Aggiornamentone del Museo di OGI!

Ci siamo fatti attendere, è vero, ma abbiamo confezionato un aggiornamento che in quanto a dimensioni potrebbe beccarsi una nomination sicura per gli AVN Awards.

Facezie a parte, inauguriamo il 2016 con la scheda antologica che raccoglie la serie completa (in versione Amiga e PC) dei 30 episodi di Time Runners prodotta da Simulmondo nella prima metà dei Novanta.

Altre due nuove schede contengono le avventure del famoso Uomo Ragno (L'uomo Ragno: I Sinistri Sei per PC) e del meno famoso Fenimore Fillmore di Three Skulls Of The Toltecs.

Sono state aggiornate, poi, le schede di Beneath A Steel Sky con l'edizione CD-Rom e di Broken Sword, in edizione per Game Boy Advance.

Infine, chiudiamo il cerchio tornando a Simulmondo con l'aggiornamento della scheda di Tex: Piombo Caldo presentato in seconda edizione per PC.

Ci vediamo il mese prossimo con un altro scoppiettante sfavillante sconquassante aggiornamento del Museo, ma per chi volesse contattare l'esimio direttore c'è sempre il Forum.

Novembre, mese di traduzioni!

Anche se forse non ve ne siete accorti, perché è avvenuto tutto dietro le quinte, il mese di Novembre, per OGI, è stato molto intenso e molto dedito alle traduzioni.
OGI segue una serie di criteri per quel che riguarda la traduzione dei giochi. In primis la scelta di un gioco che ci è piaciuto, che ci ha emozionato o che ricordiamo con nostalgia. Per sfortuna o per fortuna, di giochi in questa categoria, non tradotti o mal tradotti, ve ne sono in abbondanza. Cerchiamo di focalizzarci su quelli che non hanno la possibilità di essere apprezzati in Italia nella loro lingua originale, vuoi perché sono vecchi ed è improbabile arrivi una traduzione ufficiale, vuoi perché sono giochi indie a bassissimo budget e per questo non vedranno mai una localizzazione. Non ci offriamo, insomma, di tradurre giochi nuovi con un publisher più o meno ricco alle spalle, che potrebbe decidere di affidare il tutto a dei traduttori professionisti, magari pagandoli.
Ecco perché vedete spesso traduzioni di oldgames e piccoli indie sul nostro sito.

All'inizio del mese abbiamo pubblicato, dopo ben 6 anni di lavoro, revisione e pazienza (anche vostra!) la traduzione di Leisure Suit Larry 6. E' stata un po' una sfida, questa traduzione, specialmente perché rendere le battute di Al Lowe non è facile e uno dei nostri obiettivi, quando traduciamo un gioco, è quello di far cogliere quanto più possibile dello spirito originario dell'opera al giocatore italiano.
Ma di questo potete leggere nel topic dedicato a Larry 6 e nel pdf che accompagna la nostra traduzione. La cosa importante è che la conclusione di questo progetto ha “liberato” molte energie dei nostri traduttori che prima erano concentrate su questa traduzione. E questo ci ha reso possibile passare a nuovi titoli che speriamo vi farà piacere giocare nella nostra lingua.

TheRuler ha portato avanti e finalmente concluso la traduzione di Centurion: Defender of Rome, che sarà disponibile a brevissimo per il download e che includerà un corposo pdf con un resoconto della sua esperienza nel superare tutte le difficoltà che il gioco gli ha messo davanti. Ne approfittiamo per ringraziare syxtem, selven, chipko, indiana e Alpobemp, utenti del forum che hanno partecipato alla discussione pubblica e sono stati indispensabili con i loro aiuti e consigli al bravo Ruler.

Nel frattempo, la sottoscritta e il buon Ancient hanno lavorato a un titolo molto particolare, che siamo sicuri vi lascerà un po' spiazzati, ma che speriamo sarà ben accolto dai nostri amici di IfItalia: parliamo di Howling Dogs, di Porpentine, autrice che avrete modo di conoscere bene in questi mesi, dal momento che il caro Ancient adora le sue opere e ha promesso di recensirle tutte. E chissà che Howling Dogs non sia solo la prima che vedrete in italiano...

Ci teniamo particolarmente a rendere compatibili le nostre traduzioni con i nuovi sistemi operativi e con le nuove versioni dei giochi stessi. Ultimamente GOG.com, sito sul quale è possibile reperire moltissimi degli oldgames che traduciamo, ha apportato delle modifiche ai suoi installer e alcune delle nostre patch di traduzione non funzionavano più. Micartu e selven hanno lavorato ad aggiornare le patch di Broken Sword 1, Might and Magic 6, Another World e Dungeon Keeper, che adesso sono di nuovo compatibili.
Sempre per lo stesso spirito di “rendiamo compatibile tutto con tutto”, The Ruler e Micartu hanno sfornato un nuovo installer per Blade Runner, che accorpa le patch non ufficiali, risolvendo vari bachi del gioco, e rende il gioco compatibile con windows 7.

Un discorso a parte va fatto per quei giochi la cui versione italiana è ancora in vendita. Per “etica”, abbiamo deciso di non uppare le traduzioni o le conversioni di questi giochi, se la versione ufficiale italiana è ancora acquistabile con facilità a prezzi umani. Ma qualora questa disponibilità non ci fosse, tiriamo fuori dal cappello le conversioni per le versioni inglesi, che si trovano facilmente ovunque. Ecco quindi perché a metà Novembre abbiamo rilasciato la patch di conversione per la versione GOG di Soul Reaver 2. Il gioco non era più acquistabile in italiano senza ricerche estenuanti e grandi botte di culo: adesso potrete semplicemente comprarlo su GOG e applicare la nostra patch.

Di prossima pubblicazione anche la coversione GOG della traduzione, già presente sul sito, di Inherit the Earth, l'avventura grafica della The Dreamers Guild. Hanno lavorato alla traduzione il buon TheRuler, nella e pipposan, due utenti, questi ultimi, che salutiamo e ringraziamo per l'aiuto che ci hanno dato. Questa patch non solo renderà compatibile la traduzione con la versione GOG, ma farà da patcher universale per le altre versioni, aggiungendo SCUMMVM a tutte le installazioni.

Non ci siamo dimenticati dei nostri cari oldgames e sopratutto di Micartu, che quando c'è un progetto di traduzione compare sempre. Un delle sue “traduzioni nel cassetto” è sempre stata quella di King's Quest 6: il gioco ha già una traduzione italiana, ma il suo livello non è granché e il giocatore rischia di perdere molte sfumature. E perché noi italiani dobbiamo sempre essere quelli a cui rifilano le traduzioni scarse? Aspettate qualche mese e vedrete comparire la versione migliorata della traduzione di una delle più belle avventure grafiche della Sierra.

Chiudiamo con l'annuncio di un progetto ancora in fasce che speriamo però si crei un angolino nel mondo delle traduzioni indie. Parliamo di MTC, un nuovo gruppo di traduzione creato dal caro Largo, il cui scopo principale è quello di dare più visibilità e pubblico agli autori indie offrendo traduzioni dei loro giochi, anche gratuiti. Ultimamente sono spuntati una miriade di titoli validissimi che però non vengono tradotti e per questo sono poco conosciuti in Italia. MTC vuole rimediare a questo problema e inoltre spera di diventare un trampolino di lancio per traduttori alle prime armi e in cerca di esperienza, in modo che possano approdare a lavori più remunerativi e che magari abbiano una chance di fare carriera.
Vi invitiamo dunque a mandarci titoli di giochi indie che vi piacerebbe vedere tradotti, anche piccoli, sconosciuti e gratuiti: proveremo a contattare gli autori!

Nuovo materiale in esposizione nel Museo!

A quindici giorni di distanza dall’ultimo aggiornamento, dedicato alla serie di videogiochi Tomb Raider, ritorna l’appuntamento con il museo di OldGamesItalia.
In questo nuovo aggiornamento Vi proponiamo:

NUOVE SCHEDE INSERITE
Tex: Piombo Caldo di Simulmondo per PC
Dreamweb di Empire Interactive per PC

AGGIORNAMENTO SCHEDE ESISTENTI
Aggiunta la prima versione di Broken Sword: Il segreto dei Templari per PC

Siamo particolarmente orgogliosi e soddisfatti riguardo la scheda di Dreamweb; grazie infatti ad un eccellente lavoro di coordinazione e comunicazione tra i nostri contributori, in pochi giorni siamo riusciti a raggruppare e scansionare tutte le edizioni Italiane del gioco rilasciate per PC.
Stiamo attualmente investigando riguardo l’esistenza di una possibile edizione Italiana anche per Amiga….nel caso ne foste a conoscenza, siete pregati di contattarci qui.

Come sempre un doveroso ringraziamento va a tutti coloro che ogni mese continuano con passione ed entusiasmo ad inviarci nuovo materiale.
Se anche Voi volete contribuire alla crescita del nostro museo, potete proporre qui la Vostra candidatura.

Ricordiamo infine che l'area del forum dedicata al museo rimane sempre aperta per accogliere commenti e discussioni su quanto esposto.

In attesa di giudizio: Broken Sword 5

Quasi un mesetto fa abbiamo annunciato l'uscita della prima metà del nuovo titolo della saga di Broken Sword. Il motivo per cui ancora non ne vedete la recensione, però, è proprio perché il titolo uscito fino ad adesso è palesemente incompleto, nonostante si possano già scorgere alcuni degli elementi caratteristici anche dei vecchi episodi.

La storia, per quel che si può vedere in questa prima metà, è perfetta per un titolo della saga: all'inizio del gioco, George e Nico assistono a un furto in una piccola galleria d'arte. Il quadro rubato si chiama "La Maledicciò", ed è stato dipinto da un oscuro artista di nome "el Serpe". Si vocifera anche che il quadro sia legato, in qualche modo, al Diavolo e al Male... quanto di tutto questo sarà vero? In questa prima metà del gioco, però, solo la parte investigativa e, diciamo, "realistica" è abbastanza sviluppata, e quella paranormale è presente solo come allusione. Non possiamo quindi dare un giudizio definitivo sulla qualità della storia - nonostante si vedano alcuni bachi logici che difficilmente potranno esser sistemati nella seconda parte.

Degli enigmi vediamo, ovviamente, molto di più: fin dall'inizio però sono molto semplici e, come in precedenti titoli della saga, spesso e volentieri avulsi dal contesto. Si spera però che nella seconda metà si possa avere a che fare con qualche situazione più difficile, in cui spremersi le meningi.

Di una cosa però possiamo essere sicuri: l'atmosfera dei vecchi Broken Sword è tutta lì. A parte le prime battute, che suonano forse un po' forzate e troppo sopra le righe (George che fa una battuta tristissima su un uomo appena ammazzato, per esempio), il gioco prende subito pista e sembra di trovarsi indietro negli anni, ai tempi del primo Broken Sword. In parte, questo è dovuto ai dialoghi, che riprendono il leggero umorismo tipico di George e Nico, mai veramente drammatici e mai veramente comici.

Nel complesso, non è possibile esprimere un parere definitivo su quanto è uscito fino ad adesso: ci troviamo di fronte, senza tanti mezzi termini, a mezzo gioco, che promette bene sotto alcuni aspetti e non tanto bene sotto altri aspetti. A presto con il commento definitivo.

Il sito ufficiale della Revolution
A caccia di serpenti e lame spezzate nell'OGI Forum

Broken Sword 1 (conversione v. GOG)
Titolo:
Broken Sword 1 (conversione v. GOG)
Stato traduzione:
Completata
Avanzamento dei lavori: Traduzione pubblicata
A cura di:
Traduzione ufficiale (convertita da Micartu)
Reperibilità gioco:
Forum di traduzione:
Download:
Conversione 1.2 (valida solo per la versione GOG)

Conversione ricavata dalla traduzione ufficiale di Broken Sword 1. La patch qui pubblicata è compatibile solo con la versione che trovate su GOG.com (si parla della versione base regalata insieme alla Director's Cut e non della Director's Cut stessa).

Per installare la traduzione, scompattate il file .zip ed eseguite l'exe in esso contenuto. Seguite poi le istruzioni a schermo.
IMPORTANTE! Per avviare il gioco dovrete lanciarlo dall'icona presente sul desktop, non dal menu start.

Se avete problemi con Windows 10, leggete questo articolo!
 

A New Beginning - Final Cut

A seguito delle due crisi energetiche degli anni Settanta, i paesi più industrializzati iniziano a vedere di buon occhio le energie alternative come, ad esempio, il gas naturale e l’energia nucleare; ma a causa della continua crescita della domanda energetica, le alternative vanno solo ad affiancare, piuttosto che sostituire, la materia prima ancora oggi più utilizzata per la produzione di energia: il combustibile fossile.

Dopo circa venti anni la possibilità dell’esaurimento delle riserve petrolifere più produttive inizia a gettare ombre inquietanti sul futuro del pianeta intero, accompagnata dall’innalzamento dell’inquinamento provocato dalla combustione di idrocarburi, contribuisce a fissare nell’immaginario collettivo un probabile violento balzo all’indietro in un cupo medioevo pre-industriale. L’eventualità della fine della civiltà moderna, così com’è incentrata sullo sfruttamento intensivo delle materie prime, suffragata da importanti ricerche scientifiche e da indagini statistiche, inizia a divenire sempre più allarmante (alcune estensioni del modello di Hubbert portano alla conclusione che la fine dell’era del «petrolio a buon mercato» possa terminare intorno al 2050).

È sulla base di questi risultati scientifici — affetti da un alto tasso d’incertezza, ci sarebbe da aggiungere —, sulla constatazione che il clima mondiale si trovi a cambiare repentinamente da un anno all’altro, innescando sempre più frequenti cataclismi e sbalzi di temperature e sull’aumento consistente dell’inquinamento da anidride carbonica, coll’aggravarsi dell’effetto serra e tutto ciò che ne consegue, che inizia a rafforzarsi nella coscienza collettiva una sensibilità verso le problematiche ambientali: dalla protezione degli ecosistemi, ad un modello di produzione energetica più sostenibile.

Tutto ciò fa parte di un’ideologia molto sfaccettata conosciuta come ecologismo o ambientalismo che, da attivismo con scarso seguito in poco tempo ha iniziato a coinvolgere sempre più personalità scientifiche e soprattutto intellettuali. Ed è così che un po’ in tutte le arti ne troviamo traccia, dalla letteratura al cinema. Non poteva sottrarsi nemmeno il videogioco.

 

Nella fattispecie si sta parlando di A New Beginning, della tedesca Daedalic Entertainment, che dopo un lunghissimo sviluppo iniziato nel 2007 è stato pubblicato in Europa nel 2010. La storia è zeppa di cliché: ci troviamo in un futuro distopico, l’anno è il 2500, avvelenato dal frutto dell’incoscienza dell’uomo che in passato non ha saputo salvaguardare il proprio mondo, nel quale poche centinaia di individui, costretti a vivere in bunker sotterranei, sono minacciati dalle sempre più forti tempeste solari che la magnetosfera non riesce più a bloccare.

Un manipolo composto da uomini e donne viene mandato indietro nel tempo per cercare la causa primaria del disastro ambientale e porvi rimedio, ma una serie di calcoli errati conducono alla decimazione del gruppo, i cui superstiti intraprendono un secondo viaggio portandosi nel 1982, anno in cui un industriale senza scrupoli sta per attivare una serie di centrali nucleari di sua costruzione. Fortuitamente il gruppo sparuto di sopravvissuti scopre delle ricerche di Bent Svensson su di un’alga che sarà alla base della tecnologia del 2500 e decide di coinvolgerlo.

Inutile e dannoso svelare di più. La trama è interessante, ma non si tenti di ricercarvi un barlume di originalità, d’altra parte i Daedalic non hanno questo obbiettivo. Il revival dell’avventura grafica in terra europea, tedesca soprattutto, è tutto indirizzato alla clonazione di idee del passato, a partire dalla grafica, rigorosamente in due dimensioni. Non che in questo ci sia alcunché di negativo, ma è importante chiarirlo. I Daedalic, con all’attivo l’acclamato The Whispered World, si sono fatti alfieri dell’avventura tipicamente anni Novanta che però risente di tutte le problematiche degli anni Duemila, vale a dire: risorse limitate e scarsa inventiva.

 

Detto questo, però, A New Beginning non vive solo di citazioni, tenta di avere una sua personalità proprio a partire dalla caratterizzazione dei suoi protagonisti — due controllabili, il già citato Bent Svensson e Fay, una ragazza proveniente dal 2500 — che qui non soffrono della piattezza psicologica riscontrabile in buona parte dei videogiochi moderni, pur essendo carichi di stereotipi.

Lo scienziato, Bent, è un uomo di mezza età nel pieno di un esaurimento nervoso derivato dall’attaccamento patologico al proprio lavoro: amari e disillusi, quindi, i suoi commenti su ciò che lo circonda e su ciò che gli accade; Fay, proveniente da un futuro distopico, di formazione necessariamente socialista, è un’idealista convinta e tuttavia timorosa e insicura nell’agire a causa di pregressi drammi famigliari. I personaggi secondari sono lo stereotipo impersonificato e lasceremo al giocatore il piacere sottile di analizzarli. Nonostante ciò, in un contesto fortemente stereotipato anch’esso, non recano fastidio, nel ruolo limitato che generalmente rivestono.

Il punto di forza di A New Beginning risiede nel relativamente complesso impianto narrativo imbastito dagli autori, il che, trattandosi di un’avventura grafica, attiene perfettamente al genere; ma soprattutto nell’ardimento col quale il videogioco stesso prende una posizione chiaramente politica dall’inizio alla fine.

Effettivamente ciò non è una novità, tutte le arti tendono a riflettere gli ideali nei quali l’autore crede, ma qui parliamo di videogiochi, un mezzo scarsamente narrativo, fortemente commerciale, prodotto da un’industria che, alla ricerca di un profitto il più alto possibile, non intende tagliar fuori nessun acquirente con ideologiche prese di posizione. Tant’è che pochissimi videogiochi trattano temi fondamentali, politici, morali, esistenziali, nonostante siano l’ispirazione primaria dell’arte in senso lato. A New Beginning, si permette di assumere una posizione: è un videogioco ecologista e dunque politico. Finalmente un videogioco, un balocco elettronico, non ha paura di condannare, di sentenziare e dunque di prendere una posizione politica netta nei confronti del videogiocatore.

Chiaramente, rispetto a prodotti marcatamente politici, si pensi soprattutto a certo cinema, la pervicacia di A New Beginning risulta molto più blanda di quanto avrebbe potuto essere, e la sua «collocazione politica» risulta diluita in un tema, quello ambientalista, che si presta benissimo da un lato a giustificare i propri ideali con la minaccia collettiva dell’inquinamento (e perciò spostandosi dalla politica al sociale all'occorrenza), dall’altro a risvolti melodrammatici che difatti vengono impiegati a sostegno dell’intreccio (e che sottaciamo per ovvi motivi). Non crediamo ci si potesse aspettare qualcosa in più da Daedalic, così scarsamente originale nella creazione dei propri prodotti, eppure quest’elemento sorprende e solletica l’attenzione ed il pathos.

La trama, peraltro, presenta, oltre ai tratti melodrammatici tipici di questo genere di prodotto, alcuni colpi di scena inaspettati e improvvise virate drammatiche che contribuiscono a mantenere sostenuto il ritmo della narrazione.

 

Ovviamente, in quanto avventura grafica, gran parte dell’attività ludica la si trascorre risolvendo enigmi e, in un videogioco di questo tipo, non potrebbero essere più classici: manipolazione di oggetti, utilizzo di macchinari, i classici piccoli furti a fin di bene ecc. Niente di particolarmente complicato, né degno di nota, a volte capita di andare un po’ a casaccio, ma ciò non disturba molto. D’altra parte il gameplay è esile, poche locazioni e pochi oggetti corrispondono giocoforza ad enigmi semplici.

Il resto lo si liquida facilmente. Di concezione antiquata la parte tecnica, con la grafica in due dimensioni a farla da padrona. Molti lettori sicuramente avranno in mente Broken Sword, così come chi scrive, e amaramente si constatata che da allora non c’è un gran salto tecnologico: sì, la risoluzione aumenta, i colori su schermo pure, ma vedere animazioni così scadenti nel 2010, quasi stessimo guardando un cartone animato di Paul Terry, provoca una certa delusione. La memoria torna a quando nel 1995 di fronte a Myst ci si chiedeva quali prodigiosi effetti speciali ci avrebbero atteso da lì a dieci anni e inevitabilmente, oggi, ne sorridiamo. Ma la grafica, in un’avventura grafica (e il bisticcio è voluto), pare non essere un elemento di primo piano e dunque la si dovrà trattare per quella che è: funzionale, ma anche così anti spettacolare che spesso tende ad afflosciare la tensione narrativa.

La scelta di utilizzare il fumetto per le parti non interattive, di fatto, non è il massimo per quanto riguarda il ritmo della narrazione e il doppiaggio inglese ce la mette tutta a scolorire qualsiasi emozione in un’intonazione tendenzialmente monocorde e compassata, come se non fossero i personaggi stessi a rimetterci le penne di fronte ad una situazione pericolosa.

Assente una qualsiasi traccia di regia, e non sarebbe potuto essere diversamente, la caratteristica della staticità è propria delle avventure realizzate con la grafica in due dimensioni. I personaggi, come s'è già detto, sono animati rozzamente, sia nei movimenti che nelle espressioni facciali — sembrerà impossibile, ma non si riuscirà a vedere nessuno dei due personaggi controllabili frontalmente, un po' come se fossero tutti dei piccoli Beavis —, e perfino i modelli anatomici risultano talvolta poco credibili (evidente la curiosa postura iperlordotica di Fay), ma si tratta di pecche con le quali gli amanti del genere convivono da circa vent'anni e che, quindi, non infastidiscono più di tanto.

 

Altra grande assente è la colonna sonora. E dire che i Daedalic ci hanno pure vinto il German Developer Award nel 2010. Questo lascia perplessi sia sul valore dei premi videoludici che sui reali parametri di valutazione adottati, perché se premiare tre o quattro melodie struggenti composte da un paio d’accordi di piano o di chitarra che si ripetono di continuo e che compaiono ad intervalli oltremodo dilatati, oppure una musichetta lounge anni Ottanta, o una specie di jingle da quattro soldi in salsa disco dance alla Giorgio Moroder, sia il riconoscimento per aver composto una colonna sonora di qualità superiore, allora il mondo va alla rovescia o s’accontenta di poco. Ecco, nella deriva citazionista dei Daedalic, sicuramente qualcosa da prendere dagli anni Novanta c’è: ci vuole più musica!

Senza essere (in)generosi, A New Beginning è l’avventura grafica figlia dei suoi tempi, che viene realizzata in Europa perché la mano d’opera costa meno che negli Stati Uniti, che si trova a destreggiare tra tecnologia vetusta e slanci narrativi volenterosi ma tendenzialmente fiacchi, che guarda al passato per non morire nel presente. Tuttavia, A New Beginning, risulta un prodotto dignitoso, realizzato con passione più che con capacità, che crede in ciò che intende raccontare e che, dopotutto, non s’interessa molto della veste con cui si presenta. Alla fine è un buon gioco, considerati i tempi.

Nota

Non ci si faccia ingannare dal furbesco «Final Cut» che compare nelle riedizioni del gioco del 2011, non aggiungono niente all'esperienza strettamente ludica in quanto si tratta di una versione programmata per supportare anche i sistemi Macintosh OS X e che contiene tutti gli aggiornamenti ai numerosi bug che affliggono l'edizione originale. Se acquistata tramite Steam, ci sono anche alcuni Achievement da sbloccare, ma chi vi scrive non ha la più pallida idea di ciò a cui potrebbero servire e se ne disinteressa ben volentieri.

Se volete ne parliamo anche sull'Ogi Forum

Broken Sword 5 si farà!

Dopo il deludente (per alcuni) Angelo della Morte, i fan davano oramai per dispersa la serie con protagonisti George Stobbard e Nicole Collard; è notizia però di queste ore che Revolution Software in persona abbia annunciato sulla propria pagina Facebook che è in lavorazione un quinto capitolo per la saga di Broken Sword e che questo sarà rigorosamente in 2d.

Non mancheremo di aggiornarvi per quella che si è rivelata essere un fulmine a ciel sereno per gli amanti delle avventure grafiche!

Link alla notizia
Link alla discussione sull'Ogi Forum

Broken Sword 2.5 parla inglese!

Segnaliamo con un po' di ritardo la pubblicazione del "voice pack" (in lingua Inglese) di Broken Sword 2.5: "Il Ritorno dei Templari", interessantissimo seguito amatoriale del secondo capitolo della celebre saga creata dai Revolution.

Tutti i nostri complimenti vanno quindi a questo gruppo di appassionati (i mindFactory) che non solo ci ha regalato un'avventura grafica, bella e rispettosa della saga ufficiale, ma che è stato in grado anche di doppiarla!

Con l'occasione, aggiungiamo che l'engine del gioco è in corso di implementazione su ScummVM!

 

Si ringrazia TheRuler per la segnalazione.

Discutine sul forum di OldGamesItalia.
Il thread della traduzione ufficiale su OldGamesItalia.
Sito ufficiale del gioco.
Pagina dell'engine su ScummVM.