Bentornati avventurieri! Per tutti i freen di Zoarre, la progenie illegittima di DND sembra davvero non finire mai! Caverns of Zoarre però non è solo l'ennesimo dungeon crawler crudele, sleale, imprevedibile e ripetitivo...c'è del mistero intorno a questo titolo del 1984. Tanto per cominciare, sappiamo ben poco sul conto del suo autore, Thomas Hanlin III (e perché "terzo"? e gli altri due?!?) di Springfield (in Virginia, non l'altra...), autore di un'oscura avventura testuale per DOS e di un misteriosissimo software intitolato "ETERM". Il povero Thomas, sembra sparito nel nulla! Inoltre il manuale di gioco pare sia perduto e con esso tutti i segreti di Zoarre (o di Mirandor, titolo della versione originale per TRS-80). Nemmeno la caparbietà del nostro CRPG Addict è servita a rintracciare l'elusivo Hanlin o a reperire la documentazione del gioco. E così, salvo nuove scoperte, non sapremo mai cos'è un "freen" oppure chi era lo Zio Sisten (Picchio de Sisten?). Ma la ricerca continua: i veri archeologi videoludici non si arrendono e si spingerebbero persino nel "deep web" per ritrovare il prezioso manuale perduto di Caverns of Zoarre! E comunque non so voi, ma io voglio adottare un Gatto Kinoben! Di seguito l'arcana lista dei giochi trattati in questo nuovo ciclo di recensioni del CRPG Addict: Caverns of Zoarre (1984) Cavequest (1985) Buona lettura! Festuceto |
CAVERNS OF ZOARRE Un gioco fantasy. Versione 1.0, 09/22/84 Questo gioco richiede un PC IBM o un altro computer compatibile con la "color graphics adapter" installata, un disk drive e almeno 128K di RAM. Può essere copiato e distribuito liberamente, fintanto che questo avviso non sia modificato oppure omesso in qualsiasi modo. Non si fornisce alcuna garanzia sull'utilità di questo programma e qualsiasi danno possa arrecarti sarà unicamente una tua responsabilità. Le istruzioni complete (circa 20 pagine) e il mio supporto sono disponibili con un contributo di 25$. Senza di essi il gioco potrebbe rivelarsi poco chiaro, anche se è possibile vedere una lista dei comandi (dopo essere entrati nel dungeon) premendo il tasto “?”. Tuttavia non è questo il caso di risparmiare… senza il vostro supporto non potrò scrivere altri programmi come questo. In più, coloro che hanno già contribuito con 30$ per il mio programma ETERM hanno diritto ad avere le istruzioni di ZOARRE a metà prezzo. Thomas Hanlin III 6812 Sydenstricker Rd Springfield, VA 22152 Premi un tasto qualsiasi per continuare |
Caverns of Zoarre Thomas Hanlin III (sviluppatore); pubblicato come shareware. Pubblicato nel 1984 per DOS Data di inizio: 26 Febbraio 2015 Date di fine: 1 Marzo 2015 Ore totali: 6 Caricamenti: 8 Difficoltà: Facile-Media (2.5/5) Voto finale: 17 Posizione in classifica al momento del post: 26/174 (15%) |
Vedi un trono coperto di gioielli Vuoi estrarre qualche gioiello, sedertici sopra, leggerne le rune, o ignorarlo: |
* Salva il gioco H o ? Aiuto (questa lista!) D Mostra il personaggio S Lancia incantesimo A Attiva l’apparato del pazzo Zio Sisten K Suicidati 8 Vai a nord 2 Vai a sud 4 Vai a ovest 6 Vai a est 5 Resta fermo (aggiorna la schermata) R Attiva / disattiva l’azione in tempo reale Premi la barra spaziatrice per riprendere a giocare |
(A)ltro personaggio (U)sa questo personaggio (R)itorna al menu principale Forza ------------------------------ 8 Intelligenza ---------------------- 16 Costituzione --------------------- 16 Destrezza ------------------------ 13 Carisma -------------------------- 17 Nome del pesonaggio: Chestyr Guerriero o Stregone? S Ti piacerebbe un “freen”? [continua a leggere, per sapere di più sui “freen”; ndAncient] |
Colpisci il Warg di Morder Gigante Gli infliggi 3 punti ferita Gli rimangono 24 punti ferita il Warg di Morder Gigante ti manca Ti restano 36 punti ferita. Combatti, Scappa, Tratta |
Hai colpito il Drago Giovane Gli infliggi 2 punti ferita Gli restano 8 punti ferita Il Drago Giovane ti offre 1.629 gp se lo lascerai scappare. Accetti l’offerta? |
- AREA SPECIALE - Stanza del trono: davanti a te c’è un trono ornato e ingioiellato, ricoperto di rune. Siedi, Leggi le rune, Prendi i gioielli, Ignoralo del tutto |
Pozzo dei desideri: Hai 988 monete d’oro Quanto intendi gettarci? 988 Una nebbia si solleva dall’interno del pozzo. Quando si è dissipata, scopri di aver ottenuto 186 punti eserienza Hai ottenuto 1 livello |
La Guardia Nanica Crudele è totalmente ammaliata; la riduci a brandelli! Hai ucciso la fastidiosa bestia! Ottieni 14 punti esperienza. |
Tasto Incantesimo Costo A Cura Ferite Leggere 5 B Dardo Incantato 10 C Intralciare 15 D Sonno 20 E Palla di Fuoco 30 F Richiama Freen 35 G Palla di Elettricità 40 H Cura Ferite Gravi 55 I Blocca Mostro 60 J Charme 65 L Parola del Teletrasporto 75 M Colpo Infuocato 105 N Cura Ferite Critiche 110 O Raggio Stordent 115 P Incantesimo della Morte 120 Scegline uno, o Esci |
Ti senti molto strano… Tutto si fa confuso… Vieni teletrasportato altrove! |
Hai trovato il Gatto Kinoben! |
Oh, possente Chestyr! Sei riuscito là dove altri hanno fallito, nella Ricerca del Gatto Kinoben! Ricchezze inimmaginabili saranno tue e il tuo nome risuonerà per tutte le terre! Gioisci, perché oggi è un giorno di festa! CONGRATULAZIONI! |
Chestyr Adepto stregone Livello 21 con 21.523 punti esperienza Forza -------------------------- 18 Intelligenza ------------------ 16 Costituzione ----------------- 16 Destrezza -------------------- 13 Carisma ---------------------- 17 Punti ferita: 153 Punti ferita attuali: 153 Monete d’oro: 4.875 Energia magica: 1.100 Stai indossando un freen < Hai il Gatto Kinoben! > L’azione in tempo reale è DISATTIVATA |
Il Drago Antico collassa al suolo! Hai ucciso il Drago Antico. Ottieni 378 punti esperienza. |
I giochi derivati da DND sono divertenti in modo spensierato, ma non riescono mai ad assurgere ad un livello più alto. I veri roguelike offrono un gameplay simile, ma con con molte più caratteristiche di gameplay, ed è difficile pensare di spendere tempo giocando a DND o a Caverns of Zoarre, anziché a Moria o a NetHack. Nonostante questo è comunque un titolo piuttosto indipendente e mi ha tenuto impegnato per altre 6 ore prima della mia inevitabile morte. Adesso vediamo se riusciamo a finire Tunnels & Trolls. [mentre la nostra traduzione italiana del CRPG Addict proseguirà con l’ultimo titolo della linea evolutiva di DND: Cavequest (1985); ndAncient]
The CRPG Addict è un blog, scritto da Chester Bolingbroke, che racconta il viaggio dell’autore (in ordine grossomodo cronologico) in oltre 40 anni di storia dei giochi di ruolo per computer. L’autore gioca ad un titolo, ne discute i punti di forza e di debolezza, il suo posto nella storia dei GDR per computer, l’influenza che ha avuto sui titoli successivi, e l’esperienza di affrontarlo al giorno d’oggi. OldGamesItalia è lieta di presentarvi la traduzione italiana, autorizzata dall'autore! Se anche voi apprezzerete questo interessantissimo blog, non mancate di visitare la pagina ufficiale (in lingua inglese) e di sostenerlo tramite Patreon. Traduzione a cura di: The Ancient One Editing a cura di: Festuceto Consulta l'indice per leggere gli articoli precedenti Visita il sito ufficiale di The CRPG Addict Discutiamone insieme sul forum di OldGamesItalia! |
Bentornati nel cuore dell'Avventura, il nostro CRPG Addict, cosa inusuale, ha deciso di soffermarsi ancora su Telengard (masochismo? psicosi?). In realtà Telengard ha rivelato qualche nuova sorpresa, segno che il "figlio commerciale" del DND di Daniel Lawrence non era poi un prodotto così insulso, rivelando persino una sorta di anima arcade: competere con gli amici per raggiungere il livello più alto! A condizione che si sia costretti a trascorrere la vita in una bolla di plastica... senza Wi-Fi. Scherzi a parte, "redimere" Telengard dopo 30 anni di quasi-oblio, è sicuramente lodevole e importante, soprattutto nell'ottica della riscoperta del videogioco: l'indagine storica ci impone, per essere seri, di non soffermarci mai al primo impatto, di studiare i manuali, ricercare, provare e riprovare. E non è raro che capiti di divertirsi! Di seguito la croccante lista dei giochi trattati nel nuovo ciclo di recensioni del CRPG Addict: Telengard: Divertimento Senza Scopo The Standing Stones (1983) The Standing Stones: una Scorciatoia The Standing Stones: Finito! DND (1984) Caverns of Zoarre (1984) Cavequest (1985) Buona lettura! Festuceto |
Vedi un trono incastonato di gioielli. Vuoi (E)strarre qualche gioiello, (S)edertici sopra, (L)eggerne le rune, o (I)gnorarlo? |
The CRPG Addict è un blog, scritto da Chester Bolingbroke, che racconta il viaggio dell’autore (in ordine grossomodo cronologico) in oltre 40 anni di storia dei giochi di ruolo per computer. L’autore gioca ad un titolo, ne discute i punti di forza e di debolezza, il suo posto nella storia dei GDR per computer, l’influenza che ha avuto sui titoli successivi, e l’esperienza di affrontarlo al giorno d’oggi. OldGamesItalia è lieta di presentarvi la traduzione italiana, autorizzata dall'autore! Se anche voi apprezzerete questo interessantissimo blog, non mancate di visitare la pagina ufficiale (in lingua inglese) e di sostenerlo tramite Patreon. Traduzione a cura di: The Ancient One Editing a cura di: Festuceto Consulta l'indice per leggere gli articoli precedenti Visita il sito ufficiale di The CRPG Addict Discutiamone insieme sul forum di OldGamesItalia! |
Bentornati nel cuore dell'Avventura, nel nido del Drago! Siete pronti per una nuova sfida? Per un viaggio senza ritorno? Eh sì, perché il gioco di ruolo di cui parleremo è il crudelissimo Telengard, il figlio "legittimo" del DND di Daniel Lawrence, un vero incubo per i giocatori, tale era la sua slealtà! Purtroppo Telengard sembra la copia sbiadita del suo predecessore e delude il pubblico, nonostante l'ufficialità della licenza e le numerose conversioni per i computer dell'epoca. Siamo nel 1982, Ultima era già sugli scaffali e Telengard poteva al massimo lucidargli i floppy... Di seguito l'entusiasmante lista dei giochi trattati in questo nuovo ciclo di recensioni del CRPG Addict: Telengard (1982) Telengard: Divertimento Senza Scopo The Standing Stones (1983) The Standing Stones: una Scorciatoia The Standing Stones: Finito! DND (1984) Caverns of Zoarre (1984) Cavequest (1985) Buona lettura! Festuceto |
1.0 INTRODUZIONE Benvenuto a TELENGARD, oh prode avventuriero! Molti prima di te sono discesi in questo ostile dungeon e di loro non si è saputo più niente. Alcuni sono ritornati dal crudele labirinto, narrando storie di orrore e di disperazione, ma anche di grandi tesori e di magia. Sarai solo l’ennesimo stolto, destinato a morire nelle sue oscure profondità? O sarai uno dei fortunati, capaci di scacciare gli orribili mostri e riemergere con immense ricchezze e potere? Solo il tempo e il destino ce lo diranno... |
Si inizia tirando a caso le statistiche di un personaggio e assegnandogli un nome. Tutto qui: nessuna razza, né classe.
Un altro guerriero non troppo possente ha tirato le cuoia. Vuoi giocare di nuovo? Vuoi giocare di nuovo? |
The CRPG Addict è un blog, scritto da Chester Bolingbroke, che racconta il viaggio dell’autore (in ordine grossomodo cronologico) in oltre 40 anni di storia dei giochi di ruolo per computer. L’autore gioca ad un titolo, ne discute i punti di forza e di debolezza, il suo posto nella storia dei GDR per computer, l’influenza che ha avuto sui titoli successivi, e l’esperienza di affrontarlo al giorno d’oggi.
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Traduzione a cura di: The Ancient One
Editing a cura di: Festuceto
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Ben ritrovati avventurieri, l'attesa è stata lunga ma ne è valsa la pena, perché riprendiamo con l'appassionante storia di un plagio. Ebbene sì, la storia dei videogiochi è costellata di simili episodi, ma prima ancora che nascesse il mercato dell'intrattenimento videoludico, gli hacker erano già più che inclini a "prendere ispirazione" dalle opere dei propri colleghi. Del resto archeologia videoludica significa anche smascherare, con il piglio e la razionalità del detective, i falsi miti che aleggiano intorno alle origini dei videogiochi. Daniel Lawrence, autore del famoso Telengard, era davvero il padre dei GDR per computer come taluni asseriscono? L'accurata indagine storica del nostro CRPGAddict e la possibilità di emulare (per la prima volta) la versione VAX di DND, portano alla luce nuove e solidissime prove che sembrano contraddire questa narrazione. Immergiamoci subito nella lettura per scoprire la verità su questo "giallo" videoludico e iniziamo il viaggio attraverso la fortunata linea evolutiva di Telengard. Buona lettura, avventurieri! Festuceto |
Il titolo ci mostra che, proprio come The Game of Dungeons, "DND" era solo il nome del file, non il nome del gioco.
Benvenuto in DUNGEONS & DRAGONS |
Se ancora non avete visitato il "Data Driven Gamer", sappiate che merita una visita. Il suo autore, Ahab, sta ancora costruendo la sua base di lettori, un po’ come stavo facendo io nel 2011. Ha una selezione di giochi più ampia della mia, ma ha un focus specifico sull’analisi degli elementi quantitativi dei giochi (senza però rinunciare a molti commenti su quelli qualitativi).
Ahab negli ultimi due anni ha fatto un ottimo lavoro nell’analizzare The Dungeon e The Game of Dungeons, per poi suggerirmi di riprenderli in mano e finirli. Ma questo contributo è niente rispetto a quel che ha fatto lo scorso mese. Per la prima, è riuscito ad eseguire su un emulatore VAX il DND di Daniel Lawrence. Per decenni abbiamo dovuto ricostruire l’anello mancante fra The Game of Dungeons per PLATO e il Telengard commerciale basandoci sui ricordi dei giocatori, gli adattamenti per altre piattaforme, e le interpretazioni del codice sorgente. Ahab non solo ci ha mostrato il gioco in funzione, ma lo ha finito e ne ha tratto un set completo di mappe (per uno dei tre dungeon del gioco). Il suo materiale ci è essenziale per comprendere questa linea evolutiva dei GDR per computer, così particolare e così peculiare. Fra le altre cose, la possibilità di giocarlo per davvero ci ha mostrato che DND era solo il nome del file; il titolo era (alla faccia del copyright!) Dungeons & Dragons.
Il gameplay del DND per VMS/VAX. La grafica è tutta incasinata a causa di un problema che non sono riuscito a risolvere. Le pareti del dungeon non dovrebbero essere così caotiche.
Dipanare la storia di questa particolare linea evolutiva è stato difficile, principalmente a causa di una tremenda disinformazione, in gran parte perpetrata (o, almeno, non corretta) da Daniel Lawrence in persona, che è morto nel 2010 all’età di 52 anni (Fra le varie cose, egli aveva esplicitamente identificato questa pagina web, così confusionaria che è difficile raccapezzarvisi, come il “sito ufficiale di DND”. Anche se agli autori della pagina va indiscutibilmente il merito di aver riunito e custodito file di grande importanza). A leggere certi siti, Lawrence sarebbe il padre di tutta la linea evolutiva dei GDR per computer, avendo scritto il primo DND già nel 1972… due anni prima della pubblicazione della versione cartacea di Dungeons & Dragons! Alcuni articoli arrivano ad affermare che il suo gioco era così popolare che gli studenti della University of Indiana decisero di adattarlo in quello che sarebbe poi diventato The Game of Dungeons (inutile dire che le cose sono andate esattamente all’opposto). Perfino quegli scrittori che non hanno stravolto così tanto la linea temporale degli eventi, hanno comunque accettato come vere le affermazioni di Daniel Lawrence secondo cui lui avrebbe scritto DND interamente da solo, senza fare riferimento a qualunque altro gioco, nonostante sia palese che esso prenda in prestito elementi dal gioco per PLATO chiamato The Game of Dungeons e nonostante Daniel Lawrence avesse frequentato un’università (la Purdue) connessa al PLATO. In un’intervista del 2007 con Matt Barton, egli avanza l’ipotesi che i suoi “beta tester” potrebbero però aver giocato a The Game of Dungeons, introducendo quindi nel suo gioco alcuni spunti tratti da quello. Dal mio punto di vista, anche un tale scenario non si avvicina nemmeno minimamente a spiegare le similitudini fra i due giochi.
Daniel Lawrence in una fotografia non datata. Non si sa chi l’abbia scattata.
Tutto quello che riesco a determinare con certezza, alla luce delle prove disponibili, è che Daniel Lawrence ha scritto la sua prima versione di DND nel 1976 o nel 1977, chiaramente dopo essere entrato in contatto con The Game of Dungeons per PLATO. Personalmente sono portato a credere che l’anno sia più probabilmente il 1977, perché DND è più simile alla Versione 6 di The Game of Dungeons, che fu appunto pubblicata solo nel 1977. Tuttavia è anche bene notare che alcuni elementi di The Game of Dungeons versione 8 (datata 1978) sembrano fare capolino nell’opera di Daniel Lawrence, quindi è ben possibile che sia tornato più volte alla fonte durante lo sviluppo del suo adattamento. E l’esistenza di numerose versioni diverse per mainframe sembrano supportare quest’ultima tesi.
Come vedremo, Daniel Lawrence ha comunque introdotto numerose aggiunte, e quindi riconoscere che egli ha plagiato The Game of Dungeons non significa negare le sue capacità e le sue innovazioni. Il suo contributo principale fu quello di rendere il gioco accessibile a un pubblico più vasto, in prima battuta scrivendo una versione per il sistema DEC RSTS/E della Purdue (stando alle parole di Daniel Lawrence, il gioco fu “la causa di più di un abbandono scolastico”, cosa che lo rese “assai poco popolare fra i membri dello staff informatico della Purdue”.) Gli ingegneri della DEC che curavano la manutenzione del sistema della Purdue presero familiarità con quel gioco e gli piacque talmente tanto che nel 1979 chiesero a Lawrence di andare nella loro sede in Massachusetts per scrivere un porting per il mainframe PDP-10 della DEC, che caricava il sistema operativo TOPS-20. Alcuni passaggi nei documenti della DEC sembrano suggerire che Lawrence fosse stato pagato per questo e che l’intento della DEC fosse quello di offrire il gioco con le installazioni della macchina. Tuttavia l’accordo specifico che era stato stipulato fra Lawrence e la DEC non è mai venuto a galla. Questa versione finì quindi in vari luoghi diversi, dove erano installate le macchine della DEC. La versione VMS/VAX che Ahab è riuscito a far funzionare, sembra che sia proprio un porting di questa versione per mainframe.
A quel punto, Lawrence aveva già realizzato il porting del gioco per i microcomputer. Nel 1978, scrisse una versione per il Commodore PET che aveva intitolato Telengard (che era il nome di uno dei dungeon esplorabili in DND). Dei rappresentanti della Avalon Hill si imbatterono in Lawrence che stava esibendo il gioco ad una convention nel 1980 o nel 1981, e gli offrirono un accordo di pubblicazione, che nel 1981 o nel 1982 portò alle versioni per PET, Commodore 64, Apple II, TRS-80, Atari 800, e MS-DOS.
La schermata del titolo per la versione Commodore PET di Telengard. La data del 1981 sembra poco realistica come anno di pubblicazione.
Nessun articolo dedicato a Lawrence o a Telengard menziona a quale specifica convention avvenne tale incontro, ma ho trovato una sessione papabile nel programma della Gen Con XIV del 1981. A meno che Lawrence non avesse organizzato la stessa competizione per più edizioni [non riesco infatti a reperire il catalogo dell’anno precedente], sembra improbabile che Telengard possa aver avuto una data di pubblicazione antecedente al 1982, nonostante la data di copyright presente su alcune versioni del gioco.
Nel 1981, Lawrence indisse un “contest” in cui i giocatori si sfidavano a chi otteneva il punteggio più altro (o qualche altra variabile del genere) in una qualche versione di DND. Qualcuno alla Avalon Hill partecipò e ne venne fuori la versione commerciale chiamata Telengard.
Giochi per computer
Competizione di giochi di ruolo per computer, 6006-6021. I giocatori sfidano il computer nel primo round di questo torneo e si sfidano tra loro nel secondo round. Le sessioni del primo round inizieranno a intervalli di 15 minuti dalle 10 AM alle 2 PM di Venerdì. Le sessioni del secondo round dalle 3 PM alle 7 PM di Venerdì. Giudici: Dan Lawrence e il suo Staff. Livello di Esperienza 2. 160 Giocatori. Molinaro L-130
Da allora in poi, Lawrence e la Avalon Hill giurarono guerra alle versione gratuite del gioco, pubblicate un po’ per ogni piattaforma, ordinando la loro rimozione da ogni sistema su cui apparivano. Per quanto riguardava la DEC, essa accolse in pieno le richieste della Avalon Hill, e da ciò derivano le odierne difficoltà nel ricostruire quale aspetto avessero quelle prime versioni del gioco. Qui potete leggere un lungo e divertente scambio di e-mail, in cui i dipendenti della DEC dibattono della questione legale con il loro ufficio legale. Ironicamente, diversi dipendenti nel corso della discussione chiedono aiuto nella loro ricerca del Globo, mentre i loro capi esasperati gli ricordano che il gioco non dovrebbe più essere presente su alcuna macchina della DEC.
Un amministratore della DEC ordina la cancellazione di DND dalle macchine della DEC.
Questo pomeriggio ho parlato con Jerry Lester dell’ufficio legale della DEC in merito alla storia dei programmi DND.BAS/DND.B2S/DND.PAS/DEMO.PAS. Dopo avergli descritto l’origine del gioco e il suo rapporto indiretto con il gioco Telengard della Avalon Hill, egli mi ha riferito quale dovrebbe essere la posizione legale della DEC.
1) Il/i programma/i NON DEVONO, per nessun motivo, essere PARTE di una qualunque offerta commerciale della DEC o della DECUS.
2) Più precisamente, TUTTE LE COPIE di ENTRAMBE LE VERSIONI dei programmi devono essere DISTRUTTE. Il gioco deve essere rimosso da TUTTI I COMPUTER DELLA DEC.
3) Non dovrà esistere nessuna ulteriore connessione fra la DEC o i dipendenti della DEC e il gioco di 'esplorazione di dungeon' di Dan Lawrence.
Se Lawrence si è macchiato di ipocrisia per aver cercato di far sparire le versioni gratuite di un gioco che lui per primo aveva plagiato, gli fu reso pan per focaccia con ripetuti plagi delle sue versioni. Ne abbiamo già viste diverse qui sul blog, fra cui il così detto "Heathkit DND" (anche lui in realtà chiamato Dungeons and Dragons) del 1981, il DND della R.O. Software (1984), e Caverns of Zoarre di Thomas Hanlin (1984) [Noi ne leggeremo presto gli articoli in italiano; nd Festuceto]. Ci sono però anche altre versioni shareware o per BBS che non abbiamo ancora provato.
Un “albero genealogico” di DND.
Questa è la storia. Ma cosa è Dungeons & Dragons? È un gioco testuale con grafica in ASCII in cui un giocatore singolo attraversa uno di tre dungeon di 20 livelli per recuperare un globo magico da un drago. Il layout del dungeon e le posizioni di molti incontri speciali sono fissi, ma le posizioni dei combattimenti e dei vari tesori sono così casuali, che si potrebbe incontrarne un flusso infinito anche solo restando sullo stesso quadretto di dungeon. I combattimenti avvengono contro una piccola “menagerie” di nemici, ognuno con diversi punti di forza e di vulnerabilità ai vari incantesimi del gioco. Il personaggio guadagna esperienza sia tramite combattimento sia trovando i tesori, con incontri assortiti che aumentano e diminuiscono le sue caratteristiche base, e che gli permettono di recuperare dell’equipaggiamento magico. Quando si sente abbastanza forte, il giocatore affronta l’ultimo livello del dungeon, recupera il globo e (se torna indietro vivo) vede il proprio nome nella classifica di coloro che hanno trovato il globo.
Come ho già detto, ci sono semplicemente troppi elementi copiati direttamente da The Game of Dungeons, perché sia anche solo remotamente possibile che Lawrence non lo abbia mai visto. Essi includono:
Il dover indicare un “nome segreto” è preso da The Game of Dungeons, ma le caratteristiche base, la selezione di classi del personaggio, e la scelta dei dungeon è una novità di DND.
Qual’è il vostro nome, nobile signore? Chester
Qual’è il NOME SEGRETO di Chester? z
Quale classe di personaggio: (G)uerriero, (C)hierico, o (M)ago? Mago
Adesso puoi scegliere il dungeon della tua avventura.
Le scelte disponibili sono
(1) TELENGARD
(2) TANA DI SVHENK
(3) LAMORTE
Qui il mio personaggio passa di livello in virtù dei tesori recuperati.
Hai trovato una scala a chiocciola
Vuoi salire (U), o restare allo stesso piano (S): U
Sei riuscito a uscire dal dungeon!
Sei salito di un livello!
Ottieni 7 punti ferita.
Livello 5
Esperienza 19375
Oro Trovato 27220
Punti Ferita 31
Il modo in cui DND gestisce scrigni e libri è lo stesso di The Game of Dungeon.
Hai scoperto uno scrigno…
Premi <RET> per aprirlo, o <LF> per lasciarlo:
Contiene 2269 oro
Hai trovato un libro
Premi <RET> per leggerlo, o <LF> per ignorarlo:
La tua INT è appena salita di 1
Adesso è 17
Per fortuna, questa l’ho vista per tempo.
Sei sull’orlo di una fossa Premi <RET> per scendere giù o <LF> per aggirarla: |
Ma Lawrence ha anche aggiunto delle novità all’archetipo di The Game of Dungeons, a volte migliorandolo, a volte peggiorandolo. Queste includono:È anche possibile che Lawrence abbia preso alcuni elementi dal precedente The Dungeon, inclusa l’organizzazione degli incantesimi in “slot” per livello, così come alcuni tesori che si possono trovare nel dungeon e la loro relativa conversione in oro.
La “scheda del personaggio” di DND.
→ STATS CHESTER Forza 9 Intelligenza 17 Saggezza 9 Costituzione 9 Destrezza 14 Carisma 9 Equipaggiamento: Spada Armatura di Piastre Scudo Magico +3 Anello della Rigenerazione +1 Stivali elfici +2 |
In generale l’approccio di DND è migliore, ma a volte si vorrebbe solo che si sbrigasse, portando a termine il combattimento.
Hai mancato
Ti ha fatto 1 danno
Premi (C)ombatti, o (S)cappa:Combatti
Hai mancato
Ti ha mancatoPremi (C)ombatti, o (S)cappa: Combatti
Hai mancato
Ti ha fatto 3 danniPremi (C)ombatti, o (S)cappa: Combatti
Ha parato il tuo colpo
Ti ha mancato
Premi (C)ombatti, o (S)cappa: Combatti
Hai fatto 4 danni
Ti ha mancatoPremi (C)ombatti, o (S)cappa: Combatti
Hai mancato
Ti ha mancato
Premi (C)ombatti, o (S)cappa: Combatti
Ha parato il tuo colpo
Ti ha mancato
Premi (C)ombatti, o (S)cappa: Combatti
Hai fatto 1 danno
Ti ha mancato perché è debole
Premi (C)ombatti, o (S)cappa: Combatti
Ha parato il tuo colpo
Ti ha mancato
Premi (C)ombatti, o (S)cappa: Combatti
Hai fatto 2 danni
Ti ha mancato perché è debole
Premi (C)ombatti, o (S)cappa: _
Gli incontri speciali con gli altari sono un nuovo elemento di DND.
Vedi un gioiello...
Premi <RET> per prenderlo o <LF> per lasciarlo:
Il tesoro vale 8222 oro
Hai trovato un Altare Santo
Vuoi (P)regare o (I)gnorarlo? Prega
Premi <RET> per dare delle monete, o <LF> per limitarti a pregare:
Quante delle tue 14.715 monete d’oro? 4.000
Sei stato ascoltato
Per finire, vale la pena prendere in considerazione alcune delle differenze fra DND e Telengard:
Telengard è un gioco dall’aspetto più accattivante, ma la maggior randomizzazione ne fa un’esperienza caotica.
Solo quest’ultimo elemento può essere considerato un netto “miglioramento”. Telengard è indiscutibilmente un annacquamento del gameplay di DND. Si nota particolarmente la mancanza di una quest principale e ci si chiede perché Lawrence o la Avalon Hill abbiano deciso di toglierla. Forse avranno pensato che il gioco avrebbe avuto una maggiore rigiocabilità se l’unico scopo fosse stato quello di creare un personaggio sempre più forte.
Per quanto inchiostro sia stato versato da scrittori come me su Lawrence e sul suo gioco, è certo che DND è il gioco che ha avuto l’impatto minore sulle principali linee evolutive iniziate alla fine degli anni ‘70 e all’inizio degli anni ‘80. Durante i suoi giorni, DND offriva forse la migliore simulazione su computer delle meccaniche di un gioco di ruolo cartaceo, ma il suo arrivo sulla scena dei microcomputer è avvenuto troppo in ritardo per poter aver lasciato il segno. Quando Telengard fu pubblicato, era già stato superato da Ultima e da altri giochi della linea evolutiva di Moria/Oubliette/Wizardry. L’unica influenza diretta di DND può essere percepita solo nei suoi pochi cloni, per i quali il mercato era così stretto che dovettero essere pubblicati come shareware.
Gameplay di Heathkit Dungeons and Dragons (1981).
Gameplay del DND della R.O. Software(1984)
Gameplay di Caverns of Zoarre (1984)
C’è una piccola eccezione e, per analizzarla, dobbia prima osservare che DND ha saputo anticipare abbastanza bene il sotto-genere dei rougelike. È difficile infatti non definirlo un “rougelike pre-Rouge”, con i suoi incontri casuali, la permadeath, e il MacGuffin al 20° piano. Ma, al tempo stesso, è difficile individuare una qualunque influenza diretta su Rogue (in un certo senso si potrebbe dire che Rogue trasmette la sensazione di essere un gioco creato da qualcuno che ha sentito parlare di DND, ma che non ci ha mai giocato). Per quanto ne sappia, gli sviluppatori di Rogue non hanno mai riconosciuto altra influenza diretta, se non quelle di Star Trek (1971), di Colossal Cave Adventure (1976), e quella di un generico desiderio di emulare i giochi di ruolo cartacei.
Tuttavia ritengo che qualcuno, nel team di sviluppo di NetHack, sia entrato in contatto con DND o, almeno, con Telengard. Questa considerazione nasce da una serie di incontri speciali che sono stati introdotti in quel gioco fra Hack e NetHack 2.3e, fra cui i troni che fanno cose diverse quando ci si siede sopra e che offrono la possibilità di essere depredati delle gemme che vi sono incastonate; fontane con un’ampia varietà di effetti, e altari che richiedono donazioni. Certo i troni, le fontane, e gli altari sono ovviamente dei cliché del genere fantasy, che ben potrebbero essere stati introdotti autonomamente, ma il modo specifico in cui li si usa è così simile al DND da farmi pensare che una connessione debba pur esistere. È un’eredità piuttosto modesta, ma vale la pena prenderne nota.
Sedersi sui troni in NetHack ha molte delle stesse conseguenze che ha in DND.
Ti senti debole! Il trono sparisce immediatamente in una nuvoletta di logica. [cit. Guida Galattica Per Gli Autostoppisti; ndAncient] |
Ahab è stato così gentile da mandarmi le istruzioni necessarie per emulare DND. Ci ho provato per un po’, ma non sono riuscito a risolvere il problema con il ritorno a capo che crea caos nelle mie mappe del dungeon (la soluzione che offre sul suo blog non funziona sul mio computer, nonostante entrambi abbiamo la stessa versione di Windows). In ogni caso, finire il gioco subito dopo di lui sarebbe stato superfluo. Forse in futuro ci ritornerò, anche per fini statistici, ma non nell’immediato.
Questo articolo è la mia ultima parola su questa linea evolutiva, che abbiamo esaminato a spizzichi e bocconi fin dal primo anno di questo blog. [Ma noi continueremo con le traduzioni degli articoli su Telengard; ndFestuceto] Se dovessero emergere altri informazioni, le aggiungerò a questo articolo, piuttosto che scriverne uno nuovo. Ci sono però dozzine di pagine web e di articoli Wiki che immagino non saranno corretti nello stesso modo. A Daniel Lawrence deve essere riconosciuto tutto il merito di ciò che ha fatto, ma di certo non è il nonno (e nemmeno il padre) dei GDR per computer.
The CRPG Addict è un blog, scritto da Chester Bolingbroke, che racconta il viaggio dell’autore (in ordine grossomodo cronologico) in oltre 40 anni di storia dei giochi di ruolo per computer. L’autore gioca ad un titolo, ne discute i punti di forza e di debolezza, il suo posto nella storia dei GDR per computer, l’influenza che ha avuto sui titoli successivi, e l’esperienza di affrontarlo al giorno d’oggi.
OldGamesItalia è lieta di presentarvi la traduzione italiana, autorizzata dall'autore! Se anche voi apprezzerete questo interessantissimo blog, non mancate di visitare la pagina ufficiale (in lingua inglese) e di sostenerlo tramite Patreon.
Traduzione a cura di: The Ancient One
Editing a cura di: Festuceto
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Tutte le storie, anche le più belle e appassionanti, sono destinate a concludersi. E con l'articolo di oggi chiudiamo la narrazione dei GDR per computer sviluppati per PLATO, in assoluto i primi giochi di ruolo digitali, squisitamente amatoriali, pionieristici, sorprendentemente in anticipo sui tempi, sviluppati in un contesto di assoluta libertà creativa e limitazioni tecniche - per l'epoca - non particolarmente castranti. L'ultimo GDR scritto per PLATO, per quel che ne sappiamo, è l'interessantissimo Avatar. Siamo arrivati alla fine degli psichedelici anni '70 quando gli home computer, negli USA, iniziavano a penetrare nelle abitazioni della borghesia e con essi vi giungevano anche i videogiochi di ogni genere, inclusi i GDR. Niente a che vedere però con Avatar, un gioco impressionante per l'epoca, superiore persino al suo predecessore Oubliette. Infatti Avatar raccoglie l'eredità dei principali GDR per PLATO, ne distilla le caratteristiche migliori e vi aggiunge elementi del tutto nuovi, presentandosi come il probabile apice della scena dei giochi di ruolo di quel tempo. E con Avatar salutiamo definitivamente il PLATO (forse...), mentre il nostro CRPG Addict si prende una pausa estiva di qualche mese, ma tranquilli, la storia dei primi GDR per computer è ancora lunga e ci resta da analizzare l'importantissima linea evolutiva che nasce dal DND di Daniel Lawrence, poi commercializzato col titolo di Telengard e approdato sui più famosi computer domestici. Il nostro è solo un arrivederci e intanto preparatevi per un gradito ritorno, per restare sempre in tema di avventure... Di seguito la rassicurante lista dei giochi trattati in questo primo ciclo di recensioni del CRPG Addict: Avatar (1979) DND - Dungeons & Dragons (1977) Buona lettura, avventurieri! |
Reset programmato per il 15 Novembre Benvenuto in AVATAR 1 utente |
Scegli un’opzione: Banca Obitorio Negozio Generale Gilde Incantesimi Dunegon |
Ne hai ucciso 1 1 goblin ti attacca per 7 danni. |
Cercatori di Tesori Requisiti della Gilda: Forza maggiore o uguale a 11 Intelligenza maggiore o uguale a 8 Saggezza maggiore o uguale a 6 Costituzione maggiore o uguale a 9 Carisma maggiore o uguale a 4 Destrezza maggiore o uguale a 14 Il Maestro della Gilda Mad Max è di livello 999. _________________________________________________________________________________ Non sei ancora istruito nella nostra arte. Puoi unirti a questa gilda gratuitamente. Vuoi diventare uno di noi? |
Armatura di pelle 9 Armatura di pelle imbottita 7.000 Mantello 9 Stivali di pelle 9 |
Santuario Cura Minore Rimuovi Veleno Sveglia Cura Cura Malattie Guarigione Minore Dissolvi Non Morti Cura Maggiore Guarigione Controlla Umanoidi |
Un asterisco (*) indica che un personaggio di una determinata razza può unirsi alla corrispettiva gilda. Tutti i personaggi sono automaticamente membri della gilda dei Nomadi. Ci sono anche altri requisiti per unirsi ad una gilda. Per esempio, per unirsi alla gilda dei Maghi, ci sono dei requisiti minimi di intelligenza. Altre informazioni su questi requisiti minimi saranno presentate in seguito. |
Questi sono i PIU' GRANDI cavalieri di CAMELOT |
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Pubblichiamo oggi un'appendice al precedente articolo del CRPG Addict, che approfondisce l'analisi della versione DOS di Oubliette, datata 1983. Questa breve parentesi ci allontana per un attimo dai giochi PLATO, ma ci permette di approfondire ancora un titolo che, oltre ad essere il papà dei MMORPG, ha anche ispirato pesantemente un caposaldo del genere come Wizardry. Di seguito l'immancabile lista dei giochi trattati in questo primo ciclo di recensioni del CRPG Addict: Oubliette (versione DOS) (1983) Swords and Sorcery (1978) Avatar (1979) DND - Dungeons & Dragons (1977) Buona lettura, avventurieri! |
OUBLIETTE Un’avventura fantasy "Per molti, un rito di passaggio - Per altri, la quest di una vita!" |
Il tuo personaggio è morto durante l’addestramento. |
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E se vi chiedessi qual è stato il primo Massively Multiplayer Online Role-Playing Games (MMORPG) della storia? La risposta potrebbe sorprendervi! In un'epoca remota dominata dai mainframe universitari, quando l'informatica era alla portata di pochissimi eletti e il world wide web era ancora di là da venire, 22 anni prima di Ultima Online e ben 29 prima di World of Warcraft, lo scettro di primo MMORPG della storia spetta a The Game of Dungeons, altresì noto con il nome di "dnd" (le lettere minuscole sono importanti). Correva l'anno 1975, lo stesso di The Dungeon e ancora una volta siamo sul mitico PLATO, vero crogiuolo di sperimentazioni videoludiche e culla dei CRPG. Il CRPG Addict se ne occupa in questo approfondito articolo, tradotto ufficialmente in italiano da OldGamesItalia! Come avrete notato, in questa prima serie di articoli del CRPG Addict si analizzeranno i primissimi CRPG sviluppati sulla piattaforma PLATO o che da essa hanno avuto origine per poi approdare, nel corso degli anni, sui sistemi più moderni e popolari, sopravvivendo, quasi miracolosamente, ad un prematuro oblio. Di seguito la lista dei giochi che tratteremo: The Game of Dungeons (1975) Moria (1975) Orthanc (1975) Oubliette (1977) Oubliette (versione DOS) (1983) Swords and Sorcery (1978) Avatar (1979) DND - Dungeons & Dragons (1977) Buona lettura, avventurieri! |
Il Dungeon è APERTO Un gioco di dungeon e di draghi, che pone i giocatori contro le forze del male che si aggirano per il dungeon. L'obbiettivo: trovare oro e altri beni mentre si cerca il celeberrimo GLOBO. Partite giocate: 330.937 |
The Game of Dungeons Stati Uniti d'America Sviluppato indipendentemente nel 1975 sul mainframe PLATO della University of Illinois Il nome della lezione per PLATO ("dnd") è talvolta considerato il nome del gioco. Iniziato: 24 Febbraio 2012 Finito: 25 Gennaio 2019 Ore totali: 44 Difficoltà: Media (3/5), con molta variabilità in base allo stile di gioco Giudizio finale: 18 Posizionamento al tempo della pubblicazione: 53/316 (17%) |
The Game of Dungeons Benvenuto nel Gioco dei Dungeon, noto anche col nome del file che lo conteneva, 'dnd'. Questo indice principale permette di accedere a tutte le versioni del gioco che sono state ripristinate, oltre che a una lezione di storia che mette a confronto le varie versioni. Divertitevi e lasciate i vostri commenti! -- Dirk Pellett, per conto di tutti gli autori di dnd |
Le tue scorte di 25.839.032 $! Ora puoi: raccoglierli, lasciarli, aggiungerne altri > |
CONGRATULAZIONI Sei riuscito a portare il Globo fuori dal dungeon. Per questa tua nobile impresa, sei adesso nella lista di Coloro Che Hanno Trovato il Globo. Il tuo personaggio verrà ritirato dal dungeon. Hai VINTO! Premi AVANTI per vederti fra coloro che hanno trovato il GLOBO. |
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OjO si tuffa nei misteriosi sotterranei di Dead Cells e guida l'ammasso di cellule lungo cunicoli colmi di mostri e misteri. Ecco le nostre impressioni di gioco con la versione retail 1.0 del gioiellino di Motion Twin, acquistabile su Humble Store e altri store online.
Musica di sottofondo consigliata: Una cellula, di F. Battiato.
Il buon OjO oggi ci porta alla scoperta di Deep-Sixed, un roguelike sui generis creato da Little Red Dog Games.
Nei panni di una "impiegata involontaria" dovremo pilotare una carretta spaziale per esplorare i misteri di una nebulosa piena di ricchezze nascoste e di pericoli letali...
Ojo se la sarà cavata? Scopriamolo assieme!
Il temerario The Ancient One, decano di OGI, mette alla prova le sue abilità e la sua fortuna affrontando le oscure profondità di NetHack, il classico roguelike che vanta ancora un grande seguito e un supporto costante.
Trovate il gioco qui.
Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro.
E se tu scruterai a lungo in un abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te.
(Al di là del bene e del male - Friedrich Nietzsche)
La Doublespeak Games è una piccola compagnia indipendente, che intende dedicarsi alla produzione di browser game open source e il cui titolo di esordio (A Dark Room, 2013) ha incontrato un inaspettato e clamoroso successo di pubblico in seguito al suo porting per iOS. È attualmente disponibile anche per Android.
A Dark Room è un gioco semplice, immediato e accattivante; realizzato completamente con grafica testuale. Cerchiamo però di capire se c'è anche qualcosa in più, tale da attirare l'attenzione di noi oldgamer.
Il titolo si basa su tre elementi di gameplay, autonomi ma al tempo stesso intrecciati fra loro: la gestione delle risorse in stile "idle game", l'esplorazione "rogue-style" e la narrazione interattiva in senso lato.
Nella prima parte del gioco ("a dark room") si è impegnati principalmente nella gestione delle risorse: raccolta materie prime, espansione insediamento, produzione di beni e armi.
Questa prima parte ha tutti i connotati di un tipico "idle game", sulla scia di titoli abbastanza insignificanti tipo Candy Box: si tratta di ripetere all'infinito le stesse azioni (leggi: gli stessi click) in modo meccanico, cercando di ottimizzare la "catena produttiva", al fine di produrre e accumulare quante più risorse nel minor tempo possibile.
Nella seconda parte del gioco ("a dusty path") scopriamo che fuori dalla nostra capanna esiste un mondo ignoto e pericoloso. Così, potendo contare solo sulle nostre forze, iniziamo ad esplorarlo. È a questo punto che il gioco si fa più letale: il mondo esterno è popolato di nemici (inclusi mostri erranti in continuo respawn) e non va neppure dimenticata la possibilità di morire di fame e di sete.
La difficoltà principale di questa fase ruota intorno all'ottimizzazione dell'inventario, trovando un giusto equilibrio fra beni utili all'esplorazione e bottino da riportare al villaggio. Il tutto continuando a tenere sotto controllo la gestione delle risorse, che si fa sempre più complessa mano a mano che il gioco introduce nuove variabili.
La terza componente, la narrazione, ci accompagnerà per tutta l'esperienza di gioco ed è ciò che dà un'anima alle altre due.
A Dark Room inizia in una stanza buia. Accendiamo un fuoco e ci affanniamo a tenerlo vivo. Non sappiamo chi siamo e le tante cose da fare non ci danno quasi il tempo di porci la domanda. Una straniera arriva in fin di vita alla nostra porta; la accudiamo e scopriamo che lei... sa costruire cose. Inizia così una collaborazione che ci porterà a espandere la nostra sfera di influenza e a esplorare il mondo che ci circonda.
Impossibile dire di più senza rovinare l'esperienza di gioco, il cui cardine è la lenta scoperta della trama, della nostra vera identità e della nostra missione ultima. E questa scoperta avviene in modo graduale, di pari passo con l'aumentare della complessità del gioco e delle variabili di cui tenere conto. Ad ogni curva, il paesaggio davanti a noi si fa più ampio e intrigante.
Da un gioco di sopravvivenza in un fosco medioevo, fino a... dove la vostra fantasia vi potrà portare.
Impossibile spoilerare di più, se non dicendo che il grande videogioco non è nuovo ad esperienze di questo tipo. Il gioco mi ha ricordato assai vividamente il senso della scoperta e dell'evoluzione provati tanti anni fa su Civilization, oppure il peculiare mix di dark fantasy e sci-fi di Ultima 1 (a cui A Dark Room deve molto più di quel che sembra).
Il gioco è minimalista, tanto nella grafica testuale quanto nella narrazione. Tutti gli eventi vengono narrati con pochissime parole, che "scappano via" sommerse dal registro degli eventi legati alla parte strettamente ludica.
L'ambientazione ci viene presentata con pochissime parole, intorno alle quali la nostra fantasia costruisce di volta in volta un mondo dettagliato, che poi il gioco si diverte a smontare sistematicamente introducendo nuovi inaspettati elementi che allargano l'universo di gioco. È un crescendo di sorprese e di nuove consapevolezze, che funziona alla meraviglia grazie alla perfetta scansione del tempo garantita dalle attività ripetitive che ci troviamo a svolgere.
L'effetto finale è davvero notevole, perché riesce nell'intento di raccontare una storia complessa con pochissime parole, lasciando a noi stessi il grande onore di riempirla di immagini e significati. Ne sia emblema il finale aperto, che dà una conclusione degna agli eventi, ma al tempo stesso lascia al giocatore non il compito di interpretarlo quanto quello di metterci un significato che spieghi le azioni del protagonista.
Il gioco è disponibile gratuitamente sul web. La versione a pagamento per iOS, più rifinita e con qualche feature in più, oltre a un esaustivo e assai interessante commento dei due autori, può essere acquistata in bundle con il suo prequel spirituale (The Ensign) a meno di 3 euro.
Il gioco non vi porterà via più di tre ore e, nonostante la scarsa rigiocabilità, vale sicuramente un giro! Un'altro vivido esempio di come la narrativa interattiva stia trovando nuove forme e si stia mischiando a nuovi generi sempre più allettanti anche per il grande pubblico.
Un politico divide l’umanità in due classi: strumenti e nemici.
Il ché significa che ne conosce una sola,
la seconda.
(Al di là del bene e del male - Friedrich Nietzsche)
Gioca a A Dark Room gratuitamente online
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Grazie a chi ci è stato vicino nei vent'anni di attività "regolare" di OldGamesItalia, a chi ha collaborato o a chi ci ha soltanto consultati per scoprire il mondo del retrogaming. Speriamo di avere presto nuove energie per riprendere un discorso che non vogliamo davvero interrompere.
Grazie, OGI. Arrivederci!
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