Oggi vi proponiamo la differita del Let's Play di Kingdoms and Castles, il "Kingdom Builder" di Lion Shield.
Nel video mostriamo come creare un reame da zero e come funzionano le varie costruzioni.
Questa settimana, vi mostriamo un'oretta di Sunless Sea, lo spin-off di Fallen London realizzato da Failbetter Games.
Il gameplay mostra le caratteristiche principali del titolo e le atmosfere del gioco. Potete dargli un'occhiata qua sopra!
In attesa della recensione del gioco, che troverete a breve, vi mostriamo uno scorcio di A House of Many Doors, rpg esplorativo ispirato a Sunless Sea.
Nel video qui sopra sono mostrate tutte le meccaniche principali del gioco e una parte dell'ambientazione.
Il tempio del male elementale, qui nella super versione con la patch 4.0 prodotta da oldgamesitalia.net, è uno degli rpg appartenenti all'epoca d'oro del genere.
Gustatevi quindi questo let's play offerto per voi dalla videocamera di Mashiro Tamigi!
Avete già visto il nostro canale youtube?
Entrate nel tempio dell'Ogi Forum
Una mattina stavo tornando da un colloquio di lavoro, molto poco soddisfatto. Camminavo sul lungomare, con il sole addosso. Di tanto in tanto mi trovavo ad intramezzare ai soliti lamenti interni, un pensiero molto fisso e preciso: se il canale Youtube crescesse, potrei fare abbastanza soldi da dedicarmici ed evitare di dover cercare ancora lavoro.
Passione per i videogiochi, un account su quel sito avveniristico che è Youtube ed ecco fatto. Se non avete ancora capito di cosa stiamo parlando, ve lo spiegherò con una frase: monetizzare i video vi porta soldi per chiunque li guardi. Voi potreste definirvi lavoratori, con un numero abbastanza alto di visualizzazioni, di conseguenza. Nessun rischio, fate quello che vi piace, e tutti contenti. Che bel mondo idilliaco.
Lasciamo perdere che, purtroppo, le cose non vanno così. Le leggi di Youtube sono strane e selvagge. Concentriamoci su quello in cui consiste, invece, questo modo di "lavorare" per i videogiocatori: i cosiddetti "Let's Play". Dunque, partiamo con una premessa che potrà sembrare magari nuova a quelli meno "old" nei dintorni: un tempo la parola "video in streaming" aveva lo stesso significato che potrebbe avere la parola "disegno" per un cavernicolo del Paleolitico. Il massimo che si poteva sperare fino ai primi del 2000 e alla comparsa di Flash Player era, con tanta buona volontà, una questione di una mezz'ora per dieci minuti di video da qualche sito che avrebbe aperto il nostro - allora - utile Windows Media Player/RealPlayer/Quicktime per "connettersi" e SCARICARE il video.
Quindi il primo punto è questo: un tempo i video si scaricavano, non per gusto proprio, ma per obbligo e necessità. Il secondo punto, figlio del primo, è: come si vedevano i gameplay di giochi, o video d'informazioni e notizie? Ma elementare, Watson: con i CD, almeno la prima parte.
Ricordo ancora la mia felicità nel comprare le riviste di giochi che oltre alle demo - le quali ho sempre odiato - davano la possibilità, tramite il disco in allegato, di vedere i trailer ed i gameplay del gioco che seguivo. Per me, povero popolano di provincia, aspettare si caricasse un video di cinque minuti su siti sempre sovraccarichi di persone, significava dimenticare l'esistenza di qualsiasi attività informatica per un buon quindici minuti, se non tirava vento forte. Il cd o (raramente) dvd mensile spesso bastava quindi per sedarmi.
Al tempo non c'era nessuna bestialità semantica come let’s play, vlog... c'era provato, giocato, prime impressioni e il resto veniva tutto svolto in religioso silenzio, magari con qualche cero acceso attorno alle casse mentre la demo abbozzata e brutta di un Max Payne o un Gothic ci faceva lanciare dalla finestra i nostri Pentium III già vecchi seguiti dalle candele.
Durò così fino all'avvento - almeno - dei modem a 640kb, momento in cui finalmente si poterono iniziare a guardare video in streaming (con la dovuta calma, e rigorosamente in bassa definizione) sui siti sparsi che al tempo li offrivano. I più nerd ricorderanno con nostalgia i Break.com ed Ebaumsworld di quei tempi, mentre i più piccoli, o semplicemente non anglofoni, gli intramontabili Rivelazioni.com, Tuttogratis, Bastardidentro eccecc... alcuni siti - soprattutto quelli di riviste cartacee o di persone del settore - già si appropinquavano verso le "recensioni in streaming" e un po' tutto quello che oggi sommerge Youtube.
Che bel nome: il TuoTubo, o TuTubo. Nel 2005 appare come un pokémon selvatico - o all'apparenza un sito di cam e video osé molto curato - su internet, e guadagna prestissimo terreno su altri siti di streaming come Metacafé o Vimeo, arrivando, già nel 2007, ad essere largamente conosciuto. La storia di moltissimi let's player(s) (quasi tutti, perché i professionisti avevano siti propri su cui postare) inizia da qui. Fino ad allora nessuno aveva offerto a chi faceva video un introito SUL video, ma al massimo attorno: io postavo sul mio sito il video, e i banner facevano il resto. Invece, Youtube nel 2007 fa partire il programma di partnership e dà via ai video monetizzati. Oggi adsense ha almeno un milione di persone che incassano, fra cui sicuramente qualche let's player che seguite.
Come siamo arrivati, di preciso, a questo? Si è passati da un ambiente ristretto e strettamente professionale, gestito con ordine, quasi come una trasmissione televisiva o radiofonica pre-registrata, alla briglia sciolta dei let's play "casual". Il "giocato" è diventato "commentary", il "prime impressioni" è un commentary alle fasi iniziali... se quando Youtube ha aperto, molti - incluso me - evitavano i video commentati perché volevano vedere il gioco e basta, ad oggi è prassi cercarsi lo youtuber che ci piace di più e seguirlo, quasi come Youtube e lo streaming ci dessero accesso ad un "sito esclusivo" di quella persona, o di quel gruppo di persone. Addirittura, ormai guardiamo alcuni "show", o serie, come se fossero una puntata di Solletico, o Superquark, o il bollettino del Tgcom. Alcuni siti come That Guy with the Glasses sono nati, addirittura, da Youtube.
Se per certi versi questo ha significato uno "spalmarsi" dei contenuti, dall'altra parte ha segnato indubbiamente l'immensa riduzione di distanza fra i produttori di un gioco, ed i giocatori: io giocatore ho finalmente la possibilità di dire la mia, di condividere con gli altri giocatori, persone come me, i momenti più spettacolari o emozionanti di un gioco, di ricevere le loro critiche e migliorare me stesso in tempo reale, o spingere abbastanza da poter essere di un certo peso nella considerazione di una patch o altro da parte della casa produttrice del gioco.
Dar Nothaft, vice-presidente della Polaris, studio di networking che gestisce PewdiePie, Tobuscus, Yogscast e via dicendo, approfondisce il pensiero:
"People like Felix stand in for the fans. They're the voice of an aspirational fan. People don't want an 8/10 review; they want to share an 'Oh, my God!' moment."
"Le persone come Felix sostituiscono i fan. Loro sono la voce di un fan con delle aspirazioni. Le persone non vogliono una recensione da 8/10; vogliono condividere un momento da "Oh, my God!"
aggiunge inoltre che, secondo lui, è più significativo condividere i momenti belli del gioco, che aiutare a batterlo o darne un voto. Tuttavia viene naturale chiedersi cosa succederebbe se tutti i tecnici, le persone preparate, smettessero di fare il loro mestiere. Alla fine non è poi un pensiero troppo lontano.
Pensandoci... è possibile che oggi, ogni persona con un microfono, delle cuffie, tastiera e mouse, con il suo piccolo o grande canale Youtube, possa risultare né più né meno un piccolo (o gigantesco) editoriale di videogiochi, più o meno serio e professionale? E' giusto che vada così, che i tempi cambino, che l'urlare di terrore mentre si gioca a qualcosa di spaventoso abbia più successo di una recensione misurata? E se così fosse, potrebbe portare un effettivo danno al settore "professionale" del giornalismo videoludico, o addirittura quest'ultimo ne beneficerebbe?
Nuovo Let's Play e nuovo contributo di Andrea Pannocchia che questa volta ci delizia con una lunga sessione dedicata al remake di King Quest II con la traduzione elaborata dal nostro mitico gruppo.
Accendete i monitor e mettetevi comodi: sarà una luuuuuunga visione per un gioco che di "amatoriale" ha probabilmente solo il nome...
L'Ogi Youtube Channel (che detto così fa molto cool)
L'Ogi Youtube Forum (che detto così fa proprio venire voglia di scriverci sopra)
Torniamo con un Let's Play dedicato ancora a Legend of Grimrock gioco che sembra aver davver colpito Mashiro Tamigi e che ha riacceso il cuore a molti oldgamer; perdersi all'interno di questo dungeon è davvero un'esperienza entusiasmante e speriamo che vedendo il nostro filmato gli indecisi possano essere spinti a recuperarne una copia.
Buona visione!
Il Canale Youtube di Ogi
Se volete commentare il nostro ruolistico Ogi channel
Se invece volete perdervi negli abissi di Grimrock
Se ben ricordate ne abbiamo seguito la genesi fin dai primi battiti e ora che è qui non potevamo dedicargli un bel Let's Play, opera del nostro mitico MashiroTamigi perso (con stile) fra i dungeon di Legend of Grimrock.
E se non dovesse bastarvi, seguiteci nei prossimi giorni quando pubblicheremo anche la nostra recensione! Buona visione!
Il canale Youtube di Ogi
Se volete commentare il nostro mitico old-channel
Se invece volete parlare proprio di Grimrock
Iniziamo oggi una nuova rubrica video grazie all'instacabile opera di Mashiro Tamigi che ci propone un Long Play di Treasure Adventure Game, un titolo rilasciato recentemente da Gog come freeware.
Mentre vi gustate quindi un viaggio all'interno di questo interessante titolo non dimenticate di lasciarci commenti o feedback per rendere il nostro canale il miglio old channel della rete!
Il sito di OldGamesItalia è attualmente "in letargo". Nuovi contenuti saranno aggiunti con minore regolarità e con possibili lunghe pause tra un articolo e l'altro.
Il forum rimane attivo, ma meno legato al sito, e gli aggiornamenti riguarderanno principalmente le sezioni di IF Italia e della versione italiana del Digital Antiquarian e del CRPG Addict.
Grazie a chi ci è stato vicino nei vent'anni di attività "regolare" di OldGamesItalia, a chi ha collaborato o a chi ci ha soltanto consultati per scoprire il mondo del retrogaming. Speriamo di avere presto nuove energie per riprendere un discorso che non vogliamo davvero interrompere.
Grazie, OGI. Arrivederci!
Chi siamo | Contattaci | Policy | Manifesto