Dopo il (meritato?) riposo che ci siamo concessi in concomitanza con le festività Natalizie, riprendiamo con gli aggiornamenti periodici del nostro museo virtuale.
Anche durante la settimana bianca i nostri archeologi non si sono adagiati sugli allori. Infatti tra un bicchiere di punch e una cioccolata calda con panna, hanno lavorato alacremente per recuperare i seguenti reperti sommersi sotto la neve:
NUOVE SCHEDE INSERITE
SuperSpy di Gameco per PC
Brain Dead 13 della Readysoft per PC
AGGIORNAMENTO SCHEDE ESISTENTI
Aggiunta una variante per PC alla scheda di Ween the Prophecy
Inserita l'edizione cd-rom per PC nella scheda di Simon The Sorcerer 2
Infine è stata aggiunta una variante floppy alla scheda di Future Wars in versione Amiga
Come sempre un doveroso ringraziamento va a tutti gli utenti che continuano con passione ed entusiasmo ad inviarci nuovo materiale.
Se anche Voi volete contribuire alla crescita del nostro museo, potete proporre qui la Vostra candidatura.
Ricordiamo infine che l'area del forum dedicata al museo rimane sempre aperta per accogliere commenti e discussioni su quanto esposto.
Rieccoci puntuali con un nuovo aggiornamento per il museo di OldGamesItalia.
A causa di alcuni problemi tecnici riscontrati sul server del sito lo scorso weekend, non siamo riusciti a caricare tutte le schede previste per questo aggiornamento.
Ciò nonostante, siamo comunque in grado di offrirVi un piccolo update che ci auguriamo troverete di Vostro gradimento.
Nel dettaglio:
NUOVE SCHEDE INSERITE
Syndacate Wars di Bullfrog Productions per PC (cd-rom)
Egypt 1156 A.C. - L'enigma della tomba reale di Cryo Interactive Entertainment per PC (cd-rom)
AGGIORNAMENTO SCHEDE ESISTENTI
È stata inserita l'edizione “Jackson Libri/Big Games” di Hook in formato PC floppy.
Abbiamo inoltre integrato la scheda Amiga di Nippon Safes Inc. con l’addendum relativo al caricamento del gioco su Amiga600 HD.
Infine è stata aggiornata la scheda Amiga di Future Wars con l’inserimento del catalogo Palace e del giornalino SoftMail.
Come sempre un doveroso ringraziamento va a tutti gli utenti che continuano con passione ed entusiasmo ad inviarci nuovo materiale.
Se desiderate supportare in prima persona il nostro museo diventando un membro dello staff, potete proporre qui la Vostra candidatura.
Ricordiamo infine che l'area del forum dedicata al museo rimane sempre aperta per accogliere commenti e discussioni su quanto esposto.
Quando il Direttore dell'Ogi Museum decide che è ora di spolverare i propri reperti, potete star certi che ci si può aspettare delle sorprese; e così in questo corposo aggiornamento e grazie alla preziosa collaborazione di Ravestar, siamo lieti di presentarvi le numerose aggiunte all'archivio che di seguito vi esponiamo:
Soddisfatti? Come sempre, l'invito è di continuare a seguirci!
Visitate l'Ogi Museum (è gratis!)
Mostrare riconoscenza al Direttore sull'Ogi Forum
La prima sensazione che si prova giocando a Gemini Rue di Joshua Nuernberger è che si sia improvvisamente tornati ai primi anni ‘90. Trattandosi di un’avventura grafica, di certo non si può dire che sia una cosa negativa. Fin dai primi momenti in cui il giocatore entra nei panni dell’ex assassino Azriel Odin, il protagonista giunto sul pianeta Barracus in cerca di suo fratello, la mente non potrà fare a meno di andare ad alcuni classici del passato come Beneath a Steel Sky e Future Wars. Soprattutto quest’ultimo sembra esser stato la fonte d’ispirazione principale per la grafica disegnata a mano con colori molto freddi e con un buon numero di dettagli nonostante la bassa risoluzione. Non mancano alcune chicche come i primi piani dei personaggi che compaiono durante i dialoghi e che ricordano le avventure Sierra o i recenti remake di Broken Sword.
L’unica nota stonata è la mancanza di alcune animazioni “uniche”, che forse dimostrano i limiti del motore (AGS) su cui è costruito il gioco. Le location sono piuttosto numerose, anche se il loro uso è mal bilanciato: da una parte ci sono molti eventi importanti che si svolgono tutti nello stesso luogo, dall’altra ci sono stanze sotto sfruttate che fanno venire dei dubbi sulla loro effettiva necessità.
È invece da lodare il lavoro fatto a livello tecnico e contenutistico per ricreare il sistema informatico con cui il protagonista può interagire per ottenere informazioni utili alle sue indagini e notizie sul mondo di gioco in generale che, pur non risultando utili per la risoluzione dell’avventura, contribuiscono a rendere più completa e coerente l’ambientazione di Gemini Rue. La musica (sempre presente, ma non invadente) e gli effetti sonori (molto riuscito quello della pioggia) completano un quadro visuale/sonoro che sfiora vette di eccellenza.
Anche l’interfaccia è molto classica, con un menu a scomparsa (forse un po’ troppo piccolo) che comprende l’inventario e quattro icone che consentono di interagire con il mondo di gioco; in questo caso, parlare di azioni non sarebbe del tutto corretto, in quanto le icone rappresentano quattro parti del corpo (occhi, mani, bocca, piedi) che il giocatore può usare per compiere varie operazioni.
L’idea è interessante, seppure non originale (si vedano Monkey Island 3 e Full Throttle), ed è un peccato che non sia stata sviluppata in maniera più ampia, limitandosi all’uso creativo dell’icona che rappresenta i piedi. Gli oggetti con cui interagire non sono moltissimi, ma ciò non influisce sulla qualità degli enigmi che non risultano eccessivamente banali, pur mantenendosi piuttosto semplici da risolvere. La relativa facilità degli enigmi contribuisce a far mantenere a Gemini Rue un buon ritmo narrativo, il che, vista la trama interessante e ricca di colpi di scena, è sicuramente un punto a favore di questa avventura.
La piacevolezza dello scorrere della storia è data anche dal fatto che il giocatore avrà modo di muoversi in due situazioni che si svolgono contemporaneamente sullo schermo, fino ad arrivare all’intenso capitolo finale. I dialoghi sono ben scritti e i personaggi sono sufficientemente profondi da consentire al giocatore di condividere i loro scopi. Anche i temi trattati, dal vago sapore “bladerunneriano”, sono un’ulteriore testimonianza della cura riposta nel comparto narrativo. Il tutto è nobilitato da un doppiaggio di qualità (ormai una caratteristica consolidata per il publisher indie Wadjet Eye Games) che rivaleggia con quello di produzioni dotate di un budget assai più elevato. Da sottolineare l’esistenza di una modalità “commentata” che permette di scoprire diversi retroscena dello sviluppo dell’avventura, raccontati da Nuernberger in persona e accompagnati da alcuni “blooper” dei doppiatori.
Per introdurre un elemento di rottura rispetto alla classicità dell‘intera architettura di gioco, l’autore ha aggiunto alcune scene “action“, in cui il giocatore è chiamato a superare delle sparatorie. Tali scene si inseriscono bene nello svolgersi della trama, non danno mai l’impressione di essere delle aggiunte tardive e lasciano trasparire la volontà, da parte di Nuernberger, di curare al meglio ogni singolo aspetto del suo gioco (come dimostra l‘esistenza di una “barra della concentrazione“ che consente di sparare con più precisione). Tuttavia, è l’integrazione con il resto del gameplay che dimostra qualche problema: la modalità con cui si svolgono le sparatorie non convince del tutto, visto che richiede al giocatore di usare la tastiera per controllare il personaggio: è vero che i tasti sono quelli tipici di qualsiasi action (WASD e limitrofi), ma lo svolgimento (un alternarsi di sparare/andare in copertura) manca di quella fluidità necessaria a rendere il tutto più dinamico. I combattimenti in sé non sono comunque difficili da superare e chi dovesse incontrare dei problemi può sempre selezionare un livello di difficoltà più basso.
Tirando le somme, Gemini Rue è un’avventura grafica molto piacevole, con una trama appassionante e una realizzazione tecnica davvero molto buona. Complimenti a Joshua Nuernberger da parte di OGI.
Per comprare il gioco o provare la demo: Wadjet Eye Games
Il sito di OldGamesItalia è attualmente "in letargo". Nuovi contenuti saranno aggiunti con minore regolarità e con possibili lunghe pause tra un articolo e l'altro.
Il forum rimane attivo, ma meno legato al sito, e gli aggiornamenti riguarderanno principalmente le sezioni di IF Italia e della versione italiana del Digital Antiquarian e del CRPG Addict.
Grazie a chi ci è stato vicino nei vent'anni di attività "regolare" di OldGamesItalia, a chi ha collaborato o a chi ci ha soltanto consultati per scoprire il mondo del retrogaming. Speriamo di avere presto nuove energie per riprendere un discorso che non vogliamo davvero interrompere.
Grazie, OGI. Arrivederci!
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