorpresa, purtroppo per voi!  C'è un tipo di nemico ad esempio che una volta entrati nel suo campo visivo vi scatterà una foto intrappolandovi al suo interno, non potrete muovervi e lui vi verrà incontro. Oppure in un livello a tema discoteca, gran parte degli attacchi nemici consisteranno in icone di tasti (direzionali e di attacco) provenienti verso Mibibli.

Se un'icona vi tocca si dovrà premere il tasto corrispondente sulla tastiera (un omaggio a Dance Dance Revolution), altrimenti un cannone vi sparerà. Anche i personaggi non giocanti avranno sempre qualcosa di strano da dire, talvolta buffo come un uomo con la testa gigante lamentoso del fatto che il suo cappello è troppo piccolo per la sua testa di grandezza appena appena superiore alla media, ma anche di critica sociale come una donna che dice:<<Sono bellissima! Tutto quello che possiedo è firmato. Non vorresti essere me?>>. Alcuni di essi, Crocodibli compreso, romperanno la cosiddetta quarta parete, ovvero si rivolgeranno al giocatore, talvolta insultandolo per stare giocando a un gioco insulso. Le stranezze non finiscono qui, ma non voglio dirvi altro, rischierei di rovinarvi la sorpresa.

La difficoltà del gioco è elevata, ma lo sviluppatore, conscio di questo fatto ha adottato una serie di accorgimenti che potranno permettere a chiunque di completare il gioco. All'inizio infatti dovremo decidere la difficoltà del gioco tra "Super Easy", "Easy" e "Mibibli" che personalmente interpreterei come "Facile", "Normale" e "Difficile" (sarò io una pippa, ma a me "Easy" come difficoltà non è sembrata degna di tale nome), ma la cosa interessante è che potremo cambiarla ad ogni caricamento del gioco senza perdere i progressi fatti fino a quel momento.  Inoltre, il gioco salverà automaticamente a ogni livello completato e dato che disporremo di "Continue" infiniti non rischieremo mai di dover ricominciare l'intero gioco daccapo. Molto gradita anche la presenza di un checkpoint a metà livello che permetterà di portare le vite a 3 (il massimo che potremo avere) e un'altro subito prima del boss, questa volta senza fare il pieno.  Mibibli, per affrontare la sua Quest potrà, oltre a muoversi nelle varie direzioni saltare e lanciare una specie di stella ninja. Da un certo punto del gioco in poi, dopo ogni livello completato, previa boss battle, riceveremo una nuova abilità, che potrà essere di attacco, di difesa o comunque utile per affrontare i livelli successivi. Inoltre, verso la metà del gioco riceveremo un "superpotere" da usare nei momenti di emergenza, richiamabile con un terzo tasto azione, ovvero C.

Un altro aspetto che mi ha sorpreso è stata la longevità. Mibibli's Quest si è rivelato più lungo del previsto: per finirlo ci ho impiegato ben 12 ore e mezza (per la maggior parte in modalità "Easy"), probabilmente complice anche la difficoltà del titolo ma anche per il buon numero di livelli di cui è composto. Ad allungare ulteriormente il gioco la presenza di percorsi alternativi e un paio di livelli segreti. Il gioco è in inglese e questo potrebbe impedire ad alcuni di capire i discorsi dei vari personaggi (che comunque non saranno mai complessi), ma non preoccupatevi perché anche se non compresi, non inficeranno granché l'esperienza di gioco.

Punti a sfavore non ce ne sono? In alcuni livelli, la presenza eccessiva di mostri e proiettili sarà tale che renderà impossibile attraversare lo schermo indenni, anche con tutta la buona volontà, e la cosa dopo un po' può frustrare. Nei combattimenti contro i boss di fine livello, in alcuni casi, mi sono trovato ad attaccare alla "Rambo", senza cercare troppo di evitare i colpi a mio indirizzo per via dei pattern di attacco nemici troppo serrati. Ma questo forse è più un mio limite. Un'altra cosa che non mi ha convinto, è stata la strana distribuzione di quei bonus che ci permettono di incrementare un po' della vita di Mibibili e che potremo trovare lungo il livello in posizioni fisse o lasciati - a volte - da un nemico appena eliminato: in svariate occasioni quando mi sarebbero serviti non comparivano dopo aver eliminato un nemico, mentre quando la barra di energia era al massimo eccone in abbondanza. Infine, le stelle ninja che avremo sin dall'inizio, hanno una gittata limitata - anche se sufficientemente lunga - e una volta terminata la loro corsa cadranno verticalmente continuando a danneggiare il nemico o l'ostacolo che incontrerà. Da come ho capito la gittata viene calcolata in base alla fine dello schermo: più saremo vicini al limite, più corta sarà la gittata della stella. In alcuni casi ci troveremo a un passo dal nemico incapaci di colpirlo perché si trova al limite estremo dello schermo e le stelle ninja che lanceremo non andranno più in la del nostro naso. Tuttavia sono poche le volte che questo succederà.

Tirando le somme e dicendo che i contro da me citati in merito alla difficoltà potrebbero essere letti come pregi per alcuni e constatando che lo sviluppatore ha fatto di tutto per permettere di apprezzare l'opera anche ai meno avvezzi alle sfide, Mibibli's Quest si è rivelato un platform solido, divertente e curato (persino cancellare uno slot di salvataggio sarà in un certo senso particolare) che merita di essere giocato fino in fondo. Anche dopo aver perso l'ennesima vita rimarrà sempre voglia di riprovare e questo è a mio avviso indice di un gioco ben fatto. Nel caso decidiate di provarlo e sempre nel caso vi soddisfi, votatelo anche su Steam Greenlight!

AVGN ep. 112: Bill & Ted's Excellent Adventure NES

Dopo una lunga attesa, si torna nuovamente ad essere arrabbiati con Bill & Ted's Excellent Adventure, un titolo per Nes che crediamo non così noto dalle nostre parti. 

Il videogamer arrabbiato sembra ritrovare a questo giro parte della verve che lo ha contraddistinto fin dagli esordi, sebbene il modello reiterato quasi all'infinito comincia a mostrare un po' la corda; rimane comunque l'occasione di vedere un titolo "interessante".

La pagina ufficiale di AVGN
Se volete urlare di rabbia sull'Ogi Forum

Retron 5, la console da oldgamer

Chi ha vecchie cartucce di console ormai desuete spesso di trova di fronte al problerma del non poter far rifunzionare giochi che ormai fanno parte del nostro cuore; soluzioni come Retron 5 che vi presentiamo oggi potrebbero essere il classico uovo di Colombo retroludico.

La console Hyperlink presenta infatti la possibilità di utilizzare cartucce dei vari Nes, Snes, Genesis, Famicom e Game Boy Advance, sia versione PAL e NTSC nello splendore dell'orgoglio da oldgamer; pronti ad aprire il portafoglio?

Il sito di Hyperlink
Anche voi volete contendervi la console definitiva sull'Ogi Forum

 

Il ritorno di DuckTales

In un periodo storico che sembra davvero avaro di idee e di creatività, anche i DuckTales sembrano essere diventati fonte di ispirazione con il recente remake del celeberrimo gioco Nes annunciato per le console di ultima generazione ad opera dei Wayforward.

La domanda che aleggia nell'aria è se dinamiche appartenenti ad un genere pesantemente ancorato al passato abbiano la forza di poter emergere anche nel mercato attuale; i sentimenti e i ricordi da oldgamers per ora la fanno comunque da padroni...

Se la Banda Bassotti non vi spaventa, fate un salto sull'Ogi Forum

Bio Force Ape, il più grande gioco che mai fu

La storia dietro questo titolo ha dell'incredibile. un gioco annunciato come killer application con trama, grafica e sonoro da urlo ma mai commercializzato. Una vera epopea piena di misteri ed aspettative, fino ad oggi considerato un vaporware, è invece realtà. Gli aneddoti sono molteplici, dal troll che nel 2010 millantò di possederne una copia (articolo in italiano), alla storia dell'effettivo recupero.

 

Link alla discussione nel Forum
Recensione su Lost Levels (inglese)
Recensione su Comics Alliance (inglese)