Darkiss Spin-off: Sogno Di Sangue

[...] Insieme all’equipe di scienziati che si batte al tuo fianco contro le forze del male, sei rimasto l’ultimo baluardo della luce contro le tenebre. Soltanto tu e i tuoi colleghi Jack Newton, Simon Bracker, Robert Sinclair, avete le conoscenze necessarie per fronteggiare l’attacco dei vampiri con una speranza di vittoria. E a quanto pare l’arma che può impedire lo scatenarsi dell’apocalisse non è un un paletto di frassino, un proiettile d’argento, una croce, un raggio di sole o una cascata d’acqua. Ciò che ti permetterà di estinguere la piaga del vampirismo e salvare la terra è un libro.

Celato in un antico tempio sulle alture di Kerjo, una terra tra realtà e fantasia, il volume spiegherebbe come mettere fine alla piaga del vampirismo. Nessuno sa chi l’abbia scritto, come e quando, ma se le storie che circolano sul libro fossero vere, le informazioni in esso contenute potrebbero fare la differenza tra la vita e la morte per voi e soprattutto per te, visto che Martin Voigt è già sulle tue tracce per ucciderti. [...]

Sogno di Sangue è la terza avventura testuale della saga di Darkiss, che segue cronologicamente le storie intitolate Il Bacio Del Vampiro e Viaggio all'Inferno.
Strettamente parlando questo Sogno di Sangue è uno spin-off della serie principale, perché ci mette nei panni del Professor George Anderson, l'unica persona che può fermare il ritorno del celeberrimo e spietato vampiro Martin Voigt, ritrovando un antico tomo custodito in una terra di sogno.

Se nei primi due capitoli abbiamo imparato a fare i conti con le debolezze e i punti di forza di un vampiro, adesso ci troviamo a vestire i panni di un misero umano, chiamato ad avventurarsi in una landa fantasy e onirica.
Se il primo capitolo era ambientato in un dungeon credibile con una sua ecologia realistica, e se il secondo capitolo ci costringeva ad attraversare uno spaventoso inferno popolato di creature malvagie, questo terzo gioco ci cala in quello che potremmo definire un purgatorio fantasy, con sfumature bianche e nere.

Anche stavolta il punto di forza è rappresentato dalla grande forza immaginifica delle scene che ci si parano davanti. E si rivelerà facile, ma al tempo stesso affascinante, visualizzare nella nostra mente i paesaggi maestosi e sconfinati che attraverserà il coraggioso Anderson. Tutte le location sono dominate da uno spiccato sense of wonder che renderà indimenticabile il nostro viaggio e che farà da cornice alle nostre eroiche gesta.
Alcune immagini in particolare vi accompagneranno per un bel po'; una mi ha ricordato il Lonfo di Manca Solo Un Verso A Quella Poesia, mentre un epico duello fra due creature mi ha riportato (non senza un pizzico di nostalgia...) a quello fra le cassette postali di Wishbringer.

Il comparto enigmistico, così come la curva di apprendimento e di difficoltà, sono assolutamente all'altezza delle aspettative che abbiamo ogni volta che ci avviciniamo a un'avventura di Marco Vallarino: tutto perfettamente bilanciato, senza incertezze o sbavature di sorta.
Gli enigmi sono tutti onesti verso il giocatore, con la giusta dose di indizi e con il giusto grado di difficoltà; ciò rende l'avventura adatta a ogni tipo di giocatore, dal principiante (che avrà pane per i suoi denti) all'esperto (che avrà comunque alcune ore di divertimento intelligente).

Programmazione e scrittura a loro volta sono perfette. Le descrizioni prendono vita con facilità nella nostra immaginazione e le scene d'azione sono eccitanti al punto giusto. Una buona favola fantasy interattiva.
Certo il Prof. Anderson non ha il carismatico fascino del perfido Voigt e l'assenza di poteri e debolezze sovrannaturali tolgono un po' di varietà al gameplay. Ma è anche vero che il cambio di prospettiva aggiunge qualcosa alla saga e prepara in modo intelligente il capitolo finale della trilogia.

Tutto il nucleo del gioco si muove sui binari ben noti dei due capitoli precedenti. È ormai un format collaudato e anche stavolta Marco Vallarino lo esegue alla perfezione: ambientazione curata, personaggi "potenti", ottimi enigmi, bilanciamento impeccabile, durata del gioco calibrata alla perfezione, realizzazione tecnica e scrittura di alto livello.
L'unico limite di questo gioco confezionato così bene è forse proprio questo: cambiare protagonista, ma riproporre uno schema di gioco già visto negli altri due capitoli, senza provare a "spingerlo un passo oltre".

Darkiss è squadra indiscutibilmente e meritatamente vincente; non ha senso aggiustarla, visto e considerato che non è rotta. Però per i prossimi capitoli ci aspettiamo altri passi avanti in questa direzione, che si è rivelata capace di coinvolgere tanto i veterani quanto i novizi del genere, ampliando anche la platea dei giocatori di avventure testuali.
Non ci resta quindi che metterci tutti in trepida attesa di poter assistere al compimento del destino di Martin Voigt!

Manca Solo Un Verso A Quella Poesia - Cap 1

Manca Solo un Verso a Quella Poesia è un'avventura testuale scritta da Mariano Sassi, primo capitolo di una trilogia a cavallo fra il fantasy e il fiabesco. Scherzando sul nostro forum, più volte il Diavolo dei Crocicchi ha affermato di essersi "venduto" ad un genere più commerciale rispetto alle atmosfere esistenzialiste del suo gioco d'esordio (La vita? Non venitemi a parlare della vita). Come sempre però quando c'è di mezzo il Diavolo dei Crocicchi, la verità non è solo quella che appare e ogni frase cela un'altra verità. Diavolo dei Crocicchi non si è (s)venduto al genere fantasy, ma anzi ne ha saputo dare una personalissima interpretazione assai originale.

Ed è proprio nell'originalità del setting che sta, a mio giudizio, l'aspetto più significativo e affascinante dell'opera.
Personalmente sono appassionato da sempre di fantasy e da molti anni ormai non è più facile sorprendermi con personaggi o ambientazioni nuove.
Devo dire che Manca Solo un Verso a Quella Poesia c'è riuscito.

C'è un'ingenuità e una purezza di fondo nelle immagini contenute in questo gioco che mi ha autenticamente disarmato e affascinato.
Un aria leggera (anzi, una "Variazione Goldberg") aleggia nelle location di questo mondo oltre il Nulla, che si attraversano con lo stesso spirito e la stessa spensieratezza con cui si fa una passeggiata in campagna.
Ho trovato questa atmosfera un autentico rimedio contro un certo fantasy americano, serioso e impegnato, fatto di spade lunghe fiammeggianti del colpo infuocato +4 e di mostruosi elfi scuri malvagi. Quella di Diavolo dei Crocicchi è una formula che ci ricorda che -prima di tutto!- il fantasy è una fiaba per bambini ormai diventati adulti.

Sarebbe bellissimo esaminare uno ad uno tutti i personaggi e le location che vivono in questo mondo, ma vorrebbe dire rovinarvi la sorpresa. Sarà sufficiente darvi un'idea di cosa vi aspetta: l'elfo con i suoi funghi, l'allegro castoro, la statua con la falce, i conigli bianchi, il crocevia, il Mascellodonte, il Botten! Un repertorio enorme di luoghi, cose e personaggi diversi, che gremiscono la fantasia dell'autore e che si accomoderanno per sempre anche in quella del giocatore.

Su tutti voglio però soffermarmi a parlarvi del... "Lonfo", creatura metasemantica che più di ogni altra dà la cifra stilistica del fantasy di Mariano Sassi. Il lonfo è un essere-non-essere, nato da una poesia di Fosco Maraini che lo descrive con "parole-non-parole", sprigionando in noi tutta la forza primordiale dei suoni, che ci raffigurano questo magico lonfo meglio di quanto potrebbe fare una qualunque immagine grafica.
Nel gioco il lonfo vive nel rispetto di quella poesia. È una delle tantissime citazioni (più o meno colte) che il gioco contiene. È un ennesimo significato che colora l'interno della cornice più ampia della storia.
Se giocando a Zork si resta affascinati/basiti dallo scoprire la stanza con il sarcofago egizio a qualche passo dall'ingresso dell'Ade, e solo un paio di location più in basso della stanza di Atlantide, il tutto sotto una casa in mezzo al bosco... qui tutte queste citazioni e influenze diventano parte del percorso.
Queste citazioni non sono bizzarrie messe lì per sorprende il giocatore intento a risolvere l'ennesimo enigma, ma sono contenuto vero e proprio della storia. Il lonfo sprigiona un significato ulteriore e non è solo l'oggetto di un enigma.
Come è possibile tutto questo? Semplice, perché il lonfo non vaterca e non gluisce.

IL GAMEPLAY:
Da un punto di vista del gameplay, MSUVAQP si presenta come una IF abbastanza classica.
Un numero medio di location (una trentina?) e un livello di difficoltà basso ma non irrisorio: per finirlo un po' ci si deve impegnare.
C'è molta varietà di enigmi, per lo più abbastanza classici, ma tutti leali nei confronti del giocatore. Non mi risultano (come era lecito attendersi) vicoli ciechi.
Fare la mappa è piuttosto semplice e questa è corretta quanto alle relazioni geografiche fra le varie location.
Diavolo dei Crocicchi si cimenta anche in una sorta di originalissimo labirinto, non mappabile, che ho personalmente molto apprezzato.

Tecnicamente Manca Solo un Verso a Quella Poesia è un gioco compiuto e pulito, con un parser adeguato ai tempi e mai frustrante.

Si segnalano poi alcuni elementi di gameplay assolutamente interessanti e ancora oggi ben poco diffusi.
Il primo è ovviamente Castalia, la musa triste che ci seguirà per tutto il gioco e con la quale dovremmo continuamente interagire per sfruttarne al meglio le peculiari capacità magiche. Questo PNG è ben implementato e si rivela una compagna piacevole da avere al fianco, che dona un qualcosa di ulteriormente unico all'esperienza, oltre a rappresentare un notevole incentivo ad attendere gli altri due capitoli della saga.

Molto belli i disegni utilizzati nel gioco, altra gradevole aggiunta, sempre più diffusa anche nelle produzioni amatoriali. Tutte le opere sono realizzate, con un tratto delicato e adattissimo al contesto di gioco, da Alice Buoli.

Come dicevo sopra, sono però il setting e i personaggi che lo popolano a rendere più avvincente e sensato tutto il reparto enigmistico. Ogni location è un mondo di citazioni e di immagini originali, che garantiscono significato e profondità al nostro interagire.
E questo è un qualcosa che troppo spesso manca a tanti giochi, antichi o moderni che siano. Penso ad esempio a un titolo (per certi versi simile) come The Dreamhold di Andrew Plotkin: un grande contenitore di enigmi, con un setting molto originale, ma che non riuscendo a sfondare davvero nella fantasia del giocatore fa perdere mordente a tutto il suo comparto enigmistico.

Per finire segnaliamo la grandissima cura riposta dall'autore nel garantire una certa rigiocabilità e nello stimolare il giocatore verso nuove sfide all'interno del gioco..
C'è per prima cosa un sistema classico di punteggio. A questo si aggiunge un secondo sistema separato che assegna un titolo onorifico sulla base di alcune azioni che possono essere fatte durante il gioco e che non hanno ripercussioni sulla trama (anche se permettono al giocatore di scoprire alcuni retroscena): si va da "Iniziato" fino al quasi irraggiungibile grado di "Gran Maestro dell'Esplorazione".
Bellissimo poi il sistema interno che gestisce la "fiducia" di Castalia in noi. In base ad una serie di azioni facoltative, il giocatore riuscirà ad accrescere sempre più la fiducia che la musa ripone in noi. Portando la fiducia al massimo (davvero molto difficile!) Castalia farà una scelta che probabilmente influenzerà in maniera significativa i prossimi capitoli della saga. Una sorta di finale alternativo, con possibili ripercussioni sul proseguimento della storia. Ma già superando una soglia di fiducia, l'autore ha previsto delle gradevoli sorprese.
L'ultima chicca è la presenza di un'area nascosta (ma chi scrive non è riuscito ancora a trovarla...), che secondo indiscrezioni in nostro possesso dovrebbe contenere anticipazioni sugli altri capitoli.

CONCLUSIONI:
Se "il secondo album è sempre più difficile", probabilmente lo è anche la seconda avventura testuale. Diavolo dei Crocicchi non ha fallito la prova, ma anzi ci ha stupito con un gioco ancora più maturo, ampio e completo.
È un gioco fantasy, che però non rinuncia a un contenuto maturo e poetico, che saprà regalarvi emozioni e immagini che vi accompagneranno per un bel po'.
Mi piace pensare a questo gioco come a uno dei pochi esempi di "spaghetti-fantasy".

È gratuito e in Italiano. Divertente e interessante.
Consiglio a tutti di farci un giro, probabilmente vi piacerà.
E, se avete ancora dubbi, potete guardarvi anche questo video-gameplay realizzato da Leonardo Boselli:

Leggi la recensione della prima avventura testuale scritta da Mariano Sassi, "La vita? Non venitemi a parlare della vita"

Leggi l'intervista a Diavolo dei Crocicchi su OldGamesItalia

Visita la pagina facebook di Alice Buoli, illustratrice del gioco

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(Video-gameplay) Manca Solo Un Verso A Quella Poesia

Leonardo Boselli (autore fra le altre cose del videocorso di Inform7) ha giocato i primi minuti di Manca Solo Un Verso A Quella Poesia (la nuova avventura testuale di Diavolo dei Crocicchi) facendone un piacevole video-gameplay commentato, che noi non possiamo assolutamente esimerci dal consigliarvi!

Se non avete ancora provato questa avventura testuale tutta Italiana, può essere l'occasione giusta per capire se il gioco fa per voi!

Senza dimenticarci che, superate le 200 visualizzazioni, Leonardo ci ha promesso un nuovo video-gameplay di un'altra avventura testuale!

Mille e Una Avventura, il canale YouTube di Leonardo Boselli

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Manca Solo Un Verso A Quella Poesia

Siamo davvero lieti di annunciare (con colpevole ritardo) la pubblicazione di  "Manca Solo Un Verso A Quella Poesia" - Capitolo 1, la seconda avventura testuale scritta da Mariano Sassi (sul forum di OGI con il nick di Diavolo dei Crocicchi).

Con questa sua seconda fatica, Diavolo dei Crocicchi abbandona l'esistenzialismo vagamente pessimistico della sua prima opera (La vita? Non venite a parlarmi della vita), per immergerci in una trilogia fantasy poetica e immaginifica, ma anche autenticamente ironica e scansonata.

In attesa della nostra recensione, vi invitiamo già a provarla, perché è un viaggio che vale la pena di essere intrapreso!

Leggi la recensione della prima avventura testuale scritta da Mariano Sassi, "La vita? Non venitemi a parlare della vita"

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Manca Solo Un Verso A Quella Poesia - Capitolo 1

Titolo:
Manca Solo Un Verso A Quella Poesia - Capitolo 1
Autore:
Mariano Sassi
Genere:
Fantasy / medievale, Fiabesca
Anno:
2014
Sviluppato:
Inform6 - formato Z-Code
Piattaforma:
Windows, Linux, OS X, iPhone/iPad

Come si può evincere dal sottotitolo, questo è il primo capitolo di una trilogia di impianto fantasy nella quale il giocatore si troverà catapultato in un mondo incantato, popolato da creature mitiche ed immaginarie.

Ad accompagnarlo una guida molto speciale a cui potersi rivolgere proprio come se fosse realmente al suo fianco. Anche la sua magia è a disposizione e nel corso dell’avventura potrà essere sfruttata per esplorare le varie locazioni, per interagire coi personaggi e per sfuggire alle forze elementali che cercheranno di ostacolalo.

Ma ben presto si scoprirà che "incantato" non significa solamente "roseo": comparirà la presenza di un pericolo incombente che tallonerà il giocatore in modo incalzante e, forse, quella non sarà neppure la minaccia minore...

Un'altra interessante innovazione di questo titolo è la possibilità nel corso del gioco di testare il proprio livello di "avventurosità", conquistando sia un rango (che indicherà l'abilità del giocatore) che un punteggio (che indica la progressione nel gioco). Senza tralasciare che i più bravi sapranno trovare un’area segreta in grado di anticipare qualcosa degli altri capitoli di questa saga.

Che la fantasia abbia inizio!

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Una nuova interactive fiction tutta italiana!

Questo fine Luglio 2014 si sta rivelando una vera e propria sorpresa per IfItalia e per la scena delle avventure testuali italiane! Dopo la presentazione di Manca Solo Un Verso A Quella Poesia, è di questi giorni la notizia che è in dirittura d'arrivo un nuova interactive fiction tutta italiana! Ne ha dato l'annuncio direttamente l'autore, Flay4Fight, sul nostro forum.

Non è ancora stato disvelato il titolo, però da ciò che sappiamo si tratterebbe di un'avventura testuale atipica, con tratti horror e sostanzialmente priva di enigmi veri e propri. Felicissimi di questa bella novità e pronti a provarla non appena sarà pubblicata, vi lasciamo con la bella cover del gioco e con le parole dell'autore stesso:

"Il progetto non è una vera e propria avventura con enigmi e luoghi diversi da visitare. Il concetto di gioco è molto semplice ed è ripreso da un ben più blasonato gioco per pc, dal quale ho tratto ispirazione. La trama è ridotta all'osso e le cose da fare non sono tante. Ma è ben altro che terrà impegnato il giocatore... una ricerca disperata, nel tentativo di fuggire dal bosco dove egli si trova, e all'interno del quale è preda di un'incubo che gli darà inesorabilmente la caccia fino a catturarlo e trascinarlo nelle tenebre.
Se c'è qualche appassionato di cinema e cultura horror, le recenti creepy pasta in rete e le leggende urbane, avrà forse intuito qualcosa. Per gli altri... beh, non voglio spoilerare altro e vi invito ad attendere gli ultimi giorni prima della pubblicazione ufficiale!"

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[IfItalia] Manca Solo Un Verso a Quella Poesia

La notizia l'ha data direttamente l'autore, il nostro Diavolo dei Crocicchi, sul forum di IfItalia: sta per iniziare il betatest pubblico della sua nuova avventura testuale, Manca Solo Un Verso A Quella Poesia, primo capitolo della sua nuova trilogia fantasy.

Chi lo volesse può partecipare al betatest semplicemente richiedendolo all'autore sul nostro forum. Se i tempi saranno rispettati, la pubblicazione è prevista per questo Ottobre!

Con questa sua seconda fatica, Diavolo dei Crocicchi abbandona l'esistenzialismo vagamente pessimistico della sua prima opera (La vita? Non venite a parlarmi della vita), per immergerci in un fantasy poetico e immaginifico, ma anche autenticamente ironico e scansonato.

Parla direttamente con l'autore o prenotati per il betatest pubblico direttamente sul forum di IfItalia.

Leggi la recensione di "La vita? Non venitemi a parlare della vita" su OldGamesItalia.

Leggi l'intervista a Diavolo dei rocicchi su OldGamesItalia.

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