Carlo Santagostino racconta la storia del leggendario Pitfall! di David Crane.
Parliamone insime nell'OGI Forum!
Titolo: Storia dell'Atari |
Proponiamo ai lettori di OldGamesItalia questo episodio del podcast I Cugini del Terribile e consigliamo la lettura dell'articolo correlato sul blog Chi non corre è perduto
Puntata dedicata alla storia di Atari e alla presidenza del suo secondo presidente: Ray Kassar. Conducono Simone Guidi ed Emiliano Buttarelli. Ospite in studio Gianluca Santilio, YouTuber del canale L’Archivio del Signor Santilio.
Cosa Troverete in questa puntata:
Eccoci finalmente, coraggiosi lettori, nel regno incantato di Zork pronti per intraprendere l'esplorazione del mondo sotterraneo più amato e più odiato dagli avventurieri testuali di tutto il Sistema Solare. Ma prima di addentrarci nei pericolosi meandri ipogei, tra gnomi e grue, ripercorriamo la corposa lista degli articoli del ciclo Infocom: – Esplorando Zork, Parte 1 – Esplorando Zork, Parte 2 – Esplorando Zork, Parte 3 – Infocom: Come Cavarsela da Soli – Zork II, Parte 1 – Zork II, Parte 2 – Lo Zork User Group – Zork III, Parte 1 – Zork III, Parte 2 Buona lettura avventurieri... e attenti a dove mettete i piedi! Festuceto |
>READ LEAFLET WELCOME TO ZORK ZORK IS A GAME OF ADVENTURE, DANGER, AND LOW CUNNING. IN IT YOU WILL EXPLORE SOME OF THE MOST AMAZING TERRITORY EVER SEEN BY MORTALS. NO COMPUTER SHOULD BE WITHOUT ONE! THE ORIGINAL ZORK WAS CREATED BY TIM ANDERSON, MARC BLANK, BRUCE DANIELS, AND DAVE LEBLING. IT WAS INSPIRED BY THE ADVENTURE GAME OF CROWTHER AND WOODS. THIS VERSION WAS CREATED BY MARC BLANK, DAVE LEBLING, JOEL BEREZ, AND SCOTT CUTLER. (C) COPYRIGHT 1979 & 1980 INFOCOM, INC. ALL RIGHTS RESERVED. |
>U UP A TREE YOU ARE ABOUT 10 FEET ABOVE THE GROUND NESTLED AMONG SOME LARGE BRANCHES. THE NEAREST BRANCH ABOVE YOU IS ABOVE YOUR REACH. BESIDE YOU ON THE BRANCH IS A SMALL BIRD'S NEST. IN THE BIRD'S NEST IS A LARGE EGG ENCRUSTED WITH PRECIOUS JEWELS, APPARENTLY SCAVENGED SOMEWHERE BY A CHILDLESS SONGBIRD. THE EGG IS COVERED WITH FINE GOLD INLAY, AND ORNAMENTED IN LAPIS LAZULI AND MOTHER-OF-PEARL. UNLIKE MOST EGGS, THIS ONE IS HINGED AND HAS A DELICATE LOOKING CLASP HOLDING IT CLOSED. THE EGG APPEARS EXTREMELY FRAGILE. |
CANYON VIEW YOU ARE AT THE TOP OF THE GREAT CANYON ON ITS WEST WALL. FROM HERE THERE IS A MARVELOUS VIEW OF THE CANYON AND PARTS OF THE FRIGID RIVER UPSTREAM. ACROSS THE CANYON, THE WALLS OF THE WHITE CLIFFS JOIN THE MIGHTY RAMPARTS OF THE FLATHEAD MOUNTAINS TO THE EAST. FOLLOWING THE CANYON UPSTREAM TO THE NORTH, ARAGAIN FALLS MAY BE SEEN, COMPLETE WITH RAINBOW. THE MIGHTY FRIGID RIVER FLOWS OUT FROM A GREAT DARK CAVERN. TO THE WEST AND SOUTH CAN BE SEEN AN IMMENSE FOREST, STRETCHING FOR MILES AROUND. A PATH LEADS NORTHWEST. IT IS POSSIBLE TO CLIMB DOWN INTO THE CANYON FROM HERE. |
KITCHEN >U IT IS PITCH BLACK. YOU ARE LIKELY TO BE EATEN BY A GRUE. |
>W LIVING ROOM YOU ARE IN THE LIVING ROOM. THERE IS A DOOR TO THE EAST, A WOODEN DOOR WITH STRANGE GOTHIC LETTERING TO THE WEST, WHICH APPEARS TO BE NAILED SHUT, A TROPHY CASE, AND A LARGE ORIENTAL RUG IN THE CENTER OF THE ROOM. ABOVE THE TROPHY CASE HANGS AN ELVISH SWORD OF GREAT ANTIQUITY. A BATTERY-POWERED BRASS LANTERN IS ON THE TROPHY CASE. |
>MOVE RUG WITH A GREAT EFFORT, THE RUG IS MOVED TO ONE SIDE OF THE ROOM. WITH THE RUG MOVED, THE DUSTY COVER OF A CLOSED TRAP-DOOR APPEARS. >EXAMINE WOODEN DOOR THE ENGRAVINGS TRANSLATE TO 'THIS SPACE INTENTIONALLY LEFT BLANK.' >OPEN TRAP-DOOR THE DOOR RELUCTANTLY OPENS TO REVEAL A RICKETY STAIRCASE DESCENDING INTO DARKNESS. >D THE TRAP DOOR CRASHES SHUT, AND YOU HEAR SOMEONE BARRING IT. IT IS PITCH BLACK. YOU ARE LIKELY TO BE EATEN BY A GRUE. YOUR SWORD IS GLOWING WITH A FAINT BLUE GLOW. |
The Digital Antiquarian è un blog, scritto da Jimmy Maher, che si occupa di storia e di cultura del videogioco partendo dall'analisi di singoli videogiochi. OldGamesItalia è lieta di presentarvi la traduzione italiana, autorizzata dall'autore!
Se anche voi apprezzerete questo interessantissimo blog, non mancate di visitare la pagina ufficiale (in lingua inglese) e di sostenerlo tramite Patreon.
Traduzione a cura di: The Ancient One
Editing a cura di: Festuceto
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Gianluca "Musehead" Santilio, youtuber raffinato che trasmette dalla campagna senese, esperto di retrogame, avventure grafiche e birre. Voce nota anche per le varie partecipazioni a podcast come Archeologia Videoludica e Calavera Cafè, per chi desidera seguirlo ricordiamo, oltre al suo canale YouTube dell'Archivio del Sig. Santilio, anche il suo blog, dove approfondisce i propri video e la pagina Patreon, dove chi vuole può sostenerlo con una donazione mensile.
Prima che Cesare Giraldi e Simone Gusella ci raccontino i risultati della loro incursione annuale alla Games Week, Marco Gualdi ci introduce un nuoco Eccesso anticipato dal titolo “The Long Dark” un simulatore di freddo e lupi, o qualcosa del genere. Scendiamo poi nel nucleo della puntata ne “l’Osservatorio videoludico”:
Introduciamo per la prima volta la nuova rubrica di Carlo Burigana dal titolo univoco “Passione Sound Design” dove si farà una disamina sull’audio del gioco “L’ombra di Mordor”. In questa rubrica sono state usate le seguenti musiche:
Per “Nonsolocapre”, la rubrica rivolta ai giochi di simulazione, Giuseppe Saso ci parla di Hatoful Boyfriend.
E dalla Games week 2014 è tutto. Buon ascolto.
Plundered Hearts è un'avventura testuale della Infocom, pubblicata nel 1987. L'unica della Infocom scritta da una donna, Amy Briggs (originariamente arrivata alla Infocom come betatester), nonché l'unica con una protagonista femminile.
Il tocco femminile dell'autrice è gradevole e immediatamente riconoscibile nella delicatezza della scrittura e nella leggerezza delle tante immagini che vengo regalate al giocatore. Al riguardo vale citare quella -vividissima- della barca ormeggiata sotto la luna piena della baia dell'isola di St. Sinistra.
La nostra protagonista invece è un personaggio a tutto tondo, che non abusa degli stereotipi femminili ma che sa brillare per la propria femminilità. La sua figura prende vita coerentemente, riuscendo a essere in modo credibile una donna in un mondo di pirati. La nostra eroina salverà il padre, sconfiggerà il cattivo Governatore e troverà l'amore.
Come lei, anche i comprimari sono ben caratterizzati; primo fra tutti il nostro amore, il pirata e gentiluomo Falcon.
Come tante avventure della Infocom, anche questa ha un setting ben riconoscibile e prende ispirazione da un genere letterario ben definito. Stavolta si tratta di un romanzo rosa, ad ambientazione storica, che si svolge nei Caraibi dei pirati. Personalmente ero molto scoraggiato da questa combinazione, ma devo dire che alla prova dei fatti tutto funziona alla meraviglia.
L'ambientazione piratesca è resa in modo *magistrale* ed è palese che dietro ci sia stato un grosso lavoro di studio e di ricerca, a partire dalla terminologia sempre appropriata al contesto, per arrivare alla ricostruzione della location e dei comportamenti della società del tempo. Pollice su!
Anche il genere "romanzo rosa" è affrontato da Amy Briggs con grandissima intelligenza e non meno ironia. Ne sono ripresi i cliché e i luoghi comuni, per metterli efficaciemente al servizio della storia e dell'avventura testuale. Diventano una cornice che permette al giocatore di muoversi in un "territorio noto", consentendogli però di godere al meglio del gioco e della narrazione. In questo modo Plundered Hearts riesce a essere molto di più di un semplice romanzo rosa con i pirati.
Dal punto di vista della difficoltà (pur non essendo ufficialmente etichettato dalla Infocom) Pludered Hearts è archiviato nella raccolta The Lost Treasures of Infocom come "Intro". Ed effettivamente è una delle avventure testuali della Infocom più facili (insieme a Wishbringer, Seastalker e Moonmist), anni luce più accessibile dei titoli "standard" tipo Zork 1 e Trinity. Resta ovviamente un titolo da non prendere sottogamba, specie se confrontato ai giochi odierni, ma è indubbiamente una delle poche IF della Infocom che realisticamente può essere terminata anche da avventurieri alle prime armi.
Ma in cosa si concretizza questa minore difficoltà?
- Per prima cosa il gioco è diviso in tre aree (l'introduzione, la barca e l'isola), di ampiezza crescente, ma che possono essere navigate senza dover ricorrere a una mappa.
- Non ci sono maze.
- Le location sono connesse fra di loro in maniera logica e fisicamente corretta, quindi anche la creazione di una mappa non è difficile.
- Il numero di oggetti trasportabili è ridotto e non ci sono limiti di ingombro (può sembrare una sciocchezza, ma questa rappresenta una grossa difficoltà nella maggior parte delle avventure Infocom).
- Ogni sezione ha dei limiti di mosse, ma questi limiti sono molto ampi e si sa sempre cosa fare. Personalmente sono "morto" una sola volta per ogni sezione a causa del numerso limitato di azioni a disposizione.
- Gli enigmi sono sempre abbastanza logici e chiari. E tutti sono risolvibili con i "comandi base".
- È veramente ridotta al minimo la possibilità di infilarsi in vicoli ciechi (cosa che invece è già assai comune nei giochi di difficoltà standard).
Da lodare anche la possibilità di risolvere un paio di enigmi (probabilmente i due più difficili, fra cui quello del coccodrillo) in modi diversi; niente di trascendentale, ma aggiunge realismo e varietà al gioco.
Si segnala anche la possibilità, nella bella scena finale, di determinare con le nostre azioni finali diversi. Anche se la scelta dipende in sostanza soltanto dalla nostra ultima azione, anche questo è un altro piccolo tocco di classe.
Promuovo quindi con piacere il gioco, che mi ha appassionato e divertito.
Resta un gioco breve e facile, ma proprio per questo potenzialmente più appetibile per tutti. Se sono ben pochi oggi quelli che posso trovare la determinazione di giocare e completare giochi "impossibili" come Zork e Trinity, Plundered Hearts è invece un titolo alla portata di tutti. Non vi durerà settimane intere, anzi forse solo qualche ora, ma sarà stata una bella esperienza.
Un titolo con tante virgolette per una notizia che farà sussultare i cuori degli OldGamer: Activision ha deciso di rispolverare il glorioso marchio Sierra (abbandonato in un cassetto 6 anni fa) e di usarlo come etichetta alternativa per la pubblicazione di vari giochi. Detto per dovere di cronaca che il primo di tali titoli sarà Geometry Wars 3, ci concentriamo subito sulla parte per noi più interessante: l'annunciato reboot della serie di King's Quest, vecchia gloria delle avventure grafiche.
Non si sa ancora molto di questo rilancio di una delle saghe più amate dagli avventurieri più stagionati, se non che sarà una revisione più o meno totale rispetto allo stile precedente, ma il lancio d'agenzia promette che storia ed enigmi saranno comunque gli elementi al centro del gameplay. Lo sviluppatore sarà The Odd Gentlemen, che qualche anno fa aveva realizzato l'apprezzato puzzle/platformer The Misadventures of PB Winterbottom. Così su due piedi sembra una scelta piuttosto azzardata, vista la differenza di genere che intercorre tra King's Quest e il precedente lavoro di questa SH indie. Tuttavia, l'uscita è prevista per il 2015 (su piattaforme non ancora specificate), quindi non dovrebbe mancare molto prima di avere qualche elemento in più su cui discutere. Sperando, naturalmente, che il nuovo King's Quest non segua le orme di Leisure Suit Larry o che diventi un Free2Play su dispositivi mobili.
Purtroppo in un periodo in cui vecchie e nuove glorie fanno a gara per conquistarsi un nuovo spazio nel cuore ormai indurito degli oldgamers, c'è qualcuno che nonostante le promesse e gli annunci non ce la farà, perlomeno a breve.
Stiamo parlando della serie di King's Quest, i cui diritti erano stati acquistati tempo fa da Telltale e che ora ritorna nella mani di Activision con un sostanziale nulla di fatto; probabilmente a causa della "classicità" della serie o dalla voglia di sperimentare della casa californiana, il risultato finale è che gli appassionati dovranno attendere per visitare nuovamente le terre di Graham.
Il numero di manifestazioni che stanno convergendo a Roma e che hanno un'attinenza più o meno diretta con il mondo dei videogiochi sta crescendo in maniera esponenziale; ultima, ma sicuramente non per importanza, Frontier of Interaction che nell'edizione di quest'anno si terrà nella capitale nei giorni 7 e 8 giugno 2012.
Perchè ve la segnaliamo? Di certo per interesse generale, ma gli amanti dei videogiochi non potranno perdersi l'intervento di David Crane, il creatore di Pitfall e co-fondatore di Activision, una delle leggende degli albori del mercato videoludico. Può essere un buon motivo per farvi una visita?
Il sito della manifestazione
Commenti, testimonianze e pareri sull'Ogi Forum, l'ultima frontiera dei forum
Dopo l'arrivo trionfale in digtal delivery, le edizioni speciali di Monkey Island in Hd invaderanno il mercato retail in versione pc, ps3 e xbox360, un'ottima occasione di recuperarle per chi se le fosse perse al primo giro.
Con l'occasione verrano inseriti nel disco alcuni contenuti speciali che non mancheranno di solleticare la bramosia dei collezionisti.
Qualche speranza per il terzo e quarto capitolo?
Link alla discussione sul forum
Lo avevamo annunciato qualche settimana fa e adesso finalmente è qui! Il remake amatoriale targato AGDI Intractive di King's Quest 3 è stato pubblicato ed aspetta solo di essere giocato.
Gli AGDI Interactive sono un gruppo di talentuosi appassionati che in dieci anni ci hanno regalato (con l'approvazione ufficiale di Activision, che detiene i diritti della vecchia Sierra) quattro fantastici remake di grandi classici Sierra: i primi tre King's Quest e Quest for Glory 2.
La notizia triste (annunciata nella newsletter ufficiale) è che questo remake sarà il loro ultimo lavoro amatoriale.
La buona notizia è che AGDI Interactive è al lavoro, sotto l'etichetta Himalaya Studios, ad una nuova avventura grafica commerciale che porterà il titolo di Mage's Initiation: Reign of the Elements.
Discussione ufficiale sul forum di OldGamesItalia.
Sito ufficiale del gioco.
Sito ufficiale AGDI Interactive.
Sito ufficiale Himalaya Studios.
A breve distanza dalla pubblicazione di un'antologia degli Zork testuali, Good Old Games propone il primo dei tre Zork moderni, Return to Zork. Il gioco è un tentativo di riproporre con un'interfaccia grafica piuttosto compatta la libertà garantita dalle avventure testuali. Il risultato non convince forse del tutto, ma il menu radiale usato per visualizzare le varie azioni disponibili (che variano a seconda dell'oggetto da usare) anticipa di diversi anni interfacce simili viste in alcuni GdR degli ultimi tempi.
Il prezzo è quello base di 5,99 dollari, ma qualcuno potrà (giustamente) storcere il naso per la mancata pubblicazione (magari in bundle con RtZ) di Zork Inquisitor e Zork Nemesis, gli altri due titoli di questa "trilogia". Attenzione che il parlato in inglese è di qualità non eccelsa e mancano i sottotitoli.
Want some rye? ' Course ya do!
Il sito di OldGamesItalia è attualmente "in letargo". Nuovi contenuti saranno aggiunti con minore regolarità e con possibili lunghe pause tra un articolo e l'altro.
Il forum rimane attivo, ma meno legato al sito, e gli aggiornamenti riguarderanno principalmente le sezioni di IF Italia e della versione italiana del Digital Antiquarian e del CRPG Addict.
Grazie a chi ci è stato vicino nei vent'anni di attività "regolare" di OldGamesItalia, a chi ha collaborato o a chi ci ha soltanto consultati per scoprire il mondo del retrogaming. Speriamo di avere presto nuove energie per riprendere un discorso che non vogliamo davvero interrompere.
Grazie, OGI. Arrivederci!
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