L'Interactive Fiction sbarca su Steam

La notizia è di quelle che fa ben sperare: arriva su Steam il primo gioco completamente testuale. Si tratta di Heroes Rise della Choise of Games, già disponibile anche per Android e iOS.

Senza entrare nel merito del gioco (che è una storia interattiva di supereroi impostata su scelte multiple in stile libro-game), la notizia è indubbiamente interessante per noi di IfItalia, perché (se il titolo riscuoterà successo) potrebbe aprire la strada alla pubblicazione di altre avventure testuali in digital delivery.

Acquista Heroes Rise Bundle su Steam

Visita il sito di Choice of Games

Teniamolo d'Occhio: Hadean Lands

Dopo la morte della Infocom, sono emersi alcuni nomi di spicco fra le decine di talentuosi autori che si sono cimentati con successo nella produzione di nuove avventure testuali amatoriali. Fra questi nomi brilla sicuramente quello di Andrew Plotkin, autore di numerose avventure, fra cui vale la pena citare: A Change in the Weather, Shade e The Dreamhold.
Di lui ci siamo già occupati recensendo il suo ottimo Spider and Web.

Non è una notizia recente, ma merita di avere un po' di risalto anche su queste pagine. Si è da tempo concluso con successo il primo Kickstarter dedicato a un'avventura testuale (datato dicembre 2010), in cui Plotkin ha raccolto oltre 30.000 dollari, dei circa 8.000 che chiedeva.
Il gioco si dovrebbe chiamare Hadean Lands e sarà sviluppato su una piattaforma proprietaria per iOS (che grazie al successo del Kickstarter sarà resa gratuita!) e che Plotkin ha già usato per il porting a pagameno di Shade e di The Dreamhold, disponibili da tempo sull'AppStore.
Hadean Lands sarà ambientato su una nave spaziale, la Unanswerable Retort, di cui noi siamo assistente alchimista in seconda. Sì, avete letto bene: alchimista! Inutile aggiungere che uno strano incidente all'inizio del gioco rovinerà i rituali alchemici della nave, facendoci naufragare in uno strano non-luogo fuori dal tempo. Come sempre con Plotkin, la storia (al solito un po' cervellotica) ha tratti di grande originalità e complessità.

Lo sviluppo del gioco procede a singhiozzo, tanto è vero che molti fan hanno perso la speranza di vederlo realizzato e hanno chiesto di essere rimborsati, ma noi di IfItalia continueremo comunque a tenerlo d'occhio.

Gioca sul web l'anteprima di Hadean Lands.
Visita la pagina del Kickstarter di Hadean Lands.
Visita Zarfhome, il sito di Andrew Plotkin.

Kickstarter Corner: Kaptain Brawe 2 - A Space Travesty

Il primo capitolo Kaptain Brawe: "A Brawe New World" lo avevamo recensito senza troppo entusiasmo qualche tempo fa. Ed ecco che il nostro Kaptain Brawe torna alla carica con una raccolta fondi su Kickstarter (qualcuno aveva dei dubbi in proposito?). Tuttavia a 22 giorni dalla fine il traguardo dei 150.000,00 dollari pare ancora lontano...

Tuttavia ci sono almeno due aspetti interessanti di questa raccolta fondi su cui ci vogliamo soffermare:

Il primo è la partecipazione di Steve Ince, un veterano dell'industria con un curriculum decisamente nutrito. C'è da dire però che i giochi di cui è stato game designer non è che siano esattamente dei capisaldi del videoludo... ricordiamo fra questi: Gold and Glory - The Road to El Dorado (2000), Broken Sword - The Sleeping Dragon (2003) e Captain Morgane and the Golden Turtle (2012).

Il secondo aspetto interessante è che a tutti i baker che finanzieranno con almeno 3 dollari sarà donata la seconda parte del primo capitolo (la prima parte è infatti già gratuita). Un incentivo interessante!

Il gioco (se il Kickstarter avrà successo!) si intitolerà Kaptain Brawe 2: "A Space Travesty" e uscirà per PC, MacOs, iOS e Android. Sarà anche tradotto in Italiano, ma si spera con una traduzione migliore di quella del primo capitolo, talmente pessima da rovinare l'esperienza di gioco.

Il Kickstarter di Kaptain Brawe 2: A Space Travesty

La recensione del primo capitolo su OldGamesItalia, Kaptain Brawe: A Brawe New World

7th Guest 3: The Collector ci riprova!

Dopo l'insuccesso della prima campagna Kickstarter (che si è fermata a un quarto dei 435.000 dollari richiesti), i redivivi Trilobye ci riprovano, lanciando una nuova raccolta fondi sulla piattaforma Crowdhoster.

All'apparenza non ci sono molte novità rispetto alla prima campagna fallita, però guardando meglio si scopre che al raggiungimento della soglia dei 65.000 dollari si concluderà il primo step della raccolta fondi e (incassato quanto dovuto dai backer e senza alcuna garanzia di vedere il gioco completo!) si procederà allo sviluppo di The 7th Guest 3: The 1st Story: una sorta di demo giocabile che include il primo piano della dimora di Stauf e almeno 3 enigmi giocabili.
Una scelta discutibile, visto che a pochi giorni dal termine della raccolta fondi per questi primo step del gioco, non si è ancora raggiunta la seppur minima soglia.

Se non altro, segnaliamo che questi tentativi di rinascita della Trilobyte hanno dato almeno qualche frutto: i loro giochi sono disponibili su GoG e altre piattaforme digitali e lo storico 7th Guest è stato convertito per iOS!

Visita il sito ufficiale della Trilobyte
Visita il sito della raccolta fondi di 7th Guest 3: "The Collector"
7th Guest per iPad sull'AppStore

Edna & Harvey: The Breakout

Edna & Harvey: "The Breakout" è un'avventura grafica poco conosciuta in Italia. Nasce come progetto universitario di due studenti tedeschi, per poi diventare a tutti gli effetti un prodotto commerciale pubblicato dai Daedalic (celebre etichetta Tedesca di avventure grafiche, autrice fra gli altri della saga di Deponia).
Edna & Harvey si è guadagnato la brutta fama di essere pieno di bug, di essere pessimamente tradotto in Inglese e, più in generale, di non essere una grande avventura. Ma ci sarà anche qualcosa di buono?

TECNICAMENTE:
La prima cosa da sottolineare è che oggi il gioco è *assolutamente* privo di bug, sia l'ottimo porting per iOS, che la versione PC.
In particolare su iPad il gioco funziona alla perfezione, con un'ottima precisione dei controlli e una meravigliosa  resa dei colori pastello sul display retina.

Edna & Harvey ha uno stile grafico molto personale, con un tratto deliziosamente infantile che rispecchia perfettamente la giovane protagonista del gioco. È proprio questo disegno, infantile ma anche assai ricco di dettagli, a donare al gioco un look originale, che riesce veramente a trasmettere emozioni al giocatore. A questo si aggiungo i colori sgargianti degli ambienti, "edulcorazione" del reale che immedesima il giocatore in maniera perfetta nell'atmosfera del manicomio e nelle vicende narrate.

Come accade fin troppo spesso nelle AG, le animazioni sono molto povere, quasi da gioco in flash dei primi anni 2000, ma ciò non nuoce minimamente all'atmosfera, poiché ogni sprite (per quanto mal animato) è davvero ben caratterizzato.


 

IL GAMEPLAY:
In molti lo hanno trovato lento e "verboso".
E, effettivamente, Edna & Harvey è decisamente... lento e "verboso".
È un gioco "all'antica": fatto per durare, richiede impegno, costanza e attenzione da parte del giocatore.

Strutturalmente è un'avventura che più classica non si può.
Classica nell'interfaccia one-click, classica negli enigmi e nei meccanismi interni.
Ogni elemento è presente in copiosa quantità:
- un numero di oggetti come non si vedeva dai tempi di Discworld 2.
- un numero di location da far impallidire King's Quest 6;
- tanti personaggi strampalati con cui interagire, ognuno con *decine e decine* di linee di dialogo strampalato;
- un numero di hotspot per ogni location veramente, *veramente* elevato.

Ma ciò che impressiona di più è proprio la combinazione di tutti questi fattori.
E qui sta la novità e, probabilmente, l'elemento più interessante (ma difficile da digerire) del gioco. Ogni singola combinazione possibile di tipo "oggetto-oggetto" o "oggetto-hotspot" restituisce (anche quando non produce alcun risultato concreto) una risposta unica del gioco. E ognuna di queste risposte è una battuta umoristica/demenziale.
IL risultato è che il numero di linee di testo e di battute umoristiche scritte per questo gioco non ha forse uguali in tutta la storia delle avventure grafiche.  

L'idea di gratificare il giocatore che sperimenta le possibili interazioni del gioco con delle frasi umoristiche, che lo ripaghino anche quando non ha fatto un'azione utile al proseguimento del gioco, non è certo nuova. Anzi, si può dire che sia il marchio di fabbrica della Sierra.
Ma anche rispetto ai giochi Sierra che hanno un'impostazione simile (per esempio Leisure Suit Larry 6), in Edna & Harvey il tutto è esasperato e amplificato al massimo, diventando un vero elemento cardine del gameplay.
Giocare a Edna & Harvey significa necessariamente provare sistematicamente "tutto con tutto", andando a leggere e a sorridere di tutte le migliaia di battute che contiene.
Certo non tutte sono all'altezza di quelle di Al Lowe, ma dalla loro quantità (prima ancora che dalla loro qualità) emerge una certa soddisfazione per il giocatore.

LA TRAMA:
La trama ci racconta, a piccole gocce diluite dentro il mare di enigmi del gioco, la tragica storia di Edna e del suo coniglio di pezza, Harvey.
Edna è chiusa in un manicomio. Ma non si sa se è veramente pazza. Né si sa se è veramente colpevole del crimine di cui è accusata. Di certo il dottore che la cura non è per lei un estraneo. Altrettanto certo è che il suo caro Harvey il coniglio di pezza è solito... parlarle. E, per essere un coniglio di pezza, è anche spiccatamente sadico e pazzo.

La storia ci porterà a dissotterrare il passato dei Edna, scoprendo i retroscena della sua (presunta?) pazzia.
E alla fine sarà proprio solo il giocatore stesso a poter intuire, dentro di sé, se è Edna è davvero pazza o no.

Il gioco è un sapiente mix di ambientazione realistica e enigmi surreali, fra dialogi ironici/demenziali e quella che è invece una tematica di fondo di tragica realtà.
Una combinazione vincente, che ci racconta una storia vera attraverso la realtà ovattata di un pazzo sotto sedativi.

La violenza a cui assisteremo si mischia a spensierate battute da ragazzini nerd.
Il sangue si mischia ai colori brillanti dei background, forse accentuati dagli psicofarmaci assunti dalla protagonista.
Il ricordo di un passato spensierato si alterna costantemente ad un eterno presente agghiacciante, tragicamente  privo di ogni futuro.

Edna ha forse una sola speranza di salvarsi: il suo coniglio Harvey (e chi può dire cosa sia?!? La sua coscienza? La sua fantasia? La sua innocenza perduta?).
Peccato solo che Harvey, lui sì, sia sicuramente folle, cinico e spietato. Al di là di ogni dubbio.
A mio  modo di vedere, Edna e Harvey sono una delle coppie di protagonisti più originali e interessanti prodotti in questi ultimi anni dall'industria delle avventure grafiche.

DA GIOCARE?
Per me sì.

Ed è anche una delle avventure grafiche più interessanti attualmente presenti sull'AppStore.

È un titolo interessante, insieme anche al suo seguito Enda & Harvey 2: "Harvey's New Eyes" (molto più accessibile e mainstream), purché ne possiate accettare la difficoltà e la "verbosità". Se ci riuscite, vivrete una storia non banale, che vi imprimerà per sempre nella mente la figura di Edna e del suo cinico coniglio di pezza.

Little Big Adventure arriva su iOS!

È arrivato ieri sull'AppStore il porting di un intramontabile classico per PC: "Little Big Adventure", la bellissima epopea di Twinsen contro il Dott. FunFrock. Il gioco è un sapiente e originale miscuglio di generi diversi, con un'ambientazione originalissima e tanti enigmi che vi terranno impegnati per ore. Un grande gioco, ancora oggi godibilissimo.

Il porting è opera di DotEmu, che già ci ha regalato le conversioni per iOS di tanti capolavori PC, fra cui The Last Express, R-Type, Gobliiins e la trilogia di Metal Slug.

Buona avventura a tutti sul mondo di Twinsun!

Scarica Little Big Adventure da AppStore
Parliamo di Little Big Aventure sul forum di OldGamesItalia

Seastalker

Seastalker è un'avventura testuale della Infocom, scritta a quattro mani da Stu Galley (autore anche di Moonmist e Witness) e da Jim Lawrence (coautore di Moonmist e ghost writer di numerosi libri per ragazzi, fra cui anche Nancy Drew).

TRAMA E AMBIENTAZIONE:
L'ambientazione di Seastalker è lievemente fantascientifica, collocata in un mondo solo un po' più tecnologicamente avanzato del nostro. Il gioco si svolge nelle profondità del mare, con un vago ma piacevole sapore diVentimila Leghe Sotto i Mari.

Seastalker ci vede impersonare uno scienziato, di cui possiamo scegliere il nome, a capo di un centro ricerche sottomarino. Accompagnati dal nostro compagno e collega Tip Randall (al nostro fianco per tutta l'avventura - chi ha detto Floyd?!?), sventeremo la minaccia rappresentata dallo Snark, un colossale mostro marino che mette a repentaglio l'incolumità della nostra base sottomarina. Per riuscire nell'impresa dovremo servirci della nostra ultima invenzione: un modernissimo sommergibile, battezzato SCIMITAR.
Nel farlo non mancheranno ovviamente i colpi di scena e i risvolti imprevisti, che coinvolgeranno anche gli altri membri della nostra folto staff scientifico e che ci daranno così l'occasione di calarci nei panni di un improvvisato investigatore.
 

       

GAMEPLAY:

Il gioco si svolge quasi per intero in due diversi tipi di ambienti: all'interno di basi scientifiche (una a terra e l'altra sottomarina) e in mare aperto (a bordo del nostro SCIMITAR).

Nella basi ci troveremo ad interagire con i vari PNG e a svolgere indagini di tipo prevalentemente investigativo, in modo non dissimile da tante altre avventure testuali.

Le fasi a bordo del sottomarino invece si basano prevalentemente sull'interazione con la variegata strumentazione di bordo. Questa è, probabilmente, la parte più interessante e originale del gioco.

Ogni strumento del sottomarino è descritto con cura nel manuale del gioco, assolutamente indispensabile per poter manovrare il sottomarino. Per fortuna il tutto ha il giusto livello di complessità e ricorrere al manuale è un divertimento e non una frustrazione (no, non è il manuale di Falcon 3.0...).
C'è da aggiungere anche che le varie strumentazioni di bordo vengono introdotte gradualmente, con una curva di apprendimento ben bilanciata.
Come in un vero sommergibile, ci si orienterà usando il sonar (che rivela, su una griglia realizzata in caratteri ASCII, gli ostacoli che si trovano intorno a noi e alla nostra stessa profondità) e il misuratore di profondità (che inizia a lampeggiare quando siamo troppo vicini al fondale). Il giocatore, per poter raggiungere la propria meta, dovrà quindi incrociare ripetutamente i miseri (ma realistici!) dati forniti da tali strumentazioni di bordo con la cartina del fondale inclusa nella confezione.
Vi garantisco che il risultato è una sfida estremamente gratificante, non difficile, ma originale e tutt'altro che banale.

      

L'altro aspetto centrale del gameplay è rappresentato da numerosi eventi a tempo, che uno non si immaginerebbe mai di trovare in un gioco etichettato come "Junior". Sappiamo fin dall'inizio che la base sottomarina è minacciata e che la nostra missione dovrà avere tempi strettissimi, ma... non sappiamo quanto stretti. E ogni nostra azione sposterà in avanti di uno il contatore dei turni di gioco, facendoci avvicinare inesorabilmente alla distruzione della nostra cara base.

La sensazione di urgenza è poi acuita da tutta una serie di scelte da compiere che sono strettamente legate al fattore tempo. Per esempio: si sa che la SCIMITAR non è stata ancora testata a dovere; sarà davvero opportuno spingerla al massimo della sua velocità per risparmiare una trentina di turni? O sarà forse meglio andare piano, ma senza sforzare il motore?

L'altro aspetto interessante, indirettamente legato al fattore tempo, è la presenza di tutta una serie di azioni secondarie facoltative. Si può infatti terminare il gioco in maniera favorevole ma senza aver scoperto tutti i risvolti della trama. Questo aggiunge anche un certo fattore di rigiocabilità. E, nel mio caso, la seconda partita mi ha permesso (raggiungendo anche i 100 punti su 100) di scoprire tutti quegli indizi che, nella prima partita, mi ero perso e che hanno dato un maggior senso agli eventi narrati.

      

DIFFICOLTA'

Seastalker è l'unico titolo Infocom a essere classificato come "Junior". Infatti le altre AT della Infocom per principianti (Wishbringer, Moonmist e Plundered Hearts) sono tutte classificate come "Novice".
Il ridotto livello di difficoltà rende questo Seastalker particolarmente interessante per chi sta muovendo i primi passi nel genere... Non aspettatevi però un gioco che si gioca da solo! La strumentazione del sottomarino da imparare a usare, i rigidissimi limiti temporali e i numerosi risvolti nascosti della trama conferiscono al titolo un livello di sfida dignitoso.
Non vi terrà impegnati per mesi (come potrebbe fare uno Zork), anzi al massimo per un paio di serate. Ma quelle saranno sufficientemente impegnative da rappresentare una sfida appagante.

Scendendo nel dettaglio, dirò che il ridotto livello di difficoltà si concretizza sopratutto in alcuni aspetti:
- un numero di location assai ridotto, navigabili facendo affidamento anche esclusivamente sulle planimetrie allegate al gioco e quindi senza bisogno di crearsi la propria mappa cartacea;
- i tanti enigmi (es. tutta la parte della navigazione con il sommergibile) che consistono quasi esclusivamente nell'applicazione delle istruzioni contenute nel manuale di gioco;
- l'abbondanza di indizi che ci vengono suggeriti dentro il gioco direttamente dai vari PNG (ma, per avere questi indizi, si deve comunque imparare ad interagire con loro!).
- alcuni di questi indizi in-game sono talmente espliciti che è stato adottato un sistema di spoiler, per non renderli "obbligatori". In pratica in questi casi il gioco ci fornisce una parola chiave che va a completare una frase (altrimenti incomprensibile) contenuta nella confezione del gioco. Qualcosa del tipo: "leggi l'indizio n°5 e nel relativo spazio vuoto inserisci la parola: SCIMITAR".
 
CURIOSITA'

- Seastalker è il primo gioco Infocom (il secondo sarà il già citato Moonmist) a consentire al giocatore di dare un nome al protagonista. La curiosità è che il nome andrà a completare il sottotitolo del gioco, il che fa di Seastalker il primo gioco dal titolo... interattivo!
- La mappa in caratteri ASCII del sonarscope è (credo) l'unico esempio di mappa in-game di un gioco Infocom. Se a questo aggiungiamo che essa si aggiorna, turno dopo turno, in base agli spostamenti del sottomarino, è l'ennesima dimostrazione di quanto sia potente il parser della Infocom.
 

CONCLUSIONI

Seastalker non è l'avventura più bella della Infocom, ma questo già lo sapevate.
Tuttavia è una buona avventura, impreziosita da qualche spunto originale. A parere del sottoscritto essa raggiunge sicuramente la sufficienza ed è sicuramente consigliata a chi muove i primi passi nel fantastico mondo della narrativa interattiva.
Credo che, insieme a Wishbringer, questo sia il titolo del catalogo Infocom migliore con cui iniziare. Sugli altri due giochi per principianti (Moonmist e Pludered Hearts) ho invece alcune riserve sui cui è inutile dilungarsi in questa sede.

Segnalo infini che il gioco oggi è facilmente reperibile e perfettamente emulato su iOS (con tanto di supporto per il GameCenter)  tramite l'app Lost Treasures of Infocom di Activision.

Consigliata.

Parliamo di Seastalker sul forum di OGI!

Ma che avventura è mai Quest?

Attenzione! La news qui sotto interesserà ancor meno persone del solito, quindi sentitevi liberi di seguire il mio consiglio: invece di leggerla, spegnete il computer e andatevi a prendere una bella boccata d'aria e un po' di sole. Poi tornate qui e fate come se nulla fosse accaduto.

Se invece state ancora leggendo, magari fate parte di quello strano e sparuto gruppo di persone che ha sempre desiderato creare un'avventura testuale...

...

...siete ancora qui? Anzi, SEI ancora qui, unico lettore rimasto interessato? Possiamo darci del tu, no? Ma sì, lasciamo che quei giovinastri stiano lontani dal magico mondo dell'Interactive Fiction. Non se lo meritano! Io e te invece ci intendiamo, no? Non scappare! Ecco... siediti... tranquillo e continua a leggere.




Kaptain Brawe: A Brawe New World

Un'avventura grafica pubblicata a cavallo fra il 2010 e 2011 fa sempre notizia fra gli appassionati. Tanto più se è "oldschool", tradotta in Italiano e disponibile anche per iPad a pochi Euro.

Ma è tutto oro quel che luccica?
 
Kaptain Brawe: A Brawe New World prende ispirazione dai classici degli anni novanta e ne eredita tutte le caratteristiche salienti:
- grafica 2d con fondali disegnati a mano;
- stile grafico "fumettoso" e lievemente "deformed";
- interfaccia punta e clicca con inventario a scomparsa;
- enigmi classici basati sull'interazione fra oggetti, in pieno stile Lucas / Sierra;
- dialoghi brevi ed umoristici;
- personaggi non giocanti dai tratti comici.
 
Insomma, ogni Oldgamer si troverà a casa.
  
 
L'interno delle astronavi ricorda quello delle barche d'un tempo..
 
L'aspetto forse più interessante ed originale del gioco è l'ambientazione fantascientifica. Nel 1822 James Watt inventa un motore che permette all'umanità di viaggiare nello spazio. L'uomo colonizza altri pianeti, incontra altre forme di vita, fa passi da gigante, ma partendo... dal 1822! 
E così le astronavi sono fatte di legno, si cucina ancora su delle stufe del diciannovesimo secolo, i pochi macchinari hanno un design ed una funzionalità assolutamente retrò, ci sono ancora i mulini a vento, ecc. 
Una sorta di "steam sci-fi", che dona al gioco una cornice piacevolissima.
 
Non serve invece dilungarsi troppo sulla trama. Questa ha una sua consistenza ed una sua dignità, ma certo non tale da far impallidire i pilastri del genere. In pratica in questo insolito scenario futuristico operano tre organizzazioni: l'Unione Spaziale, la Polizia Spaziale e... i Kribb, i pirati dello spazio!
Il gioco racconta le avventure dell'impavido Kaptain Brawe, orgoglioso ma maldestro membro della Polizia dello Spazio, e dei suoi fidi compagni (primo fra tutti il nostro obsolescente ma fidato robot "Rowboat"), mentre cercano di porre fine ad una minacciosa congiura interstellare. 
La storia c'è. Poteva essere migliore, ma... poteva anche essere peggiore. 
 
Gli enigmi rispecchiano il paradigma dei migliori titoli degli anni '90. 
Hanno una loro logica, una difficoltà medio-bassa, e sono complessivamente corretti nei confronti dei giocatori. Nessuno sforzo nella direzione dell'innovazione. Però quel che c'è funziona e anche questo non era scontato. Bene così... del resto Kaptain Brawe è un gioco che può interessare solo agli amanti delle AG classiche alla ricerca di una ennesima AG classica.
 
 
Nel profondo dei Caraibi... No, no, quello era un altro gioco!
 
Il gioco soffre vistosamente di un budget assai ridotto. La sensazione è che le persone che ci abbiano lavorato sapessero veramente quel che stavano facendo, ma l'abbiano fatto dovendo fare i conti con tempi e risorse limitate. Le animazioni sono ridotte all'osso, i fondali hanno una qualità altalenante e una staticità totale, le scene di intermezzo sono stringate al massimo, certe situazioni e certi enigmi potevano essere sviluppati assai meglio. 
E tuttavia il prodotto che ne è uscito riesce a soddisfare le aspettative di chi cerca un'avventura grafica vecchio stile, senza cadere nei clamorosi errori che a volte caratterizzano produzioni moderne ben più blasonate. 
 
Pecca imperdonabile è la traduzione Italiana, talmente pessima e affrettata (chiaramente realizzata senza alcun betatest) da rendere il gioco quasi ingiocabile. Di sicuro impedisce di goderne a fondo, visto che gran parte del gioco è basato su battute ironiche che i traduttori non solo non hanno reso, ma molto spesso hanno travisato.
 
Il giudizio finale di chi scrive?
Kaptain Brawe: A Brawe New World è un gioco per soli amanti di avventure grafiche oldschool. Su PC, vista la concorrenza e il prezzo maggiore, è un gioco che si attesta su una piena sufficienza, ma niente più. Su iPad, dove costa 5 Euro e dove c'è una certa penuria di AG inedite, credo possa meritarsi le 4 stelle. In entrambi i casi però ve lo sconsiglio (almeno in parte) se dovete giocarlo in Italiano. Rischiate di vedervi rovinata l'esperienza.
 
 
Oltre a Brawe, controllerete altri personaggi. Non aspettatevi Maniac Mansion, però!
iCade: l'iPad diventa un mini coin-op!

Se pensavate di non avere un motivo valido per acquistare in iPad, ora potreste averlo trovato. Il nostro Vintage ci segnala che Thinkgeek (il negozio online del vero TecnoloGeek/CompuNerd) ha in catalogo questa bellezza. Un minicabinato che permette di trasformare il tuo iPad in una vera sala giochi. 100 i titoli attualmente disponibili.

Prezzo 99,99$

Link alla pagina di Thinkgeek
Video recensione di Toucharcade.com
Link alla discussione sul forum

 

La nuova line-up di TellTale Games

I TellTale proseguono nella loro controversa politica fatta di videogiochi su licenza proposti in formato episodico. Abbiamo già parlato di Back to the Future e Jurassic Park, ora passiamo in rassegna gli altri cinque titoli annunciati.

Il primo annuncio è di quelli da far tremare le vene ai polsi: i TellTale avrebbe acquistato da Actionvision le licenze dei vecchi e gloriosi titoli della Sierra! Ed il primo gioco su licenza a vedere la luce sarà probabilmente un seguito di King's Quest!

Si prosegue con The Walking Dead, basato sulla licenza di una celebre fumetto di Robert Kirkman, che è stato anche oggetto di un adattamento per la TV americana. Un'apocalittica storia di zombie.

Fables sarà invece un adattamento di un'altra celebre serie di fumetti, creata da Bill Willingham per la DC Comics. "La serie tratta di vari personaggi appartenenti alle fiabe e al folklore che sono stati costretti ad abbandonare le loro terre natie da un misterioso nemico conosciuto come l'Avversario" (cit. Wikipedia).

E poi la volta del seguito di Puzzle Agent, che probabilmente molti di voi già conosceranno almeno di fama.

Si finisce quindi con il porting su PC, Mac e IPad di Hector: "Badge of Carnage" degli Straandlooper Animation, pubblicato originariamente solo su IPhone. Questo porting sarà probabilmente il preludio di una collaborazione per lo sviluppo di altri due seguiti del gioco.

  

Discussione sul line-up dei TellTale sul forum di OGI.
Discussione sull'acquisto delle licenze Sierra sul forum di OGI.
Discussione dedicata a Puzzle Agent sul forum di OGI.
Sito ufficiale dei TellTale Games.
Sito ufficiale di Hector: Badge of Carnage
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Disponibile Frotz 1.5 per iPhone/iPad

 

Da alcuni giorni, i possessori di iPhone e iPad possono scaricare la versione 1.5 di Frotz, l'interprete usato per giocare alle avventure testuali sui dispositivi moderni.
Il programma viene distribuito insieme ad alcuni dei titoli migliori prodotti dagli appassionati negli ultimi anni, tra cui gli ottimi Spider & Web, Violet e Anchorhead.

I miglioramenti introdotti dalla nuova versione comprendono un'interfaccia più snella, un blocco note interno e una migliore integrazione con il database pubblico delle avventure testuali.

 

   

 

Frotz su iTunes