Un nuovo esordio per Videoludica, tutto dedicato al retrogaming come fenomeno, come moda o come ricerca di un feedback con il passato.
In trasmissione, oltre a Simone Pizzi e Marco Gualdi ci saranno Walter Sbano di ARG! e Carlo Santagostino di Archeologia Informatica e Archeologia Videoludica oltre che socio fondatore di Retrocampus.
Ciao! Mi chiamo Gianluca ed ho un canale YouTube, L’Archivio del sig. Santilio, che tante volte è stato linkato qui su OGI con mia immensa gratitudine. E sono stato felice anche quando mi è stata proposta questa piccola collaborazione grazie alla quale potrò essere presente su queste pagine con la rubrica più seguita del mio canale: La Macchina del Tempo.
È molto semplice spiegare di cosa si tratti. La mia intenzione (sogno?) è di analizzare ogni mese della storia dei videogiochi, quantomeno quella di qualche tempo fa, realizzando dei contenuti che propongano tutti i giochi pubblicati nei trenta giorni presi in considerazione, spiegando, in qualche decina di secondi e con l’aiuto delle immagini, di cosa tratti ogni singolo titolo.
Mi sono imbarcato in un lavoro talvolta faticoso, perché più si va indietro nel tempo più diventa difficile ottenere le vere date di pubblicazione dei giochi. Il mio approccio, quindi, prevede che in mancanza di esse io prenda per buona la data della prima recensione dedicata al gioco in questione. Per capirci, Spectres per ZX Spectrum l’ho inserito nel Novembre 1982 perché in quel mese per la prima volta ne ho trovato una recensione, ma potrebbe essere invece uscito a Ottobre, se non prima.
In realtà, è un problema minore, innanzitutto perché è ragionevolmente impossibile realizzare un lavoro perfetto con tale pochezza di informazioni, e poi perché il mio obiettivo è quello di trascinare lo spettatore nel passato, calarlo nel gaming di tempi in cui ancora non lo chiamavamo così. Sebbene sia consapevole che questi viaggi possano suscitare nostalgia, preferisco guardare a questi video come a spunti di approfondimento, assist che, mentre informano e descrivono la scena videoludica di altre generazioni, riescono a spronare chi osserva a riflettere, immaginare com’era, cercare più informazioni su un gioco mostrato o magari provare a giocarlo. Puntualmente, sono percorsi molto stimolanti per me e spero lo siano anche per qualcun’altro. C’è tanto, tantissimo da scoprire nella storia dei videogiochi e la mia intenzione è di dedicare spazio anche a quelle uscite totalmente dimenticate, oscurate dal solito parlare e citare gli stessi bellissimi, ma ormai abusatissimi, grandi classici.
Incontrerete puntate che avanzano in ordine con salti temporali ben precisi. Nessun mese viene lasciato a metà e quindi per diverso tempo navigherò nello stesso periodo per lanciarmi in nuove mensilità solo a lavoro finito. E non contento, da qualche mese, dopo la puntata ordinaria ne preparo anche una live con qualche iscritto che mi fa compagnia in una selezione di titoli visti in puntata. Spero di appassionare qualcuno anche da queste parti.
A presto, molto presto!
Parliamone insieme nell'OGI Forum!
Gianluca "Musehead" Santilio, youtuber raffinato che trasmette dalla campagna senese, esperto di retrogame, avventure grafiche e birre. Voce nota anche per le varie partecipazioni a podcast come Archeologia Videoludica e Calavera Cafè, per chi desidera seguirlo ricordiamo, oltre al suo canale YouTube dell'Archivio del Sig. Santilio, anche il suo blog, dove approfondisce i propri video e la pagina Patreon, dove chi vuole può sostenerlo con una donazione mensile.
Ormai sono trascorse alcune settimane, l'anno nuovo è giunto impietosamente, ma vorrei ugualmente condividere con tutti voi un'esperienza che mi è rimasta nel cuore: a Novembre del 2016 ho avuto la fortuna di visitare un piccolo e delizioso evento in provincia di Firenze, nel borgo di Lastra a Signa, il Firenze Vintage Bit, interamente dedicato al mondo del retrocomputing e del retrogaming.
Il Firenze Vintage Bit, ormai giunto fieramente alla sua ottava edizione, nasce dalla passione e dedizione di Walter Pugi, quando nel 2007 al Varese Retrocomputing, alcuni amici gli palesarono l'eventualità di creare, per la prima volta, un simile evento nel Centro Italia, precisamente nei pressi di Firenze, città sempre molto sensibile, teoricamente, alle iniziative culturali. E così, nel Maggio del 2009, la fantasia di un manipolo di appassionati si realizzò e si svolse la prima edizione del Firenze Vintage Bit, portando finalmente nelle lande toscane l'amore per il retrocomputing.
Ovviamente io ho conosciuto il Firenze Vintage Bit molto più tardi, grazie al carissimo Gianluca "Musehead" Santilio, autore del Canale YouTube l'Archivio del Sig. Santilio, che tutti voi utenti di OGI (e non solo) ben conoscete, se amate il retrogaming (e se non lo amate: perché diavolo state leggendo il mio racconto?!). Miei compagni di avventura, insieme al Sig. Santilio, i mitici Simone Pizzi e Marco "Il Distruggitore" Gualdi di Runtime Radio ed il simpaticissimo Simone Guidi, de I Cugini del Terribile (i cui podcast potete ascoltare sempre su Runtime). Il tema dell'ottava edizione del Firenze Vintage Bit era: le periferiche; potete immaginare la varietà di dispositivi in esposizione, riesumati dai più reconditi recessi della storia dell'informatica e riportati alla gloria di un tempo per il piacere di noi "retromaniaci".
Ma, spieghiamo meglio cos'è il Firenze Vintage Bit: non la solita fiera-mercato ideata per spillare fior di quattrini ai collezionisti più sprovveduti, troppo ansiosi di mettere le mani su qualche prezioso e raro apparecchio d'epoca ... No, signori miei, Firenze Vintage Bit è più simile ad un incontro tra buoni amici: un'esposizione DI appassionati PER gli appassionati, senz'altro fine che la condivisione di un amore viscerale e atavico per la retro-informatica e tutto ciò che vi gravita intorno. Chiunque visiti il piccolo spazio espositivo, costituito da appena tre sale di cui una parzialmente dedicata alle conferenze e ai concerti (ebbene sì, poi ci arriveremo), può osservare, toccare e provare, le console, i computer e le periferiche, messe a disposizione da collezionisti e amatori provenienti da (quasi) tutta la Penisola.
Varcare il bellissimo loggiato dell'antico Spedale di Sant'Antonio e percorrerne lentamente i corridoi, circondati dalle immagini e dai suoni del nostro passato informatico e videoludico: i monitor a fosfori verdi lampeggianti, le schermate coloratissime dei videogiochi a 8-bit e 16-bit, i dispositivi e gli accrocchi più strani e impensabili, significa estraniarsi, dimenticare il presente e, per qualche istante, restare, a bocca aperta, congelati in una realtà senza tempo confortevole e rassicurante.
Almeno, così è stato per me, quando ho indossato gli occhiali 3D del Sega Master System catapultato in una realtà virtuale grezza eppure così maledettamente coinvolgente, oppure giocando con il maledettissimo e sfortunatissimo Virtual Boy della Nintendo, violentando le mie innocenti retine. E che dire del soprendente digitalizzatore di riprese video per lo ZX Spectrum, progettato per catturare, in tempo reale, immagini e movimenti dei visitatori e convertirli in un affascinante quanto rozzo ammasso di pixel verdi e neri, gestito dalla macchina Sinclair. E non potevano mancare una marea di periferiche dedicate al mondo della musica, capaci di trasformare il nostro computer 8-bit in un vero e proprio strumento musicale.
Ma lascerò che siano le immagini a parlare per me, restituendo (spero) un pizzico della sensazione di magica meraviglia di quei momenti.
Infine, la bella giornata, tra le meraviglie della teconologia informatica, è stata coronata dal tradizionale concerto live della Ready To Play Orchestra, un gruppo di talentuosi e giovani musicisti, amanti dei videogiochi, che propongono rielaborazioni strumentali delle più celebri colonne sonore della storia videoludica, dalle entusiasmanti musiche di Street Fighter II all'immancabile Scumm Bar Theme (se non sapete di cosa stia parlando, sicuramente cercavate le ricette della Parodi e siete capitati qui per sbaglio...), passando per le BGM di Lotus III e Oblivion.
Insomma, il mio breve resoconto, si rivela, com'era prevedibile, assolutamente inadeguato, perché al di là dei contenuti, validissimi e interessanti, il Firenze Vintage Bit è soprattutto un'esperienza umana, un raduno squisitamente riservato agli appassionati (e ai curiosi), lontano (per ora) dalle sordide mani di certi personaggi poco raccomandabili, un luogo dove è possibile stringere amicizie, incontrare autentici geni del retrocomputing, personaggi capaci di compiere veri e propri miracoli tecnici su macchine vecchie di 30 o 40 anni e solo per ... il gusto di scoprirne i limiti, come ragazzini con gli occhi luccicanti e pieni di stupore. Proprio così, in contesti come il Firenze Vintage Bit, tutti noi, smessi i panni degli adulti, torniamo ad essere ragazzini e riscopriamo la meraviglia in una manciata di bit.
Non dimenticate di visitare il sito del Firenze Vintage Bit con il programma degli eventi organizzati dall'associazione culturale di Walter Pugi
Esplorando i meandri di internet, a volte capita di riesumare veri e propri reperti archeologici, e se parliamo di retrogaming e retrocomputing, è un dovere, almeno per me, sottrarli all'oblio e riportarli alla luce del sole. Così avvenne per caso di trovare la scansione in PDF dello storico libro di David H. Ahl, editor della rivista "Creative Computing", dal semplice ma avvincente titolo "BASIC Computer Games". Il libro risale al 1978 ed è l'edizione aggiornata ed arricchita di "101 BASIC Computer Games" del 1973, sempre opera di David H. Ahl.
La mia fortuna si è però spinta oltre ed ho trovato persino qualcuno che ha trascritto i listati dei giochi, stampati nel libro, rendendoli disponibili a chiunque voglia riassaporare le gioie (e i dolori) del BASIC e del gaming dell'epoca. Vi invito, dunque, a scoprire "Lunar Lander", "Hamurabi", "Super Star Trek", "Hurkle", "Mugwump" ed altri storici titoli sviluppati o convertiti nel nostro caro, vecchio, onesto BASIC.
Nota: nell'edizione del 1978 di "BASIC Computer Games" i giochi sono stati tutti convertiti nel Microsoft BASIC, mentre in origine erano scritti in sei diversi tipi di BASIC. David H. Ahl decise allora di uniformare i codici sorgente dei giochi al dialetto BASIC più popolare nel 1978, per l'appunto, il Microsoft BASIC.
Qui trovate le scansioni del volume di Ahl.
Cliccate qui per i giochi e qui per l'interprete BASIC necessario ad avviarli (ma ne potete usare uno qualsiasi).
Ed ora... buon retrogaming!
Su Steam è stato pubblicato Atari Vault, una raccolta di 100 giochi della storica Atari presi tra i giochi arcade e Atari 2600. Il prezzo fissato è di 19,99 €, attualmente in sconto lancio a 16,99 €.
Un simpatico acquisto pasquale per i nostalgici di questo marchio, per chi vuole rigiocare o sfidare i propri amici (aggiunta anche una modalità di multiplayer online) a questi giochi dal passato.
Il 31 maggio è il giorno in cui è nato Jay Glenn Miner, il padre dell'Amiga, ed oggi si celebra ufficialmente il primo "Amiga Day".
L'iniziativa, maturata in questo gruppo facebook, è stata prontamente raccolta e sponsorizzata da Indie Retro News.
Ecco il manifesto dell'International Amiga Day:
Noi, utenti Amiga dichiariamo il 31 maggio come Giornata internazionale dell'Amiga (International Amiga Day), l'Home Computer che ci ha fatto divertire così tanto, che ci ha dato l'opportunità di iniziare dei percorsi lavorativi e professionali, che ci ha fatto iniziare a guardare ai personal computer ed ai videogiochi in maniera differente e che ci ha dato la possibilità di creare tante nuove amicizie.
L'Amiga è per sempre e noi desideriamo che questo accada davvero. Condividete l'idea con tutti i vostri amici "Amighisti" per mantenere sempre viva la fiamma dell'Amiga!
Come partecipare all'Amiga Day? Semplice: basta fare una qualsiasi delle seguenti attività:
- Rimettete in funzione almeno un computer Amiga.
- Giocate ad almeno un videogioco Amiga (E' ammesso anche utilizzare un emulatore) .
- Sbiancate un vecchio Amiga ingiallito .
- Portate il vostro vecchio Amiga non funzionante da un tecnico
- Nel caso in cui siete dei tecnici riparate almeno un Amiga .
- Se avete una T- Shirt "Amiga", indossatela.
- Se non potete fare nessuna di queste attività, fatevi una foto con un Amiga e condividetela sui social network .
- Fate una qualunque attività di vostro gradimento che abbia a che fare con un Amiga.
International Amiga Day su Facebook
Una delle domande che da sempre arrovella il videogiocatore "moderno" che vuole aprire una finestra sul passato riguarda il se e il come un oldgame possa risultare appetibile anche al giorno d'oggi.
Ed è la stessa domanda che si è posto il nostro utente Ginoki chiedendo quali giochi secondo noi hanno mantenuto intatto il proprio carisma nel tempo, risultando godibili anche a palati (dis)educati da generazioni di titoli e di generi.
Voi cosa ne pensate?
Il sito di OldGamesItalia è attualmente "in letargo". Nuovi contenuti saranno aggiunti con minore regolarità e con possibili lunghe pause tra un articolo e l'altro.
Il forum rimane attivo, ma meno legato al sito, e gli aggiornamenti riguarderanno principalmente le sezioni di IF Italia e della versione italiana del Digital Antiquarian e del CRPG Addict.
Grazie a chi ci è stato vicino nei vent'anni di attività "regolare" di OldGamesItalia, a chi ha collaborato o a chi ci ha soltanto consultati per scoprire il mondo del retrogaming. Speriamo di avere presto nuove energie per riprendere un discorso che non vogliamo davvero interrompere.
Grazie, OGI. Arrivederci!
Chi siamo | Contattaci | Policy | Manifesto